Utente:Bush590/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


File:SANGIORGIO.jpg
Stemma A.N.A.C.Associazione Nazionale Arma di Cavalleria.

Associazione Nazionale Arma di Cavalleria[modifica | modifica wikitesto]

L'Associazione Nazionale Arma di Cavalleria[1],[2] (ANAC) sorge nei primi anni del '900, con alcuni nuclei di associati che nel 1921 si unificano nell'ANAC con lo scopo di tenere vivi i valori, lo spirito, le tradizioni della Cavalleria nel quadro di una attività legata al ricordo dei Cavalieri caduti e scomparsi, alla colleganza fraterna di tutti coloro che hanno servito in Cavalleria e alla diffusione, anche tra coloro che non vi hanno appartenuto, dello spirito e degli ideali dell'Arma.

Nel tempo gli scopi dell'Associazione si evolvono ed oggi aggiunge agli obiettivi tradizionali anche una attività che guarda a concrete opere di positivo inserimento nel tessuto sociale.

L'ANAC opera su tutto il territorio nazionale attraverso oltre 100 sezioni le cui attività sono coordinate, a livello regionale, dai Consiglieri Nazionali.

Possono associarsi oltre a coloro che hanno prestato servizio nei reparti di Cavalleria, anche coloro che sentono per l'Arma ed i suoi ideali un sincero attaccamento.

L'associazione fa parte delle delle Associazioni combattentistiche e d'arma riconosciute con decreto ministeriale.

Origini.[modifica | modifica wikitesto]

L’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria (d'ora in avanti A.N.A.C.), fondata nell’anno 1921 a Milano e riconosciuta giuridicamente con decreto del Capo del Governo in data 10 febbraio 1943 ai sensi e per gli effetti del Regio decreto - legge 18 ottobre 1934, n. 1779, convertito nella legge 31 dicembre 1934, n. 2244, ha sede in Roma ed è iscritta nel registro delle persone giuridiche della Prefettura di Roma, Ufficio Territoriale del Governo ai sensi del DPR 10 febbraio 2000 n. 361 al n. 452 / 2006 in data 17 / 10 / 2006. ART. 2

Attività.[modifica | modifica wikitesto]

L'attività dell'Associazione si svolge nei seguenti campi d'azione: diffusione dei sentimenti d'amore e fedeltà alla Patria, sintesi dei valori che hanno costituito e mantengono unita la nazione; culto delle glorie (militari ed equestri) dell'Arma e dei Cavalieri caduti nell'adempimento del dovere; esaltazione dello spirito e delle tradizioni del cavaliere, antico difensore dei più deboli, coraggioso, generoso, rispettoso della sensibilità altrui (qualità apprese dall'antico rapporto con il cavallo), espressione di un modo di vita e di un atteggiamento spirituale che hanno per unica meta il bene nazionale; assistenza morale e materiale dei soci e delle loro famiglie anche attraverso un continuo, fraterno contatto con le Unità e gli Enti dell'Arma. Di conseguenza l'Associazione: organizza manifestazioni patriottiche e culturali su temi istituzionali; promuove attività inerenti la storia dell' Arma e dei Suoi più noti e valorosi uomini; tutela le tradizioni militari ed equestri dell'Arma nel quadro di una visione moderna ed aggiornata della realtà odierna; organizza attività sportive prevalentemente in collaborazione con enti militari; promuove attività assistenziali e benefiche con priorità alle categorie più deboli; fornisce ai soci servizi a condizioni particolarmente convenienti; avvia iniziative ed interventi che facilitino il reinserimento nel mondo del lavoro dei militari al termine della ferma; costituisce punto di contatto tra l'ambiente militare e quello civile, curando la reciproca informazione e facilitandone i rapporti.Associazioni combattentistiche e d'arma

Rivista di Cavalleria.[modifica | modifica wikitesto]

La Rivista di Cavalleria fondata nel 1886 è un periodico bimestrale edito dall'ANAC.

Finalità.[modifica | modifica wikitesto]

Struttura.[modifica | modifica wikitesto]

La Presidenza Nazionale è così formata.

Presidente Nazionale

Vice Presidente Nazionale e Decano dei Cavalieri in servizio

Vice Presidente Nazionale per il Nord Italia

Vice Presidente Nazionale per il Centro Italia

Vice Presidente Nazionale per il Sud Italia

Vice Presidente Nazionale coordinatore dell'Attività Equestre

Segretario Generale e Amministratore Generale

il Consiglio Nazionale è così composto.

comandanti Scuola di Cavalleria, Brigata Cavalleria Pozzuolo d. f., Brigata Corazzata Ariete.

