Utente:Araldo81/sandbox 5
Luisa di Guzmán | |
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Luisa di Guzmán ritratta da Alonso Cano, 1632. | |
Regina consorte di Portogallo | |
In carica | 1640 - 1656 |
Predecessore | Elisabetta di Borbone-Francia |
Successore | Maria Francesca di Savoia-Nemours |
Altri titoli | Reggente del Portogallo |
Nascita | Sanlúcar de Barrameda, 13 ottobre 1613 |
Morte | Lisbona, 6 novembre 1666 |
Luogo di sepoltura | Monastero di São Vicente de Fora, Lisbona |
Dinastia | Guzmán |
Padre | Juan Manuel Pérez de Guzmán, VIII duca di Medina Sidonia |
Madre | Juana Lorenza Gomez de Sandoval y la Cerda |
Consorte di | Giovanni IV del Portogallo |
Figli | Teodosio Anna Giovanna Caterina Manuele Alfonso VI Pietro II |
Religione | Cattolica |
Luisa di Guzmán, in lingua portoghese Luísa de Gusmão (Sanlúcar de Barrameda, 13 ottobre 1613 – Lisbona, 6 novembre 1666), fu regina del Portogallo (1640-1656) per matrimonio, come moglie di re Giovanni IV, il primo monarca della dinastia di Braganza, e reggente del regno (1656-1662) per il figlio Alfonso VI. Fu madre di due re portoghesi, Alfonso VI e Pietro II, e di Caterina di Braganza, sposa del re d'Inghilterra Carlo II.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Spagnola per nascita, Luisa María Francisca era figlia di Juan Manuel Pérez de Guzmán, 8º duca di Medina-Sidonia, e della nobildonna Juana Lorenza Gomez de Sandoval y la Cerda; il nonno paterno era il famoso Alonso de Guzmán, soprannominato El Bueno, ossia Il Buono, e, per parte sia materna che paterna, poteva vantare la discendenza dai primi re del Portogallo.
Il 12 gennaio 1633, a Elvas (fortezza portoghese presso il confine spagnolo), si unì in matrimonio con quel ricco e influente Giovanni duca di Braganza e Guimarães che di lì a qualche anno avrebbe portato la corona del Portogallo. Il matrimonio fu combinato dallo stesso conte duca di Olivares (il potente ministro di Filippo IV che di fatto governava la Spagna) per favorire l'unificazione della nobiltà dei due paesi e frenare così i sussulti di rivolta portoghesi contro il tentativo di assorbimento da parte degli Asburgo di Spagna.
Nonostante le sue origini, invece, fu proprio l'ambiziosa Luisa a sostenere la politica del marito durante la ribellione portoghese del 1640 contro gli ispanici e a influenzarne le scelte fino a persuaderlo ad accettare il trono. Avvisata dei pericoli in cui sarebbe incorsa come regina di una nazione in contrasto con la potenza spagnola, essa avrebbe pronunciato la frase rimasta celebre:
«Antes rainha um dia que duquesa toda a vida.[1]»
«Meglio regina per un giorno che duchessa per tutta la vita.»
Dopo il tentativo di assassinare il re nella fallita rivolta del 1641, fu con ogni probabilità tra quei membri della corte che decretarono l'esecuzione dei nobili cospiratori, tra cui il pur innocente duca di Caminha.
Dopo la morte del marito nel 1656, seguendone le volontà testamentarie venne nominata reggente del regno stante la minore età del principe ereditario, ma continuò a svolgere quel ruolo anche in seguito poiché il giovane Alfonso VI era mentalmente instabile. A lei spetta il merito del successo diplomatico ottenuto con la nuova alleanza con l'Inghilterra, rafforzata dal matrimonio della figlia Caterina con Carlo II d'Inghilterra. Fu anche tra gli artefici della riorganizzazione delle armate del Portogallo che, negli anni seguenti, avrebbero assicurato la piena indipendenza portoghese grazie alle vittorie conseguite durante la Guerra di restaurazione portoghese.
Luisa di Guzmán difese i principi di libertà e indipendenza del regno e controllò il governo con mano forte. Nella consapevolezza dell'incapacità del figlio maggiore a reggere le sorti del paese, cercò di affidare il trono all'altro figlio, Pietro, ma in questo progetto si scontrò con Luís de Vasconcelos e Sousa, 3º conte di Castelo Melhor. Il gentiluomo di camera di Alfonso VI aveva altre mire e, guadagnatosi l'amicizia del giovane re, lo convinse che la madre intendeva usurpare il trono ed esiliarlo dal Portogallo. L'intrigo sortì l'effetto voluto e Alfonso, dopo aver preso il controllo del regno nel 1662 (affidandolo in realtà all'astuto conte di Castelo Melhor), rinchiuse la madre in un convento presso Lisbona, dove Luisa morì nel 1666.
Si trova nella Pantheon di Braganza, il Monastero di São Vicente de Fora di Lisbona, dove è stato trasferito dal Convento di San Francesco di Xabregas.
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]La regina Luisa. Si ritiene che fosse affetta da vitiligine, come dimostrato dalle linee bianche presenti nei suoi capelli in molti dipinti.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Luisa e Giovanni ebbero sette figli:
- Teodosio (8 febbraio 1634 - 13 maggio 1653), Principe del Brasile e Duca di Braganza;
- Anna (nata e morta il 21 gennaio 1635);
- Giovanna (18 settembre 1635 - 17 novembre 1653);
- Caterina (25 novembre 1638 - 31 dicembre 1705), moglie di Carlo II d'Inghilterra;
- Manuele (nato e morto il 6 settembre 1640);
- Alfonso (21 agosto 1643 - 12 settembre 1683) Principe del Brasile, Duca di Braganza, succede al padre come Re di Portogallo;
- Pietro (26 aprile 1648 - 9 dicembre 1706), Duca di Beja Connestabile del Regno e Reggente del regno, succede al fratello Alfonso.
Titolo, trattamento, onorificenze e stemma
[modifica | modifica wikitesto]Titolo e trattamento
[modifica | modifica wikitesto]- 13 ottobre 1613 – 12 gennaio 1633 Dona Luisa di Guzmán
- 12 gennaio 1633 – 1 dicembre 1640 Sua altezza serenissima la duchessa di Braganza
- 1 dicembre 1640 – 6 novembre 1656 Sua maestà la regina del Portogallo e dell'Algarve
- 6 novembre 1656 – 23 giugno 1662 Sua maestà la regina reggente del Portogallo e dell'Algarve
- 6 novembre 1656 – 27 febbraio 1666 Sua maestà la regina madre del Portogallo e dell'Algarve
Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma di Luisa è composto da un partito dello stemma del Portogallo e di quello della Casa ducale di Guzmán.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In alcune versioni, al posto di um dia si legge uma hora e, di conseguenza, un'ora al posto di un giorno.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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