Utente:Carlo San Isidro/Mohammad Jamali-Paqaleh

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Mohammad Jamali-Paqaleh (1963–2013) è stato un comandante iraniano dei Guardie della Rivoluzione che è morto nella guerra civile siriana.

Jamali-Paqaleh è nato nel 1963 a Paqaleh nella contea di Shahr-e Babak, nella provincia di Kerman. Quando aveva due anni, suo padre morì. Ha completato la scuola primaria nel villaggio e successivamente si è trasferito a Rafsanjan per continuare la sua istruzione.[1]

Guerra Iran-Iraq

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Jamali-Paqaleh era un veterano della guerra Iran-Iraq[2][3] ed era membro della divisione Sarallah, la stessa divisione addestrata dal generale Qassem Soleimani.[4] Aveva partecipato a diverse operazioni come Operazione Tariq al-Qods, Fath ol-Mobin, Beit ol-Moqaddas, Ramadan, Dawn 8 e Karbala-5,4,1.[1]

Guerra civile siriana

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L'agenzia di stampa iraniana Mehr News Agency ha riportato che Jamali si è recato volontariamente in Siria per proteggere la Moschea di Sayyidah Zaynab e un altro luogo di culto sacro contro le forze ostili ad Assad nella guerra civile siriana.[5][3][2]

Si ritiene che Jamali-Paqaleh sia stato ucciso dai ribelli siriani alla fine di ottobre o all'inizio di novembre 2013.[2] È stato sepolto il 5 novembre a Kerman con tutti gli onori militari.[5][6]

  1. ^ a b Biografia di Sardar Mohammad Jamali, su bpsb.ir. URL consultato il 25 aprile 2016.
  2. ^ a b c Il comandante delle Guardie Rivoluzionarie iraniane è stato ucciso in Siria, VOA, 4 novembre 2013. URL consultato il 25 aprile 2016.
  3. ^ a b Uno dei comandanti delle Guardie Rivoluzionarie iraniane è stato ucciso in Siria, BBC Persian, 4 novembre 2013. URL consultato il 26 aprile 2016.
  4. ^ Comandante delle Guardie iraniane ucciso in Siria: Rapporti, in Al-Ahram, 4 novembre 2013. URL consultato il 5 novembre 2013.
  5. ^ a b L'Iran seppellisce il comandante delle Guardie 'ucciso in Siria', su bbc.co.uk, BBC News, 5 novembre 2013. URL consultato il 5 novembre 2013.
  6. ^ Uno dei comandanti delle Sepah, ucciso in Siria., Radio Farda, 4 novembre 2013. URL consultato il 26 aprile 2016.