Utente:Ciclofi/sandbox/tracciatura

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tracciatura modifiche a Mobilità ciclabile[modifica | modifica wikitesto]

(pagina discussione)

revisione voce[modifica | modifica wikitesto]

Avvio una revisione completa della voce, originata nel 2010, con modeste modifiche d alcune aggiunte fino a tutto il 2012. Nel 2013 numerosi interventi sia nella voce stessa che nella relativa discussione, fra cui molti avvisi nel corpo della voce stessa.

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La mobilità ciclabile (o mobilità ciclistica) rappresenta un ramo o un approfondimento della mobilità sostenibile[Assolutamente no. È solo una modalità di trasporto che taluni chiamano "sostenibile"] e si concentra sullo sviluppo e sulla diffusione del trasporto urbano in bicicletta[No, descrive il classico uso della bicicletta per la mobilità]. Un termine in parte sovrapponibile è quello di ciclabilità, che indicare il quadro normativo, le infrastrutture e le soluzioni di viabilità per l'uso della bicicletta.

- - - modifica del 17 dic 2013 ore 13:46 - - -

La mobilità ciclabile (o mobilità ciclistica) è una modalità di spostamento o di trasporto, spesso inserita fra quelle della mobilità sostenibile. Un termine in parte sovrapponibile è quello di ciclabilità, che indica il quadro normativo, le infrastrutture e le soluzioni di viabilità per l'uso della bicicletta.

- - - avviso 17 dic 2013 ore 14:05  - - - -

La mobilità ciclabile (o mobilità ciclistica) è una modalità di spostamento o di trasporto, spesso inserita fra quelle della mobilità sostenibile[Spesso quanto? Da chi? E perché citarla in tale ambito in sede di incipit?]. Un termine in parte sovrapponibile è quello di ciclabilità, che indica il quadro normativo, le infrastrutture e le soluzioni di viabilità per l'uso della bicicletta.

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--Ciclofi (msg) 15:36, 20 dic 2013 (CET)

- - - modifica del 23 dic 2013 ore 16:14 - - - - - 

Interventi per la ciclabilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Le strutture amministrative e tecniche di molte città europee che stanno sviluppando la mobilità ciclabile, sulla scia di paesi come l'Olanda e la Danimarca, si sono dotate di appositi "uffici biciclette" o uffici mobilità ciclabile sottostanti la divisione mobilità o ambiente e territorio dei relativi assessorati (o analoghe funzioni di governo municipale) al fine di elaborare nuove soluzioni urbane in ambito di mobilità e impatto del traffico sul territorio. Tale soluzione è stata adottata anche da numerose città italiane e di altri paesi.

Possono essere individuati tre grandi tipologie di interventi a favore della ciclabilità urbana:

- - - avvisi 23 dic 2013 ore 16:29  - - - -

Le strutture amministrative e tecniche di molte città europee che stanno sviluppando la mobilità ciclabile, sulla scia di paesi come l'Olanda e la Danimarca[la mobilità ciclabile si sviluppa per ragioni economiche e geografiche, non per volontà di alcune "città"], si sono dotate di appositi "uffici biciclette" o uffici mobilità ciclabile sottostanti la divisione mobilità o ambiente e territorio dei relativi assessorati (o analoghe funzioni di governo municipale) al fine di elaborare nuove soluzioni urbane in ambito di mobilità e impatto del traffico sul territorio[senza fonte]. Tale soluzione è stata adottata anche da numerose città italiane e di altri paesi.[Quali? Quante? Considerazione troppo qualitativa]

Possono essere individuati tre grandi tipologie di interventi a favore della ciclabilità urbana:[Va chierito se si tratta di interventi codificati da qualche parte o semplice deduzione da RO] --78.13.178.19 (msg) 17:15, 23 dic 2013 (CET)

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Condivisione degli spazi urbani e stradali[modifica | modifica wikitesto]

(...) Anche qui è da sfatare l'intralcio al trasporto pubblico[A quale "fato" si fa riferimento?]: la velocità in ambito urbano è del tutto simile e può causare modestissimi rallentamenti solo su corsie preferenziali molto lunghe: in tali casi si provvede al loro allargamento, per consentire il sorpasso, o alla realizzazione della corsia ciclabile a destra di quella riservata al transito degli autobus. La ciclabilità diffusa ha per effetto complessivo anche una riqualificazione e una maggiore vivibilità di vaste aree urbane.

