Utente:Eth~itwiki/sandbox

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Il surrealismo è un movimento culturale degli anni venti che ha coinvolto arti visive, letteratura e cinema. Caratteristiche comuni delle opere di questo periodo sono l'elemento di sorpresa, le marcate contrapposizioni di elementi di natura diversa e l'uso del non sequitur. Molti surrealisti considerano le loro opere un mezzo d'espressione di un vero e proprio movimento filosofico, come affermato dallo stesso André Breton, che definì il surrealismo prima di tutto un movimento rivoluzionario. Nato sulla scia del dadaismo della prima guerra mondiale, il surrealismo ebbe il suo epicentro a Parigi e si diffuse in breve tempo in diversi paesi del mondo.

Nascita del movimento[modifica | modifica wikitesto]

Molti artisti aventi il loro atelier a Parigi furono costretti ad emigrare in seguito allo scoppio della prima guerra mondiale, occasione che tuttavia permise loro di venire a contatto con la corrente dadaista. I dadaisti sostenevano che la causa del conflitto mondiale era da ricercarsi nell'eccesso di razionalità e nei valori borghesi troppo diffusi nella società, e come forma di protesta usavano le loro stesse opere, di stampo irrazionale ed anti-artistico.

Durante la guerra André Breton, futuro capo spirituale del surrealismo e studente di medicina e psichiatria, militò per un breve periodo in un istituto neurologico dove ebbe occasione di sperimentare i metodi di psicanalisi di Sigmund Freud su soldati colpiti da psicosi traumatica in seguito ai bombardamenti. Qui incontrò lo scrittore Jacques Vaché, che riconobbe come erede spirituale del patafisico Alfred Jarry, ammirandone le spiccate tendenze asociali e lo sdegno per la tradizione artistica.

Tornato a Parigi, Breton si unì al movimento dadaista e fondò la rivista Littérature insieme a Louis Aragon e Philippe Soupault, in cui i tre autori poterono pubblicare le loro opere scritte seguendo la tecnica della scrittura automatica senza paura di venire censurati. Breton e Soupault, in particolare, proseguirono su questa linea e pubblicarono nel 1920 I campi magnetici, un libro interamente scritto utilizzando la tecnica della scrittura automatica. In breve tempo il gruppo aprì le porte a diversi autori, compresi Paul Éluard, Benjamin Péret, René Crevel, Robert Desnos, Jacques Baron, Max Morise, Marcel Noll, Pierre Naville, Roger Vitrac, Simone Breton, Gala Éluard, Max Ernst, Man Ray, Hans Arp, Georges Malkine, Michel Leiris, Georges Limbour, Antonin Artaud, Raymond Queneau, André Masson, Joan Miró, Marcel Duchamp, Jacques Prévert e Yves Tanguy.

Nello sviluppare la loro personale filosofia, il gruppo sentì che a differenza del movimento dadaista che rifiutava le categorie e le etichette, il surrealismo avrebbe dovuto difendere l'importanza dell'ordinario e dell'espressività delle immagini, ma allargandone il senso d'interpretazione a tutta la fantasia di cui l'uomo è capace, come ribadito dalla dialettica hegeliana. Il gruppo si ispirò, tra gli altri, anche alla dialletica marxista e alle opere di filosofi come Walter Benjamin e Herbert Marcuse.

I risultati raggiunti da Freud nel campo dell'associazione libera, dell'interpretazione dei sogni e dell'importanza del subconcio furono di importanza vitale per il movimento surrealista. Molti seguaci di questo movimento assunsero posizione idiosincratiche, pur rifiutando la presenza di una pazzia di fondo o di un lato oscuro della mente umana.

L'obiettivo del gruppo era quello di rivoluzionare l'esperienza umana in ognuno dei suoi aspetti, liberando al contempo le persone da ciò che era visto come una razionalità fasulla e un insieme di strutture troppo rigide. Nel 1924 il gruppo pubblicò il manifesto del surrealismo e fondò la sua personale rivista, La Révolution surréaliste.