Totonero

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Totonero è il termine giornalistico con cui viene indicata la pratica non autorizzata del gioco delle scommesse (prevalentemente di argomento sportivo).

Le scommesse a quota fissa in Italia (dette anche Totoscommesse) sono state autorizzate con il Decreto nº 174 del 2 giugno 1998. Prima dell'entrata in vigore di tale decreto, l'esercizio delle scommesse in forma di gioco organizzato in Italia era vietato. Con la vigente normativa, comunque, il gioco è divenuto lecito, ma può essere organizzato e gestito esclusivamente da parte di agenzie munite di concessione dello Stato e di regolare autorizzazione rilasciata dalla questura.

Recenti pronunciamenti della Cassazione hanno chiarito che anche operatori con sede all'estero, se non possiedono la concessione rilasciata dallo Stato Italiano, non possono raccogliere puntate (tipicamente on line, ovvero tramite internet) da scommettitori che si trovino in territorio italiano.

Lo scandalo scommesse degli anni 1970-80 nel calcio italiano

Fenomeno sviluppatosi presso il calcio di serie A in Italia negli anni 1970-80.

Era abitudine, infatti, di molti atleti di scommettere somme di denaro sui risultati degli incontri ai quali avrebbero partecipato loro stessi o loro complici: tale tipo di scommessa crea un evidente conflitto di interessi, poiché l'atleta potrebbe essere indotto a non profondere il massimo impegno nella competizione sportiva, al fine di favorire la realizzazione del risultato sul quale ha scommesso.

Il fenomeno era ormai di dimensioni rilevanti, per cui, in seguito ad una denuncia di due commercianti romani, Trinca e Cruciani, che non avrebbero ricevuto la somma di denaro pattuita per una serie di scommesse, la magistratura fece effettuare una serie di arresti proprio sui campi di gioco, a fine incontri.

Le società maggiormente coinvolte furono Milan, Lazio, Perugia.

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