Tutti indietro

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Tutti indietro
AutoreLaura Boldrini
1ª ed. originale2010
Generesaggio
SottogenereCronaca
Lingua originaleitaliano

Tutti indietro è un libro di Laura Boldrini, un insieme di storie di donne e uomini in fuga dalla povertà e di un'Italia divisa tra paura e solidarietà. Nel libro vengono raccontate una serie di testimonianze dell'autrice quando ricopriva il ruolo di portavoce dell'Alto Commissariato ONU per i Rifugiati. Edito da Rizzoli, il libro è un'opera prima.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo del libro nasce dalla decisione del Governo italiano del 2009 di rimandare gli immigrati "tutti indietro", adottando una politica di respingimenti che non operava alcuna distinzione tra clandestini e rifugiati.[1]

Il libro è un racconto di molte storie di vita, assai differenti rispetto a quelle che, di norma, i mezzi di informazione italiani raccontano ed abituano gli Italiani ad ascoltare ogni giorno. È stato fatto notare come sulla copertina del libro (nell'edizione italiana edita da Rizzoli), ci sia un'onda di mare, a rappresentare le acque del mar Mediterraneo, da sempre teatro e crocevia di scambi incontri e scontri tra civiltà diverse, a volte contrapposte. Le medesime acque che da alcuni decenni vengono solcate da gommoni carichi di uomini, donne e bambini in fuga da dolorose e terribili situazioni di guerra, torture e persecuzioni. I protagonisti del libro della Boldrini sono proprio loro, i cosiddetti rifugiati, di cui l'autrice, da portavoce dell'alto commissariato ONU per rifugiati, ha avuto un'esperienza diretta.

Le vicende narrate sono racconti di dolori e sofferenze, di mortificazioni, offese e sconfitte. Nel contempo sono anche storie di aspettative e speranza, di determinazione e caparbietà, di forza e solidarietà, che coinvolgono in prima persona tante persone che vivono in Paesi non troppo distanti dal nostro, ma decisamente diversi.

Nel libro si sottolinea come i rifugiati, o le vittime di regimi o conflitti, finiscano sempre per essere rappresentati dai mezzi d'informazione come un pericolo ed una grave minaccia, perdendo la loro identità di esseri umani. Questo equivoco di fondo, a parere dell'autrice, viene a minare i principi di solidarietà e di diritto che sono da sempre radicati nella società e nelle istituzioni italiane.

Per questo motivo l'autrice preferisce indugiare a analizzare le differenze esistenti nei singoli casi, sottolineando come le norme nazionali e internazionali che regolamentano la materia siano più che sufficienti a garantire cittidini ed immigrati. Paradossalmente chi arriva, o cerca di arrivare, in Italia alla ricerca di una sicurezza negata nel paese d'origine si ritrova invece a dover fronteggiare situazioni complesse nelle quali razzismo intolleranza e paura si uniscono mettendo in discussione la solidarietà fra esseri umani, il diritto d'asilo, l'aiuto, la protezione.

Grazie ai racconti dei personaggi descritti da Laura Boldrini il lettore scopre una realtà totalmente sconosciuta ai più, venendo accompagnato all'interno di alcuni dei più noti centri di accoglienza italiani, da Lampedusa a Torino, da Roma a Milano, da Rosarno a Ponticelli, così come in alcune fatiscenti strutture utilizzate per ospitare migliaia di stranieri in condizioni igienico-sanitarie quanto mai precarie.

Oltre alle storie molto particolari descritte dall'autrice nel libro appare particolarmente interessante la riflessione su come nel dibattito sull'emigrazione in corso in Italia si tenda a considerare tutti i migranti nella stessa maniera: chi più chi meno, tutti vengono presentati in modo identico e steretipato, come una grave minaccia per la sicurezza dei cittadini.

Presentazione e lancio[modifica | modifica wikitesto]

In considerazione della tematica affrontata il libro nel 2010 fu presentato in numerosi incontri organizzati da diocesi,[2] amministrazioni comunali e provinciali,[3] associazioni della società civile e da ONG, organizzazioni non governative.[4]

Citazioni[modifica | modifica wikitesto]

«Immigrati o rifugiati, poco importa. Oggi in Italia è più semplice parlare di clandestini e rimandarli tutti indietro.[5]»

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Respingimenti clandestini. Scontro fra Italia e Onu sull'immigrazione, su blitzquotidiano.it, 12 maggio 2009. URL consultato il 17 marzo 2013.
  2. ^ Presentazione del libro: "Tutti indietro", su diocesimazara.it, Diocesi di Mazara del Vallo, 18 maggio 2010. URL consultato il 25 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ A Palazzo Valentini la presentazione del volume "Tutti indietro" di Laura Boldrini [collegamento interrotto], su provincia.roma.it, Provincia di Roma, 13 aprile 2011. URL consultato il 25 marzo 2013.
  4. ^ Redazione, Foggia/Presentazione del libro 'Tutti indietro', su acli.it, ACLI, 24 giugno 2010. URL consultato il 24 marzo 2013.
  5. ^ Dalla scheda del libro su rizzoli.rcslibri.corriere.it. URL consultato in data 24 marzo 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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