Tonalità termica

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La tonalità termica è la quantità di calore sviluppata dalla combustione dell'unità di massa o di volume di una certa miscela combustibile in condizioni standard.

È importante notare che non si parla di combustibile, bensì di miscela di combustibile-comburente; questo significa che la tonalità termica tiene conto anche della presenza del comburente, e ciò la distingue essenzialmente dal potere calorifico, grandezza a cui è strettamente legata e con cui può esserci confusione.

Definizione[modifica | modifica wikitesto]

La tonalità termica di una miscela combustibile-comburente è definita come:


con il potere calorifico (generalmente il potere calorifico inferiore) del combustibile e il rapporto comburente-combustibile della miscela.

Dato che la tonalità termica è una grandezza utilizzata prevalentemente in ambito tecnico-motoristico, il comburente considerato è generalmente l'aria, trattata come una miscela di ossigeno, effettivo comburente, ed azoto, praticamente inerte nella reazione, ma da tenere in conto per la sua massa. Quindi in formule:


con la massa di aria e la massa di combustibile presenti nella miscela. Questa quantità può essere vista anche come la quantità d'aria miscelata all'unità di massa di combustibile.

Considerando che i valori di sono nella pratica dell'ordine di 20 o più, a volte si può trovare la tonalità termica calcolata in modo approssimato come:


Un valore significativo della tonalità termica si ottiene riferendosi al rapporto stechiometrico del combustibile, cioè:

con massa stechiometrica di aria (o aria teorica di combustione), cioè che idealmente non lascia nei prodotti di combustione né comburente né combustibile residui. In questo caso la tonalità termica è massima e tale valore diventa una grandezza caratteristica del combustibile considerato.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]