Utente:Abz/Associazione Proletari Escursionisti

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L'Associazione Proletari Escursionisti (o A.P.E. o Associazione Proletaria Escursionisti) sorse nel 1919 da una costola dell'UOEI. Dopo aver aperto una trentina di sezioni da Alessandria a Napoli, ma in particolare nelle prealpi lecchesi e orobiche[1], nel 1926 fu costretta alla chiusura dalle Leggi fascistissime. Riaperta nel 1945[2] è oggi attiva in diverse città nei pressi dell'arco alpino e appenninico.

L'A.P.E. storica tenne il suo primo congresso il 25 e 26 settembre 1921 a Palazzo Marino. Nata per riscattare il tempo libero delle famiglie meno abbienti, promuove campagne contro l'alcool e per la riduzione dei trasporti ferroviari. Al tempo stesso, all'interno dell'alveo socialista, collabora con ricreatori laici e università popolari per il riscatto corporeo e spirituale delle classi subalterne. In questa prima fase della vita sociale si annoverano tra gli animatori dell'Associazione il sindaco di Milano Angelo Filippetti e il leader massimalista Giacinto Menotti Serrati. La direzione della rivista sociale da parte di Enrica Viola Agostini, già direttore de La Difesa delle Lavoratrici, testimonia un protagonismo femminile unico nel panorama delle associazioni sportive coeve. L'esperienza partigiana vedrà diversi apeini protagonisti della Resistenza, in particolare nella 52ª Brigata Garibaldi e nelle bande partigiane del lecchese.

All'indomani della Seconda guerra mondiale l'A.P.E. fa dell'ambiente montano e delle sue discipline lo strumento principe di un'aggregazione sociale popolare ed egualitaria, senza tuttavia ritrovare la spinta degli albori.

Oggi l'A.P.E. non ha una struttura nazionale ma federa associazioni di promozione sociale nelle città di Lecco, Milano, Roma[3] e Brescia. Testimonianza di una nuova stagione espansiva sono i gruppi informali attivi anche a Grosseto, Bologna, Bergamo, Parma e Salerno. Le sezioni apeine si riconoscono in una Carta d'intenti[4] e nella promozione di campagne comuni, di un campeggio annuale, e di periodici incontri di formazione e confronto.

L'A.P.E. si ispira ai valori dell'antifascismo, dell'inclusione e dell'accoglienza. L'attenzione per l'ambiente montano e le terre interne ha portato le sue sezioni a promuovere campagne di sensibilizzazione sull'arco alpino e appenninico. L'attività prevalente consiste nella promozione di gite ed escursioni sociali, trekking urbani e attività all'aria aperta per i più piccoli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Barbara Curtarelli, Liberamente tra i monti, Il filo di Arianna.
  2. ^ Alberto Di Monte, Sentieri proletari, Ugo Mursia Editore, 2015.
  3. ^ Radio3rai (a cura di), Escursionisti proletari, su raiplayradio.it.
  4. ^ Carta d'intenti, su A.P.E.. URL consultato il 13 ottobre 2021.

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