Utente:Guendalin.a/L' etica hacker

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L'etica hacker e lo spirito dell'informazione
Titolo originaleThe hacker ethic and the spirit of the information age
AutorePekka Himanen
1ª ed. originale2001
1ª ed. italiana2003
Generesaggio
Lingua originaleinglese

L'etica hacker e lo spirito dell'informazione (The hacker ethic and the spirit of the information age) è un saggio del 2001 di Pekka Himanen.

Punto di partenza, necessario, per la comprensione del libro è la definizione importante che viene data, nella prefazione, del termine hacker, il cui significato è stato modificato nel corso del tempo dai mass media, indicando quelle figure che compiono atti criminali di tipo informatico. Il reale significato di Hacker è quella di persone che "programmano con entusiasmo" e si contraddistinguono da coloro che compiono atti illeciti in rete, definiti invece cracker. Decisiva questa prima spiegazione in quanto tutto il libro si articolerà nell'analisi dei valori, della vita e dei vari ruoli che possiede questa figura.

Il testo viene scritto grazie alla collaborazione di Linus Torvald e Manuel Castells, i quali pongono due visioni a confronto, quella dell'informatico e quella del sociologo, regalando, così, un quadro d'insieme al lettore.

La legge di Linus

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Linus Torvald parte analizzando le motivazioni per le quali il suo piccolo sistema operativo sembra aver avuto tanto successo in poco tempo. Un successo dovuto sopratutto ai valori che egli voleva promuovere con il suo lavoro, facendo riferimento a quegli scopi superiori, e comuni a tutti, in opposizione all'etica del denaro che andava macinando tutte le etiche sociali.

Secondo la legge di Linus tutta la nostra vita attraverso un processo di evoluzione, o progresso, dettato da tre fondamentali motivazioni:

  • Sopravvivenza
  • Vita Sociale
  • Intrattenimento

La prima fase è lapalissiana e incontraddicibile. La seconda fase rappresenta il momento sociale in cui il soggetto pone di fronte a se un altro, e per il quale sacrificherebbe la sua stessa vita. L'ultima fase si esplica come il trampolino di lancio che porta l'uomo a interessarsi e a incuriosirsi della realtà esterna, mai nessuno ha fatto scoperte importanti se non per sua pura inclinazione. È più che ammissibile pensare che mai nessuno morirebbe per un proprio interesse, ma spesso capita adottare l'espressione "morire di noia".

Il denaro, ci tiene a specificare Linus, altro non è che un mezzo di scambio per poter avere quello che realmente desideriamo. Il sesso, come il mangiare e il bere invece, ha attraversato tutte e tre le fasi, partendo dalla sopravvivenza, diventando parte del tessuto sociale e poi forma d'intrattenimento.

Wozniak ha riassunto gli elementi che riassumono il suo comportamento, ispirandosi a Linus, attraverso questa formula: "Happiness = food, fun and friends".

Etica hacker del lavoro

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Sono moltissimi, gli hacker, che sviluppano - parallelamente al proprio lavoro - i valori comuni dell'etica hacker, tra cui la capacità di trovare nel proprio lavoro le più grandi soddisfazioni personali e la realizzazione di se stessi. Fin dal principio gli hacker hanno stravolto lo stereotipo della giornata standard lavorativa, pronti a lavorare, con entusiasmo, anche più di dieci ore e a ritmi che sembrerebbero improponibili.

Erica Raymond, noto difensore della cultura hacker, parlando della filosofia Unix, riesce a definire anche lo spirito hacker in modo attento e preciso, con queste parole: "Per realizzare appieno la filosofia Unix, si deve perseguire l’eccellenza [...] bisogna prenderselo a cuore. C'è bisogno di giocare. Bisogna avere la volontà di esplorare (...) Essere un hacker significa divertirsi molto, ma è un divertimento che implica notevoli sforzi".

Nel riassumere lo spirito dell'hacker, Raymond usa la parola passione che corrisponde all'uso della parola intrattenimento usato da Torvald. L'atteggiamento hacker, l'attitudine alla passione per la ricerca intellettuale è riscontrabile in molti campi lavorativi, infatti Raymond osserva che "ci sono persone che applicano l'attitudine hacker a cosa diverse (dal software)".

Gli hacker possono essere visti come un eccellente esempio di un etica del lavoro che vuole mettere in discussione l'etica protestante di Max Weber che da lungo tempo governa le nostre vite e poi successivamente quella di Richard Baxter che parlerà di lavoro come il fine morale e naturale imposto da Dio.

Il tempo è denaro?

