Utente:Davide22656/Sandbox
Attentato alla sede della ESKO International del 3 novembre 2011
[modifica | modifica wikitesto]Attentato alla sede della Esko International | |
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Tipo | Attentato suicida e sparatoria |
Data | 3 novembre 2011 09:30 (UTC-4) |
Luogo | Herat |
Stato | Afghanistan |
Conseguenze | |
Feriti | 4 |
L'attentato alla sede della Esko International è stato un attentato terroristico di matrice islamista avvenuto il 3 novembre 2011, a opera di un commando di talebani armati che aveva come obbiettivo il compound della società internazionale ESKO, ubicato a 300 metri dall'aeroporto di Herat.
L'attacco ha causato la morte di 2 agenti della polizia afghana di guardia al complesso e 3 feriti. Non ci sono state vittime tra i dipendenti che lavoravano nella strutture (tra cui 6 italiani) anche grazie al tempestivo intervento dei militari della TF45 che neutralizzarono tutti gli assalitori, scongiurando un massacro.
Tale celerità nell'intervento è stata resa possibile proprio per la vicinanza della società al Camp Arena che ospita il Regional Command West e la Forza di Reazione Rapida (la cui componente AT è formata da incursori della TF45). Durante il blitz delle forze speciali è rimasto ferito un carabiniere appartenete al Gruppo di Intervento Speciale, raggiunto dalle schegge di un ordigno esploso dai miliziani.
L'attentato
[modifica | modifica wikitesto]La mattina del 3 novembre 2011 alle 09:30 circa, uno o più attentatori suicidi a bordo di un SVBIED (identificato poi come un pick-up) si fanno esplodere davanti all'ingresso principale del complesso, causando la morte di due poliziotti e devastazione.
La potente deflagrazione apre un varco nel perimetro del complesso, permettendo ad un commando composto da 4 a 6 miliziani armati di fucili d'assalto AK-47 e bombe a mano di irrompere nel compound, facendosi strada sparando e lanciando granate.
Alcuni dipendenti, allarmati dalle esplosioni e dagli spari riescono a raggiungere una stanza adibita a rifugio (le porte di questa infatti sono state rinforzate proprio in caso di evenienza), mentre altri si nascondono sotto dei container presenti all'esterno.
I terroristi raggiungono rapidamente gli uffici e tentano di sfondare le porte del rifiugio con i calci dei fucili, che però resistono rallentando l'azione degli attentatori.
Il Blitz e l'evacuazione degli ostaggi
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Comandante Alfa, Missioni Segrete, Edizione Longanesi, 2018, pp. 210-216., ISBN 9788830450295.
Blitz antiterrorismo delle forze speciali italiane. Ferito un carabiniere, ucciso commando suicida talebano, 3 novembre 2011.