Utente:Αππο/Sandbox4

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Casino Ricordi[modifica | modifica wikitesto]

Il Casino Ricordi (in origine Casino della Nobile Associazione, o più semplicemente dei Nobili) è un edificio di Milano situato di fianco alla facciata principale del Teatro alla Scala.

Destinato in origine ad ospitare

Passato in proprietà della Ricordi, ospitò per molti anni

A partire dal 1913 le sale al piano nobile ospitano invece il Museo teatrale alla Scala.

negli stessi anni il Comune, non contento di aver ceduto gratuitamente l’uso del primo piano del casino Ricordi, affittò i locali sottostanti ad una calzoleria. A nulla valse l’intervento del Consiglio superiore delle antichità e belle arti che auspicava che “dall’edificio siano esclusi tutti i negozi che possano contrastare con la dignità del luogo e con la sicurezza del sovrapposto museo”.

Il Museo venne poi ristrutturato con l’incorporazione del secondo piano dove nel 1954 veniva collocata la biblioteca del critico teatrale e commediografo Renato Simoni: trentasettemila volumi che negli anni sono diventati circa 140 mila.

Oggi il Museo (dopo la chiusura necessaria per il restauro di tutto l’edificio del Piermarini e la permanenza temporanea a Palazzo Busca, dove per ora è rimasta la Biblioteca) è tornato in una nuova e smagliante veste scenografica nella sua sede storica, in piazza della Scala. Lo scenografo e regista Pier Luigi Pizzi ha ricreato l’ambientazione e il clima del 1913.

Villa dei Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La villa poggia su un terrazzamento in sommità del colle, con scalinate, sostenute da arcate, inserite nel declivio. Fanno parte del complesso edifici rustici, stalla ed abitazione del gastaldo, e quattro portali monumentali.

La barchessa, o rustico, ha un lungo porticato ad ampi archi comprendente uno dei tre portali timpanati che si affacciano sul brolo recintato arricchito da tre portali monumentali ornati dallo stemma Pisani che conducono ad una splendida area all'italiana con un antico pozzo in mattoni di cotto e marmo di Verona. Il piano nobile e le splendide logge sono interamente affrescate con decorazioni floreali e paesaggi, vigneti, figure umane e scene mitologiche opera del pittore fiammingo Lambert Sustris - metà del sec. XVI - ll piano terra, ove si intuisce la pianta originale detta «a Pianta di Vitruvio», è caratterizzato dalle volte a botte e a vela, dalle finestre palladiane «a bocca di lupo», dai resti dell'antico pozzo, originariamente posto al centro del cortile interno, in marmo rosa di Verona e da splendide vasche da bagno e lavabi in marmi colorati di Vicenza alimentati da getti d'acqua zampillanti da antiche maschere cinquecentesche in terracotta a bocca di leone. La Villa dei Vescovi, assai più che una villa veneta, ricorda le architetture del Rinascimento Romano come Palazzo Farnese, il Palazzo di Caprarola e la Villa Lante della Rovere a Bagnaia.[1]

Critiche[2][3]

Logge[modifica | modifica wikitesto]

loggia ad est ha ricreato le grandi arcate disegnate dal falconetto, inserendovi altri paesaggi con vedute fluviali e di montagne per dare continuità all'insieme una decorazione con tralci di vite su fondo bianco, sui quali si trovano dei putti trascinati dai cani che portano al guinzaglio una simile decorazione anche nell'altra loggia, oggi in gran parte perduta

Masnadieri[modifica | modifica wikitesto]

https://www.facebook.com/notes/frequentatori-del-teatro-san-carlo-di-napoli/aspettando-i-masnadieri/347400551963557

Note[modifica | modifica wikitesto]