Consiglieri nazionali rappresentanti le regioni itlaliane.


Comandante Scuola di Cavalleria

Comandante Brigata Pozzuolo del Friuli

Comandante Brigata Ariete


NORD ITALIA

Piemonte, Liguria, Val d'Aosta

Lombardia

Veneto

Trentino Alto Adige

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna


CENTRO ITALIA

Toscana

Umbria

Marche

Lazio


SUD ITALIA

Campania, Basilicata

Molise, Abruzzo

Puglia

Calabria

Sicilia

Sardegna


Fanno inoltre parte del consiglio.

Collegio dei Provibiri

Collegio revisori dei conti

Priore del Tempio Sacrario della Cavalleria italiana

Direttore Responsabile della “Rivista di Cavalleria”;

Storia.[modifica | modifica wikitesto]


Presidenti dalla fondazione.[modifica | modifica wikitesto]

1- Vittorio Litta Modignani 1921-23

2- Giannino Radice Fossati 1923-25

3- Prospero Colonna 1925-26

3- Vittorio Litta Modignani 1926-29

4- Pietro Lanza di Scalea 1929-34

5- Alessandro Lessona 1934-38

6- Adolfo Orsini 1938-48

7- Carlo Ceriana Mayneri 1948-55

8- Elia Rossi Passavanti 1955-66

9- Luigi Supino d'Airola 1966-78

10- Michele Caforio 1978-1990

11- Enrico Reisoli Matthieu di Pian Villar 1990-93

12- Pietro Giannattasio 1993-98

13- Carlo Cadorna 1998-2002

14- Giancarlo Gay 2002-2008

15- Beniamino Sensi 2008-09

16-Filiberto Cecchi 2009-2012

17- Vladimiro Alexitch 2012-2013

18- Alipio Mugniaioni 2013- ?

Presidenti onorari.[modifica | modifica wikitesto]

S.A.R. Vittorio Emanuele di Savoia Aosta Conte di Torino 1920-43

Ten. AVV. Gianni Agnelli 1998-03

Gen Barone Amedeo Guillet 2003-10

Gen. B. Piero d'Inzeo 2011-14

Gen.D. Rodolfo Puletti 2014

Ten.Col. Avv. Raffaele Arcella 2016- ?

Stemma.[modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma vi è raffigurato San Giorgio a cavallo che con lancia uccide il drago.

Ornamenti esteriori: sullo scudo corona reale d'oro, su lista bifida d'oro, svolazzante, il motto "UT VELUCIUS UT VEHEMENTIUS ".

Tempio Sacrario dell'Arma di Cavalleria.[1][modifica | modifica wikitesto]

Tempio Sacrario della Cavalleria

Museo storico dell'Arma di Cavalleria.[2][modifica | modifica wikitesto]

Museo storico dell'Arma di cavalleria

Preghiera del Cavaliere.[3][modifica | modifica wikitesto]

Esistono diverse versioni, antiche e moderne, della Preghiera del Cavaliere, con le conseguenti incertezze su quale adottare nelle occasioni ufficiali. Per ovviare a questo inconveniente l’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, nell’ottobre del 2010, ha sottoposto all’approvazione dell’Ordinario Militare una nuova Preghiera, il cui testo è stato redatto tenendo conto delle varie versioni esistenti, delle secolari tradizioni della Cavalleria e dei suoi più significativi ed importanti elementi distintivi. L’Ordinario Militare ha approvato il testo proposto dall’Associazione, che è stato proclamato in pubblico, per la prima volta, al termine della Messa di suffragio dei Caduti celebrata nell’ambito delle manifestazioni del XLII Raduno Nazionale, svoltosi a Como dal 29 al 31 ottobre 2010. Di seguito il testo ufficiale della Preghiera del Cavaliere, da utilizzare in tutte le circostanze in cui ne è prevista la proclamazione

