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Change of control ed elusività nelle operazione di LBO/MLBO

Nel diritto societario, si definisce change of control quella circostanza nella quale si verifica una modifica dell'assetto di controllo di una società a seguito di una cessione delle partecipazioni o per effetto di un'operazione straordinaria come, ad esempio, la fusione o la scissione.

L'istituto del change of control assume una rilevanza fondamentale in tema di Leveraged Buy-Out (LBO) e Merger Leveraged Buy-Out (MLBO), con particolare riguardo al fenomeno dell'elusione.

L'Agenzia delle entrate, con la circolare 30 marzo 2016, n. 6/E [1], ha definitivamente chiarito la legittimità, anche sul piano tributario, delle operazioni di LBO e MLBO, spesso oggetto di contestazioni di abuso del diritto/elusione.

La circolare esclude il fenomeno dell'elusione, salvo i casi in cui si riscontrino particolari tratti di artificiosità con specifico riferimento al mutamento del profilo partecipativo degli asset societari.

Ed è proprio in merito all'artificiosità, in relazione al change of control, che sussiste un dubbio riguardante l'abuso del diritto.

Si distinguono, preliminarmente, due ipotesi: operazioni di LBO/MLBO senza change of control e operazioni di LBO/MLBO con change of control.

Nel primo caso, si ritiene che le conclusioni della circolare debbano interpretarsi nel senso di valutare come non rispondente a finalità economiche rilevanti, ma dirette al conseguimento di un mero vantaggio fiscale indebito, le operazioni di LBO/MLBO che non si risolvano in un mutamento significativo del profilo partecipativo di riferimento degli asset oggetto dell'operazione. All'esito dell'operazione di LBO/MLBO non si deve realizzare, quindi, una variazione del controllo della società target rispetto alla situazione preesistente [2].

Il secondo caso, invece, riguarda le ipotesi in cui, in seguito ad un'operazione di LBO/MLBO, vi è un mutamento reale degli assetti partecipativi di riferimento della società target. [3]

In queste situazioni, l'operazione di LBO/MLBO può rappresentare sia un mezzo che un fine.

È un mezzo nelle ipotesi in cui l'operazione di LBO/MLBO è volta al perseguimento di finalità economiche e organizzative che non possono essere raggiunte in altro modo.

È, invece, un fine nelle ipotesi in cui l'operazione di LBO/MLBO, caratterizzata dal change of control, è volta a trarre un vantaggio in termini fiscali.

Questa operazione risulta artificiosa e, quindi, inopponibile all'Amministrazione finanziaria ai sensi dell'articolo 10-bis dello Statuto dei Contribuenti (L. 27 Luglio 2000, n. 212) salvo una dimostrazione di valide ragioni extra-fiscali.

Pertanto, si ritiene che le operazioni di LBO/MLBO non contestabili, in linea generale, sotto il profilo dell'abuso del diritto, possano presentare tratti di artificiosità nel caso in cui, all'esito delle stesse, vi siano soggetti già presenti nella società target prima dell'operazione di LBO/MLBO.

  1. ^ La circolare ha ad oggetto: ''chiarimenti in merito al trattamento fiscale delle “operazioni di acquisizione con indebitamento” - La deducibilità degli interessi passivi ed il trattamento delle componenti reddituali destinate a soggetti localizzati in paesi esteri.''
  2. ^ F. DEZZANI Deducibilità degli interessi passivi da Leveraged Buy-Out per gli operatori del private equity, in il Fisco, n. 18/2016
  3. ^ La mutazione della base societaria come fondamento per la dimostrata esistenza di valide ragioni economiche dell'operazione è stata espressamente affermata dalla giurisprudenza di merito (Cfr. Comm. trib. reg. di Milan, 6 luglio 2016, n. 3985/38/16)