Utente:Gaetano Scarfia/Sandbox

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Gaetano Scarfia Italia liutaio strumenti = arpa celtica

Gaetano Salvatore Scarfia (tripoli, 6-maggio 1953) è un liutaio italiano, costruttore di arpa , nel 1960 si trasferisce ad Alessandria, con la famiglia di origine, qui studia, lavora, si sposa e dal 1990, si trasferisce per lavoro a Milano, dove risiede tutt'ora..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gaetano nella sua bottega

Consegue un diploma di disegnatore progettista e successivamente l’impiego in una ditta costruttrice di macchinari nel settore dell’automazione.

Queste esperienze lo aiuteranno a fondare le basi del suo modus operandi in ambito di liuteria, come la pratica nell'uso del disegno tecnico CAD, nei calcoli strutturali e nella complessità che le linee di automazione richiedono. Successivamente diventerà un restauratore di moto d’epoca, operatore di rettifiche di precisione, capo officina di una concessionaria. Nel 1990 si trasferisce a Milano alle dipendenze del Gruppo Eni dove diventerà un esperto di sicurezza industriale. All'inizio degli anni 90 si avvicina al mondo della liuteria con il restauro di mobili antichi. Da quel momento, cominceranno le prime prove di liuteria vera e propria, su disegni di chitarre, flauti e arpe. La prima arpa viene realizzata con materiali di recupero, quali una vecchia cassetta di bottiglie di vino, corde da chitarra e legno di scarto. Dopo una seconda prova non riscontra i risultati sperati e si manifesta la necessità di approfondire le conoscenze proprie di questo mondo. Raccogliendo informazioni da libri del settore, internet, visionando altre arpe di alcune note ditte si rende conto che il progresso tecnologico non aveva particolarmente interessato l'arpa, come invece accadde per strumenti quali chitarra e violino. Nelle linee e nel design delle arpe riscontra “pesanti” linee massicce, pochi modelli, più che altro suddivisi in numero di corde, mai raggruppati ad un uso specifico. Inizia un lungo studio sui materiali che diverrà fulcro del suo progetto artistico, soprattutto sulle caratteristiche meccaniche e sonore proprie delle varie essenze.


Filosofia costruttiva[modifica | modifica wikitesto]

La prima arpa

La strada professionale intrapresa è data dalla esigenza personale di avere a disposizione materiali che gli consentano di avere strutture, leggere ma robuste. Come filosofia costruttiva, più Antoni Gaudí, che Antonio Stradivari. Il punto cruciale che caratterizza tutte le sue sperimentazioni sono le colonne, ottenute dallo sfruttare tecnologicamente in maniera diversa il legno. Le moderne colle sono utilizzate per consentire lo sviluppo di linee snelle che, con colonna e mensola, formano un corpo unico leggero ma robusto. La sperimentazione è sempre stato il punto cruciale della sua proposta liuteristica.


Note di liuteria[modifica | modifica wikitesto]

Le corde[modifica | modifica wikitesto]

Le corde in uno strumento musicale come l’arpa sono il veicolo del suono.Lo strumento ne possiede un numero molto alto, la scelta di una cordiera adeguata, è fondamentale per la resa acustica finale. Un buon compromesso, anche in questo caso è sempre la scelta migliore per avere un suono equilibrato. Per avere strutture leggere il liutaio si rivolgerà a cordiere sottili per non stressare eccessivamente il piano armonico. Per avere potenza di suono e buona proiezione si tenderà ad avere cordiere più spesse in grado di produrre una maggior quantità di suono . Questo semplice schema può dare l’idea in generale di che tipo di suono si ottiene al variare di alcuni parametri di una corda. Questi principi fisici si applicano a qualsiasi tipologia di materiale impiegato .

  • corda tesa, suono acuto = (direttamente proporzionale al quadrato della tensione),
  • corda lunga, suono grave = (inversamente proporzionale alla lunghezza),
  • diametro grande, suono grave = (inversamente proporzionale al diametro),
  • sostanza densa, suono grave = (inversamente proporzionale alla radice quadrata della densità),


La cassa armonica[modifica | modifica wikitesto]