- - - modifica del 19 febbraio 2014 ore 15:24 - - -

Fra le controindicazioni alla condivisione delle corsie riservate fra trasporto pubblico e biciclette viene spesso indicato l'intralcio: la velocità in ambito urbano è del tutto simile e può causare modestissimi rallentamenti solo su corsie preferenziali molto lunghe: in tali casi si provvede al loro allargamento, per consentire il sorpasso, o alla realizzazione della corsia ciclabile a destra di quella riservata al transito degli autobus. La ciclabilità diffusa ha per effetto complessivo anche una riqualificazione e una maggiore vivibilità di vaste aree urbane.

Criticità ed ostacoli allo sviluppo[Auspicato da chi?] della mobilità ciclabile[modifica | modifica wikitesto]

Senso unico eccetto bici (Germania)

La mobilità ciclabile in Italia è ancora agli inizi, ma ha il vantaggio di potersi orientare a modelli e soluzioni già ampiamente sperimentate in tutta Europa. Questo avvicinamento è però spesso ostacolato da vari fattori: si va dallo scarso interesse e conoscenza dei vantaggi da parte di molti amministratori e della politica locale, alla carente formazione e competenza di tecnici e dirigenti comunali o ministeriali, ad una legislazione e normativa lontana dai riferimenti europei, spesso più un freno mirante che ad assicurare qualità, sicurezza e funzionalità degli interventi.[palese localismo, la voce non è sulla mobilità ciclabile in Italia]

- - - modifica del 19 febbraio 2014 ore 15:57 - - -

La mobilità ciclabile rientra, come segmento specifico, nella mobilità complessiva e nei suoi strumenti di pianificazione nei paesi a diffusa motorizzazione del dopoguerra, ed in organismi internazionali delle stesse aree. Soprattutto a partire dagli anni 80 si sono avuti numerosi interventi di tipo legislativo e normativo, pianificazione, investimenti e realizzazioni prevalentemente in ambito urbano e nelle grandi aree metropolitane. Non solo Olanda e Danimarca, considerati spesso modelli di questo tipo di mobilità, anche Germania, Belgio e altri paesi Scandinavi hanno imboccato strade analoghe. Ne sono esempio il code la route che ha preso il posto del code de la rue in Belgio [2], il Radverkehrsplan Deutschland [3]. Percorsi analoghi seguono dagli anni 90 o dal 2000 altri paesi come Svizzera, Francia, Austria, Spagna ecc.

La mobilità ciclabile in Italia è ancora agli inizi, ma ha il vantaggio di potersi orientare a modelli e soluzioni già ampiamente sperimentate in tutta Europa. Questo avvicinamento è però spesso ostacolato da vari fattori: si va dallo scarso interesse e conoscenza dei vantaggi da parte di molti amministratori e della politica locale, alla carente formazione e competenza di tecnici e dirigenti comunali o ministeriali, ad una legislazione e normativa lontana dai riferimenti europei, spesso più un freno mirante che ad assicurare qualità, sicurezza e funzionalità degli interventi.|palese localismo, la voce non è sulla mobilità ciclabile in Italia


Note (se ce ne sono)[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

marameo ...: http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/argomento-trasporti_pubblici_.htm

  1. Trasporto pubblico locale - Editore: Camera dei Deputati
  2. Il trasporto pubblico locale. Funzione sociale e processi di riforma del settore - Autore: Claroni Alessio Editore: Libreria Bonomo Editrice

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • eltis.org European Local Transport Information Service - Portale europeo sulla mobilità sostenibile