“A Te Dio Onnipotente, Signore del Cielo e della Terra, noi, Cavalieri d’Italia, soldati della secolare Arma a difesa dell’Ideale, innalziamo con umiltà la voce della preghiera. Proteggi, o Signore, la nostra Patria, che consacrasti a faro di civiltà; fa che i valori della dignità umana e gli insegnamenti del Magistero della Chiesa cattolica, facciano nascere l’unità della famiglia dei popoli. Benedici i nostri reggimenti, che servono con dedizione e coraggio, ed in essi gli Ufficiali, i Sottufficiali ed i Cavalieri tutti. Confermali nel perenne senso del dovere, congiunto a quel vitale entusiasmo che si nutre di disciplina consapevole e liberamente accettata. Stringi nel Tuo paterno abbraccio tutti i Cavalieri che alla Patria offrirono la loro giovinezza e nella carica, “gettando il cuore oltre ogni ostacolo”, immolarono la vita nel sacrificio supremo; consola chi, nel corpo ferito, porta per sempre i segni del dovere compiuto. Fa che San Giorgio, specchio di virtù e nostro Protettore, sia sempre per noi Cavalieri fulgido esempio di fede, di dedizione al dovere e di amore per il sacrificio, e dacci la forza di imitarlo. Veglia, o Padre, sul nostro Paese, sul popolo, sulle nostre famiglie e sui commilitoni tutti che in armi vigilano costantemente, in pace e in guerra, a difesa della Patria. Concedi infine ai Cavalieri d’Italia, al termine dell’ultima carica, il premio eterno che spetta a chi fu testimone di amore, di giustizia, di sacrificio e di onore. Così sia.”

Patrono.[modifica | modifica wikitesto]

SAN GiORGIO è considerato il patrono nazionale dell'Arma di Cavalleria e dell' Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, nel cui stemma è raffigurato nell'atto di uccidere il drago, la cui festa è fissata al 23 aprile.[4]


Raduni nazionali.[modifica | modifica wikitesto]

L'Associazione promuove con cadenza annuale o biennale i RADUNI NAZIONALI dell'ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARMA DI CAVALLERIA che si svolgono di volta in volta in varie località italiane. Il Raduno è un momento di grande aggregazione della struttura dell'Associazione: nella località prescelta al culmine di toccanti cerimonie si ammassano e sfilano associati provenienti da tutte le Sezioni d'Italia con i loro stendardi e il medagliere dell'ANAC unitamente a reparti militari in rappresentanza dei Reggimenti dell'Arma di Cavalleria. I Raduni si concludono normalmente con il Rancio durante il quale si rinnovano tra vecchi e giovani commilitoni amicizie e ricordi.

RADUNI SVOLTI

MILANO 20-mag-22 TORINO 20-mag-23
PINEROLO 18/22 maggio 1924 POZZUOLO 29/30 ottobre 1925
FIRENZE 3/4 novembre 1926 TRIPOLI 7/9 aprile 1927
ROMA 17/19 maggio 1930 MILANO 20-mag-31
ROMA 11-nov-33 TRIESTE 27/30 giugno 1936
ROMA 26/29 giugno 1937 COMO 22/24 aprile 1938
VENEZIA 23/25 aprile 1939 TORINO 27/30 aprile 1940
VOGHERA 6/20 settembre 1951 VOGHERA 22-apr-56
TORINO 11-giu-61 ROMA 04-nov-61
NAPOLI 28/30 aprile 1962 TRIESTE 20-mag-65
UDINE 29/30 ottobre 1967 TORINO 13/14 marzo 1968
ROMA 3/4 marzo 1970 BRESCIA 23/24 settembre 1972
AOSTA 7/8 settembre 1974 MILANO 18/19 giugno 1977
CASERTA 23/24 giugno 1979 PESARO 13/14 giugno 1981
PALMANOVA 23/24 aprile 1983 BOLOGNA 15/16 giugno 1985
VOGHERA 25/26 giugno 1988 PINEROLO 20-mag-90
ROMA 30-nov-91 VERONA 20/21 giugno 1992
SALERNO 27/29 maggio 1994 TRIESTE 29/30 giugno 1996
PINEROLO 1/3 ottobre 1999 REGGIO EMILIA 17/18 giugno 2000
CIVITANOVA MARCHE 20/22 aprile 2002 GROSSETO 16/18 aprile 2004
LECCE 16/17 aprile 2005 PORDENONE 26/28 ottobre 2007
COMO 29/31 ottobre 2010 TORINO 20/22 maggio 2011
ROMA I° RADUNO NAZIONALE CONGIUNTO ANAC - ANCI 25/26 maggio 2013
TRIESTE 12/14 giugno 2015
  1. ^ assocavalleria., su assocavalleria.eu.
  2. ^ Associazioni d'Arma, su esercito.difesa.it.