La sorgente sonora di un’arpa è data dall’insieme delle corde. Il risuonatore meccanico e costituito dalla cassa armonica,composta generalmente da tavola armonica fianchi e controcassa. A questi elementi è dato il compito di amplificare il suono mediante la risonanza acustica. Il piano armonico è costituito generalmente da legno tagliato appositamente per questo scopo, appartenente di solito alla famiglia delle resinose. Alcuni esempi di essenze sono Abete Sitka, Cedro rosso, Abete Engelmann, Abete Val di Fiemme, ecc. Il legno di abete ha una distanza variabile degli anelli di accrescimento: vanno dagli 0,8 a 2,5 mm che è una misura utilizzata prevalentemente per i violini mentre da 3 a 4 mm è utilizzata per il violoncello.Da 4 a 7mm è utilizzata nei contrabbassi. Ad esempio se la distanza tra un anello e l’altro è di 1 mm la velocità di propagazione del suono tra gli anelli (le cosiddette righe del legno) è di 6.000 metri al secondo. Nell’acero la velocità di propagazione non va oltre i 4.500 metri al secondo, entrambi sono essenze “nobili” per quanto riguarda la liuteria. Dopo la cordiera, il piano armonico è di fondamentale importanza per la resa acustica di un’arpa. Antonio Stradivari pare seguisse personalmente l’abbattimento di un abete. Sceglieva principalmente quelli reduci dalla piccola glaciazione. Il piano armonico di un’arpa, vista la grande estensione, deve essere composita. I legni di una distanza tra gli anelli di accrescimento che partono da 0,8 mm devono stare nella parte “alta” e avere uno spessore di 3 mm, nella parte “bassa” andare oltre i 5,6,8 mm (dipende dall’estensione). Lo spessore, della tavola armonica di un’arpa classica va da 3mm a 12 mm. Alcune irregolarità negli anelli di accrescimento del legno ne influiscono la timbrica dello strumento, sta qui “arte” del liutaio riconoscere in mezzo a tanti legni quel tipo particolare di suono, se si adoperano solo legni “pregiati” il risultato sonoro non sarà matematicamente eccezionale. Una buona progettazione darà un suono equilibrato che sarà l’insieme dell’abbinamento delle essenze che compongono. Una cassa armonica presenta un buon timbro musicale quando ad una nota emessa la fondamentale e le prime quattro/cinque armoniche risultano ben presenti. Vi sono delle Web app, per smartphone in grado di mostrare con un grafico la resa armonica di una cassa acustica. Questo grafico è valido per qualsiasi strumento acustico. Il musicista solista come nel caso delle chitarre cercherà un’arpa che abbia un suono equilibrato a tutte le frequenza, con bassi morbidi (piano armonico in abete, fasce in mogano o acero e fondo in mogano o palissandro). Se l’arpa è presente in un gruppo musicale acustico, lo strumento dovrà essere capace di una buona “capacità di proiezione sonora” (piano in abete, fasce in noce e fondo in larice). Le arpe con il fondo tondo consentono di avere un suono “parificato” con gli altri modelli della stessa serie. Per motivi di praticità costruttiva di solito un’industria è portata a costruire arpe dal fondo tondo mentre i liutai le costruiscono quadre, non avendo spesso esigenze di tempistiche molto ristrette come i costruttori più grandi. La contro cassa ha un’importanza fondamentale nella risultante del suono finale. Deve sempre essere composta un’essenza più dura rispetto al piano armonico, perché non deve entrare in risonanza con lo stesso piano armonico ma avere una “risposta” sfalsata rispetto alla nota fondamentale.


La struttura[modifica | modifica wikitesto]

Costituita da tre elementi, colonna, mensola, piano armonico, compongono un triangolo. Al piano armonico è collegata la cassa armonica con la funzione di amplificare il suono. Colonna e mensola devono essere rigidi, il piano armonico deve lavorare, in equilibrio e si incarica di trasformare in suono le vibrazione delle corde.


I semitoni[modifica | modifica wikitesto]

Lever di liuteria

A strutture esili e leggere, occorre abbinare altrettanti, accessori anche essi adeguati alla filosofia, di costruzione. I semitoni di un’arpa celtica, sono a leva, benchè in commercio ve ne siano di molteplici tipi, Gaetano si è occupato di costruire anche i semitoni, per le arpe. Composti prevalentemente da due differenti tipologie di metallo, ottone e acciaio nichelato, opportunamente posizionati consentono di ricavare il semitono da una corda. Il semitono perfetto è quello che non mette in tensione ulteriormente la corda, non la consuma con lo sfregamento, sia facile da azionare, e dalla posizione inequivocabile, non devono vibrare o avere giochi, potremmo tranquillamente dire che è la parte più difficile da realizzare nella costruzione di un’arpa. Se sono di facile azionamento consentono al musicista di utilizzarli dinamicamente mentre suona.

Strumenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Attorno a questo strumento inizia finalmente ad esserci qualche innovazione di un certo rilievo, l’istituto statunitense di acustica sta studiando una tavola armonica per arpa classica. L’arpa classica subisce troppo la variazione di temperatura e di umidità. Sono state effettuate prove di laboratorio sostituendo il “Sitka” con un foglio di plastica rinforzato in fibra di carbonio, ottenendo lo stesso suono, che ha dato vita a una specie di legno sintetico. Sulle arpe celtiche dopo anni di immobilità comincia ad esserci qualcosa di nuovo. Arpe pieghevoli, arpe in fibra artificiale, con densità pari al legno, arpe assemblabili in mezza giornata a basso costo come in altri strumenti. Anche qui cominciano ad esserci arpe interamente costruite in carbonio.