Utente:Giuliabonaccorsi/Sandbox/tombemalatestiane

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Le tombe Malatestiane occupano il sottoportico della chiesa di San Francesco a Fano che si affaccia sulla sua omonima via e raccolgono grandi testimonianze del periodo malatestiano. Furono qui trasferite e ricomposte solo nel 1659, spostandole dall'interno della chiesa che i Malatesta avevano scelto per le loro sepolture. La loro attribuzione è varia,infatti tra i diversi partecipanti alla costruzione e decorazione di queste opere funebri compaiono i nomi dei principali artefici che collaborarono anche all'edificazione del tempio Malatestiano di Rimini. Il complesso tombale è composto da tre tombe: sulla murata sinistra dell'osservatore è presente l'arca di Bonetto da Castelfranco, medico fedele della famiglia dei Malatesta. Sulla parete sinistra è invece la tomba di Paola Bianca Malatesta, prima moglie di Pandolfo III Malatesta, infine a destra del portale si trova l'arca di Pandolfo III.

Pinacoteca
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàFano
Caratteristiche
Tipopinacoteca

La tomba di Pandolfo III Malatesta[modifica | modifica wikitesto]

La data incisa sull'epitaffio,1460, non corrisponde alla morte di Pandolfo,avvenuta nel 1427. Risulta infatti strano agli occhi degli storici che Sigismondo avesse lasciato passare ben trentatré anni dalla morte di suo padre prima di erigere a questo un sepolcro. Neppure è ipotizzabile che le difficoltà economiche avessero ostacolato la sistemazione di una dignitosa memoria nella chiesa di San Francesco a Fano, ove altri appartenenti alla famiglia malatestiana avevano trovato un'adeguata sepoltura. La sua collocazione varia tra le città di Rimini,Senigallia e Fano. L'attuale collocazione della tomba non è originaria poiché l'intero complesso fu traslato nel 1659 dall'interno della chiesa in seguito alla trasformazione e all'inversione dell'ingresso,con il conseguente trasporto del portale romanico.

Struttura esterna[modifica | modifica wikitesto]

La tomba di Pandolfo III Malatesta,considerata l'unica testimonianza rinascimentale del genere a Fano, è composta da due elementi principali: il basamento in pietra arenaria e l'arca soprastante in granito nero con coperchio rosato,ora nero a causa di sedimentazioni polverose. Il "punto di partenza" della tomba è il sarcofago medioevale,quindi "barbaro", dal quale parte il dimensionamento del basamento,che è composto secondo la tipologia del repertorio classico.L'altezza di questo è il doppio di quella del sarcofago instaurando così con esso un rapporto di 1 : 2. L'intervallo tra i tre snelli pilastrini, che sorreggono la trabeazione composta da architrave,fregio e cornice, misura mt. 1,03 tali all'altezza del sarcofago,escluso il coperchio. L'intero manufatto invece ha dimensioni massime pari a mt. 3,23 x 4,82 h. Le misure del basamento risultano essere mt. 3,23 x 3,43 h. Per cui è possibile notare una testimonianza di un volontario legame dimensionale.

Apparato decorativo[modifica | modifica wikitesto]

I due scomparti compresi tra i pilastrini sono simmetrici come i due festoni dai quali pendono gli scudi torneari inquartati dalla scacchiera malatestiana con le iniziali di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Sul fregio sono scolpite delle palmette, simbolo cristiano della vittoria della vita eterna sulla morte, che rappresentano l'unico legame con la religione cristiana, al contrario della tomba di Paola Bianca che invece presenta una precisa gerarchia celeste. Il sarcofago è sagomato in modo asimmetrico e chiuso da un coperchio di analoghe forme. Su di esso vi sono due putti alati, che risultano essere stati aggiunti in seguito ad una restaurazione avvenuta nel XVII secolo,dalle cui ali scendono due festoni. In posizione mediana è scolpito l'epitaffio: SIGISMUNDUSPANDULFUS MAL D ET CLEMENTISS PRINCIPI PANDULFO MALATESTE PATRI SUO SACRUM DEDIT MCCCCLX , che trova analogie grafiche in altri iscrizioni malatestiane.

Le spese effettuate per la costruzione e le varie modifiche della tomba si possono trovare elencate in Petrini Gastone, Documenti inediti per la tomba di Pandolfo III Malatesta e altre considerazioni, Fano, Supplemento...del notiziario di informazione sui problemi cittadini, 1975.

tomba in marmo

La tomba di Paola Bianca Malatesta[modifica | modifica wikitesto]

Paola Bianca Malatesta,l'ammirata Gran Signora dei fanesi, presenta la più elaborata e articolata tomba dell'intero complesso. Essa è situata nella parete sinistra della loggia di San Francesco a Fano.