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Una dimensione fondamentale da analizzare è quella del tempo, il tempo viene continuamente sottoposto a un processo di ottimizzazione. Castells ad esempio parlerà di compressione del tempo, e di come perfino minuscole unita di tempo diventino denaro da guadagnare, e da non perdere. Questo processo sembra portare inevitabili conseguenze per tutti i vari aspetti della società, ad esempio la musica di sottofondo dei notiziari diventa sempre più frenetica, e se anche non si capisse l'effettivo significato della notizia, emerge l'immagine di un economia della velocità inarrestabile. Le pressioni ottimizzatrici sulla vita lavorativa sono così forti da eliminare l'altro polo dell'etica protestante, la giocosità del tempo libero, ovvero della domenica.

Anche quando ci si stacca dal lavoro non si è liberi semplicemente di "essere" ma si deve realizzare il proprio essere "particolarmente bene", cercando di ottimizzare anche il tempo libero. I genitori non si limitano più a trascorrere del tempo con i bambini in modo inefficiente, ma trascorrono con loro tempo di qualità, programmando eventi ad orari precisi, quasi lavorativi, ed il genitore integrato in questa cultura della velocità arriva a credere che il bambino preferisca un rapporto del genere a un tipo di rapporto completamente illimitato e libero: "il tempo di qualità mantiene la speranza che la programmazione di intensi periodi di socialità possa compensare una perdita complessiva di tempo in modo che un rapporto non soffra di perdita di qualità".

L'etica hacker invece ci ricorda che la nostra vita è qui ed ora, il lavoro è solo una parte della nostra vita che deve lasciare spazio anche ad altre passioni. Gli hacker non fanno propria la frase "il tempo è denaro", quanto " la vita è mia", vita che va vissuta pienamente e non come "una versione beta", sfruttando il tempo che abbiamo per esprimere la nostra fantasia e creatività attraverso ritmi regolati.

Hacker e capitalismo

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Gli hacker si sono posti il problema del ruolo del denaro all'interno di una società capitalistica. Molti di loro hanno deciso di integrarsi all'interno di essa per raggiungere un indipendenza economica tale da impostare la propria vita in modo più sereno e direzionato verso le proprie passioni.

I significati originari dei termini capitalismo e hacker vanno in direzioni opposte, da una parte abbiamo l'importanza del denaro e la crescita del capitale, mentre dall'altra un attività appassionata e libera dagli schemi, se teoricamente sembra possibile conciliare entrambi gli scopi, spesso l'una prevale sull'altra; esempio maggiore è la Microsoft di Bill Gates nata per perseguire i valori comuni a tutti gli hacker, e poi macchiata dal desiderio del profitto e del guadagno.

Accademia e monastero

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Uno dei punti chiave da sottolineare è quello del modello aperto, infatti si possono ottenere tantissimi risultati. Gli hacker si oppongono a quel modello chiuso, diretto dall'alto, tipico del monastero, e portano avanti un idea basata sulla cooperazione diretta degli individui (open source), simile all'accademia di tipo Platonico. Fondamentale è lo scambio reciproco di informazioni, informazioni che non sono da preservare, come mezzo di guadagno, ma come punto per uno sviluppo ulteriore, dando vita a una discussione continua, critica ed evolutiva. La ricompensa non sarà il denaro ma il riconoscimento dei pari.

Con netica ci si riferisce al rapporto tra gli hacker e le reti delle network society, come ad esempio la rete o i network mediatici. All'interno di questo contesto, gli hacker portano avanti la lotta per l'affermazione di diritti, come privacy e libertà di parola. Sempre più spesso vengono soddisfatti esclusivamente i bisogni dei governi o delle industrie, senza pensare alla gente comune e senza rispettarla e proteggerla dalla libera acquisizione di dati che per poter comprendere fino in fondo l'etica hacker bisogna comprendere la realtà all'interno della quale essa si delinea, avviene sempre più spesso, in modo abituale, attraverso, ad esempio i cookies.

Lo spirito dell'informazionalismo

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Lavorare in funzione della sopravvivenza implica egoismo e mancanza di apertura, concetti in forte contrasto con la mentalità hacker, le imprese moderne sono imprescindibilmente legate alla network society, e perseguono quei meccanismi di ottimizzazione delle reti e dei pc all'interno di un contesto lavorativo imprenditoriale, che si contrappone al modello hacker basato sulla passione personale come realizzazione dell’individuo, apertura e condivisione gratuita dei saperi. Per fare ciò gli hacker fanno quello che possono, creando sistemi che adotobilità sociale e dell’utilizzo sociale della rete e del software una piccola ma forte arma di emancipazione sociale.