Utente:Derit93/Sandbox
Occupazione della Cecoslvacchia
[modifica | modifica wikitesto]Per "Occupazione della Cecoslovacchia" si intende generalmente l'operazione militare che effettuò la Wermacht nel Marzo del 1939, e che portò alla disgregazione della Repubblica Cecoslovacca (Terza Repubblica Cecoslovacca)
Le cause
[modifica | modifica wikitesto]La causa principale fu l'alto numero di tedeschi residenti nella zona cecoslovacca chiamata Sudeti, tolta alla stessa Germania nel Trattato di Versailles (1919), a seguito della sua sconfitta nella Prima Guerra Mondiale. Ciò aveva scatenato quello che viene chiamato il sentimento di revanchismo {revaŋ'ʃismo} (dal francese "revanche"= rivincita, vendetta), accentuato dalla mania di potere di Hitler, il quale mirava a domincare l'intero continente europeo, e non solo le regioni ingiustamente sottratte alla Germania. Questa non fu la prima e non fu l'ultima delle operazioni di politica estera aggressiva che attuò il Führer: già l'Austria era entrata a far perate dell'impero tedesco attraverso un plebiscito, preceduto da un'invasione dimostrativa, che sancì l'Anschluss ( "Annessione", appunto), e alla Cecoslovacchia seguiranno Olanda, Belgio e la Polonia. L'invasione di quest'ultima segnerà l'inizio della Seconda Guerra Mondiale.
Principali effetti
[modifica | modifica wikitesto]Dalla Repubblica Cecoslovacca, la Germania ottenne la regione dei Sudeti. Allo stesso tempo, nacquero due protettorati, di Boemia e di Moravia, sotto l'egida tedesca, e una nuova Cecoslvacchia, fortemente ridimensionata e con a capo monsignor Jozef Tiso , un governatore filo-nazista, il quale non impegò molto tempo per dichiarare lo stato "sotto la protezione del Reich". La Germania era quindi andata oltre l'accordo della Conferenza di Monaco del 29 e 30 Settembre 1938, stipulato con Italia, Francia e Inghilterra, e che sanciva la cessione dei Sudeti alla nazione tedesca, la quale a sua volta si impegnava a non oltrepassare quei confini. Questo atto aveva il doppio scopo di ottenere più territori di quelli che le erano stati promessi, e quello di saggiare l'efficacia della Società delle Nazioni, che era nata proprio per evitare fatti di quel genere, e aveva già fallito nell'evitare l'Invasione della Manciuria del 1931, dando forza d'animo agli altri totalitarismi d'Europa e del mondo. L'immagine delle potenze europee e della Società delle Nazioni che ne emerge è quella di istituzioni deboli, quasi fittizie, dal punto di vista internazionale, troppo dure nel punire i tedeschi nei trattati del 1919 e troppo concessive con gli stessi, solo vent'anni più tardi, quando decisero di seguire la politica di appeasement (pacificazione), nel tentativo di fermare la Germania, riarmatasi, contro ogni imposizione post-bellica, dall'inizio degli anni '30, con ingenti investimenti nel settore militare. Tale comportamento porterà a una grande sicurezza di sé di Hitler e dei suoi consiglieri, e, come diretta conseguenza, al secondo conflitto mondiale e a tutto ciò che venne insieme.