Struttura esterna & apparato decorativo[modifica | modifica wikitesto]

Il sarcofago è in pietra di Verona ed è appoggiato su un piedistallo multiplo. Ai lati sono presenti due colonnine con capitello composito e sopra di esso un complesso scultoreo che comprende un crocifisso centrale,appoggiato su una roccia con un teschio,estremamente espressivo per la sua analogia con la sofferenza di Cristo. Il complesso si completa con alcune figure di santi che da sinistra sono la Vergine,San Lodovico,l'angelo Annunziante,San Giovanni Battista,San Francesco e la Vergine Annunziata. Sono tutti appoggiati su una decorazione fogliacea e sopra di essi è presente una cornice polilobata ad archetti. Sul fronte del sarcofago ci sono cinque circonferenze in cui sono rappresentate figure di santi in marmo bianco di Carrara. Da sinistra troviamo: Santa Caterina da Alessandria,Sant'Antonio Abate,San Giovanni Battista,un santo francescano e una santa, forse Santa Chiara. Ai fianchi del sarcofago ci sono delle cavità simili a quelle presenti sul fronte ma rappresentanti: a destra un santo martire mentre a sinistra la figura non ci è pervenuta poiché fu andata perduta nel dopo guerra. Sopra il coperchio piovente,foggiato a guisa di tetto,sopra un lettino ricoperto di stoffa,giace la figura di Paola Bianca,mancante del naso e rappresentata mentre dorme. Questo ci collega al senso della morte.

Attribuzione e ubicazione dell'opera[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente la tomba era posta sotto all'altare e la sua costruzione ed idealizzazione è stata attribuita a Filippo Di Domenico, che collaborò anche alla costruzione del palazzo malatestiano. Un documento però sembra smentire questa attribuzione. Il prezzo per l'edificazione di questa opera fu di 625 ducati d'oro e il tempo di costruzione fu di un limite massimo di 5 mesi. Possiamo notare una evidente somiglianza tra la tomba di Margherita Malatesta e di Paola Bianca,questo perché il contratto che venne utilizzato da Pietro Paolo Gonzaga fu rilevato anche da Pandolfo che lo riutilizzò e riadattò per la moglie. Cambiò

infatti l'epitaffio,il capo della defunta e alcuni santi. Rambaldi formulò due ipotesi sul perché di questa somiglianza: la prima fu che secondo lui la tomba di Margherita fu tanto ben reputata da essere riproposta anche per Paola. La seconda invece che Filippo Di Domenico non fu in grado di superare l'opera precedente, questa è l'ipotesi più probabile sottolineando che questo non è da considerare come plagio ma come persistenza dei modelli della scuola.

La tomba di Paola Bianca fu considerata una delle più importanti opere di Pietro Paolo,ciò ci conferma che Filippo non fu l'ideatore del documento

La tomba di Bonetto Da Castelfranco[modifica | modifica wikitesto]

Quella di Bonetto Da Castelfranco è forse la più modesta tomba dell'intero complesso funebre. Fu voluta da Sigismondo per ospitare le spoglie del fedele medico di famiglia. Oggi occupa la parte bassa del lato minore della loggia che la ospita,dove un tempo si apriva l'arco di ingresso successivamente spostato.

Struttura esterna & apparato decorativo[modifica | modifica wikitesto]

Il sarcofago è sostenuto da tre mensole decorate a fogliame. Sul lato corto è riportato un motivo a croce, sul fronte invece un'epigrafe con la data di morte del medico, che risale al 1434 entro due scudi. Nel coperchio è rappresentato il defunti con una tunica e un copricapo. Il monumento risale alla prima metà del XV secolo ed è concepito per essere addossato alla parete.

Genealogia[modifica | modifica wikitesto]

Pandolfo III Malatesta[modifica | modifica wikitesto]

Paola Bianca Malatesta[modifica | modifica wikitesto]

Bonetto da Castelfranco[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Tombe dei Malatesti[1] Bonetto da Castelfranco[2] Paola Bianca Malatesta[3]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Petrini Gastone, A proposito della tomba di Pandolfo 3. Malatesta : il tracciato geometrico modulare, Fano, Supplemento ... del Notiziario di informazione sui problemi cittadini, 1973.
  • Petrini Gastone, Documenti inediti per la tomba di Pandolfo 3 Malatesta e altre considerazioni, Fano, Supplemento...del notiziario di informazione sui problemi cittadini, 1975.
  • Selvelli Cesare, Le arche di Margherita e Paola Bianca Malatesta a Mantova e Fano, Fano, 1928.
  1. ^ Tombe dei Malatesta, su www.comune.fano.pu.it. URL consultato il 9 giugno 2017.
  2. ^ La Valle del Metauro :: Fano: Chiesa di S. Francesco - tomba di Bonetto da Castelfranco, su www.lavalledelmetauro.it. URL consultato il 9 giugno 2017.
  3. ^ La Valle del Metauro :: Fano: Chiesa di S. Francesco - tomba di Paola Bianca, su www.lavalledelmetauro.it. URL consultato il 9 giugno 2017.