Coordinate: 45°42′18.51″N 9°25′21.42″E

Utente:Bellagiu/Sandbox

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Villa Subaglio

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Villa Subaglio
Villa Subaglio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàMerate
Indirizzovia Emilio Bianchi, 1
Coordinate45°42′18.51″N 9°25′21.42″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVIII secolo
UsoCerimonie ed eventi

Villa Subaglio sorge a Merate in una delle provincie di Lecco .

Realizzata all’inizio del XVIII secolo, Villa Subaglio è una meravigliosa dimora situata nel cuore della Brianza.

Questa villa prende il nome da una nobile casata, nota sin dal medioevo, i Subaglio.  Questa famiglia, tuttavia, si estinse già prima del Settecento e la villa in questi tre secoli è appartenuta a diverse casate nobili locali.

Nel 1781 Maria Teresa d'Austria dispose la redazione di un preciso catasto che, per la prima volta, componesse l'intero disegno e la destinazione di tutte le proprietà relative al territorio dello Stato austriaco.

In tale documento si trovano le prime notizie ufficiali che registrano: l'estensione, il valore capitale, la destinazione ed il proprietario (la famiglia dei marchesi Rescali) dei territori degli edifici del Subaglio.

Nel corso degli anni molti famosi personaggi sono stati accolti in questa dimora.

Si ricordano in particolare:

• l’Arciduca d’Austria Carlo Francesco con la sposa Sofia;

• il granduca Leopoldo II di Toscana;

• il duca di Modena Francesco D’Este;

dopo l’unità d’Italia, alcuni esponenti di casa Savoia.

Le origini del nome Subaglio

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All’ interno dell'androne della villa è possibile trovare un'iscrizione al di sotto di una nicchia, la quale indicherebbe l'etimologia latina del nome Subaglio: le parole "SUB ALIS TUIS“ (sotto le tue ali) suggeriscono un'invocazione alla protezione celeste; tale nicchia, infatti, è ricavata nel muro corrispondente all'ingresso di servizio alla cappella, situata nell'ala destra dell'edificio.

Sala delle Rimembranze

Lo stile della villa

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La composizione settecentesca delle facciate è equilibrata e semplice, mentre gli elementi decorativi seguono l'articolarsi delle stanze: un marcapiano separa il piano terreno del primo piano e quattro lesene (pilastro verticale che sporge da una parete muraria) mettono in risalto i saloni centrali. Le aperture sono sottolineate da delicate cornici in granito, arricchite al piano terreno da uno stemma che raffigura un giglio. Le finestre centrali presentano motivi ornamentali più ricchi e figurano lo stemma del casato (una porta con due torri, con una bernacla bianca sopra). La balaustra posta sopra la facciata verso il giardino all'italiana è stata aggiunta alla fine del diciannovesimo secolo per opera di Giacomo Sala.

La posizione elevata della villa consente di volgere un ampio sguardo sul paesaggio montuoso intorno alla Brianza. Il disegno del parco permette l'esistenza di due microclimi particolari: più fresco e umido a nord, più riparato e asciutto a sud, dove si trovano i terrazzi del giardino all'italiana. Sulla cima si estendono circa nove ettari di prato libero. Più in basso, la zona diventa boschiva viene distinta in due parti: la prima è un bosco naturale a prevalenza di castagno, la seconda è uno spazio interno molto ben disegnato dove l'alternarsi di latifoglie e conifere racchiude i viali di accesso alla villa, dall'ingresso principale e dalle scuderie.

Nulla in questo magnifico lavoro è lasciato al caso: dal controllo formale del giardino all'italiana, dall'impianto boschivo naturale al bosco artificiale, dalla cura del colle ai rilievi del prato, ogni elemento è stato scelto per suggerire una nuova immagine. La varietà di ambienti, di vedute, di tonalità cromatiche, di combinazioni formali che il progetto di questo parco è stato capace di armonizzare non ha forse pari in proprietà di simile estensione.

Giardino all'Italiana

Il giardino all'Italiana

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Il nuovo giardino all'italiana si ispira direttamente alla morfologia e alle caratteristiche tipologiche del giardino cinquecentesco e opera una riduzione delle variazioni e degli adattamenti nello spazio che contraddistinguono il giardino italiano barocco. Il pensiero settecentesco riconduce alla natura e alla forma imposta dalla ragione, dove il "gradevole" ed il "leggiadro" controllano e gestiscono il rapporto tra uomo e ambiente.

Lungo l'asse di simmetria centrale del giardino all'italiana sono state disegnate la fontana, la balconata del primo terrazzo e la rigida prospettiva dei cipressi. Il livello superiore della balconata appare come vero e proprio prolungamento del verde del corpo edificato, capace allo stesso tempo di costituire con il parco un'ottica di collegamento tramite due filiali parallele di cipressi posti in direzione nord-est. La terrazza inferiore, di superficie più ridotta, si collega alla prima come un sistema di scale che rispecchia i motivi geometrici delle aiuole; anche questo terrazzamento è basato sul medesimo asse di simmetria della terrazza superiore. Di questi cipressi oggi ne rimangono solo alcuni esemplari, ma nonostante questo è ben chiara la presenza del viale centrale, che conduce dalla villa discendendo attraverso il parco all'italiana.