Utente:Antonio Caruso/Sandbox

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Giovanni Gatto (o Gatti) (Messina, 1420 - Messina, 1484) è stato un religioso e vescovo cattolico italiano. Sin da giovane entrò nell'Ordine dei frati predicatori presso il convento di San Domenico di Messina, dove si dedicò agli studi classici. Dopo un lungo periodo di formazione, per alcuni anni insegnò in alcune città del centro-Italia, tra cui Firenze (1450 circa), Ferrara e Bologna. Nel 1462 ritornò a Messina dove venne nominato inquisitore diocesano. Dieci anni dopo, nel 1472, venne nominato vescovo di Cefalù e, quindi, il 1° settembre 1475 vescovo di Catania. La sua nomina, nella città etnea, però, incontrò la dura opposizione di Giovanni d'Aragona in contrasto col pontefice Sisto IV, che rivendicava il diritto di elezione del vescovo catanese e intendeva designare Bernardo Margarit. Grazie all'appoggio del papa, Giovanni Gatto riuscì comunque a prendere possesso della sede assegnatagli, ma solo in via formale, giacché dovette delegare il governo ad alcuni vicari, risiedendo lontano da Catania per la gran parte del tempo. Nel 1479, il conflitto tra il papato e il potere regio per il governo della Diocesi di Catania fu finalmente risolto con un compromesso secondo il quale Giovanni Gatto sarebbe dovuto ritornare alla sede di Cefalù, rinunciando alla titolarità della Diocesi di Catania a favore di Bernardo Margarit. Il Gatto, però, non accettò questa soluzione e decise di continuare i suoi studi a Messina, presso il convento dove aveva iniziato la sua carriera ecclesiastica. Qui morì nel 1484 e venne sepolto nella cattedrale.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dizionario biografico degli Italiani, Treccani, 1999 (voce a cura di Silvano Giordano)


Simone Del Pozzo (Castroreale ?, prima metà del XIV sec. - Roma, 1398) è stato un religioso e vescovo cattolico Italiano. Sin da giovane entrò nell'Ordine dei frati predicatori presso il convento di San Domenico di Messina, città da cui era originaria la sua famiglia. Dopo un periodo di studio e formazione, passò alcuni anni nei conventi di Palermo e Napoli e quindi, dopo un periodo in Francia, ad Avignone e Parigi (1363), ritornò a Napoli nel 1365 dove tenne la cattedra di teologia. Dopo pochi anni fu richiamato in Sicilia, dove divenne cappellano e consigliere di Federico III d'Aragona, e intorno al 1369 fu nominato inquisitore da Urbano V. In seguito alla deposizione del vescovo catanese Elia de Vaudron, il 17 dicembre 1378 Urbano VI lo nominò vescovo di Catania. Qui svolse una energica attività politica contro gli aragonesi, ma l'11 agosto del 1394 venne deposto da Bonifacio IX e fatto prigioniero dalle truppe aragonesi che avevano occupato Catania. La sua prigionia fu breve, perchè nei primi giorni del 1396 venne reso libero, ma costretto all'esilio, lontano dalla città etnea. Restò per alcuni anni in Sicilia e intorno al 1398 si trasferì a Roma dove, infine, morì. Fu sepolto nella Chiesa di S. Maria sopra Minerva.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dizionario biografico degli Italiani, Treccani, 1990 (voce a cura di Salvatore Fodale)