Utente:Frabosa/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

www.michele.mamino.com== Michele Mamino ==

Michele Mamino, detto Meclinét,(nato il 1769 a Fontane) è stato brigante Italiano di famiglia di origine romanì proveniente dal basso italia (Campania) che scaturì la sua "attività" nel basso piemonte durante l'invasione dei Francesi. a soli 25 anni nel 1792 viene condannato a 7 anni per vari reati. Inoltre già prima aveva operato in una zona particolarmente favorevole: la vicinanza del confine con la Repubblica di Genova permetteva il facile sconfinamento in territorio sicuro, sfuggendo ad ogni cattura. Nel 1802 il Sottoprefetto di Mondovì emanava un proclama con cui si minacciavano le più severe pene per chiunque avesse aiutato questo brigante e si comminava una ammenda di mille franchi alle frazioni della Seccata e Fontane per aver dato ospitalità ai briganti Mamino detto Michelinet e Sachagino detto Dragone Questi denari, secondo il Sottoprefetto, dovevano servire per catturare i briganti, su di loro fu fissata una taglia di 500 franchi per chi avesse reso possibile il loro arresto.I gendarmi e le forze armate, anche con la promessa di un premio molto alto (prelevato dalla povera gente) nonostante gli sforzi e i sacrifici non riuscirono a catturare il brigante Meclinèt ed il suo socio. in data 26 luglio 1804 in una relazione del Prefetto del Dipartimento della Stura, Arborio si legge che il brigante Michele Mamino continuava ad agire nel Monregalese.in uno dei numerosi attachi da parte della gendarmeria Si dice che sia stato sorpreso durante il sonno; ma con la sua straordinaria agilità riuscì a fuggire attraverso i tetti mentre i gendarmi lo prendevano di mira con i loro fucili. Non essendo riusciti a catturarlo fecero prigioniera la vecchia madre, ma il brigante li aspettò sulla strada di ritorno, nascosto dietro una roccia e uccise due gendarmi costringendo gli altri a darsi alla fuga ed a liberare la madre.Arrivarono da Torino 40 gendarmi al comando di un maresciallo con l’incarico di catturare il brigante ma non riuscirono nell'impresa. Delle varie gesta tramandate c'è l'assalto e il furto di una collana indossata dalla contessa di Mirafiori, la "bela Rosin" mentre la donna si recava in carrozza a Frabosa Il prezioso gioiello sarebbe poi stato consegnato ad una vedova con sei figli carica di debiti. nessuno riuscì a catturarlo fino al 1815 quando venne avvelenato dai fratelli Unia (parenti stretti del brigante) e viene ucciso dagli stessi a colpi di fucile nel bosco di Scarrone Friosa in seguito gli furono concessi 2400 franchi ai suoi uccisori come premio straordinario.