Terrane

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In geologia, un terrane, o più estesamente un terrane tettonostratigrafico, è un frammento di crosta terrestre formatosi nell'ambito di una certa placca tettonica da cui si è separato, e che in seguito si è unito (o geologicamente suturato) alla crosta sovrastante un'altra placca.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il terrane mantiene le sue strutture geologiche originali, che possono essere anche molto diverse da quelle delle aree circostanti, appartenenti alla nuova zona di crosta con cui si è suturato (da cui il termine "terrane esotico").

L'area di congiunzione tra un terrane e la nuova crosta cui si unisce è solitamente identificabile come una faglia.

In passato la terminologia terrane veniva utilizzata per descrivere una serie di formazioni rocciose o un'area caratterizzata dalla preponderanza di un particolare tipo o gruppo di rocce.

Un terrane non è necessariamente una microplacca autonoma fin dalla sua origine, anche perché può non contenere tutte le strutture e l'abituale spessore della litosfera; è solitamente un pezzo di crosta che si è frantumato, ed è scivolato lateralmente e superficialmente durante un processo di subduzione tra una placca e l'altra, agganciandosi così alla nuova placca sotto cui si è subdotta la sua placca originale.

Quando i terrane sono il risultato di una serie di eventi accrezionari ripetuti e sono pertanto costituiti da subunità con storie e strutture distinte, possono essere definiti superterrane.[1]

Distribuzione geografica dei terrane[modifica | modifica wikitesto]

Africa[modifica | modifica wikitesto]

Asia[modifica | modifica wikitesto]

Tibet[modifica | modifica wikitesto]

Australasia[modifica | modifica wikitesto]

Europa[modifica | modifica wikitesto]

Fennoscandia[modifica | modifica wikitesto]

Nord America[modifica | modifica wikitesto]

Sud America[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Terranes" Archiviato il 12 dicembre 2004 in Internet Archive. University of British Columbia website
  2. ^ a b c d e f Aitchison, J. C., Ali, J. R., and Davis, A. M. (2007) "When and where did India and Asia collide?" Journal of Geophysical Research, v.112, pp.1–19
  3. ^ a b c d e f g h N Mortimer, MS Rattenbury, PR King, KJ Bland, DJA Barrell, F Bache, JG Begg, HJ Campbell, SC Cox, JS Crampton, SW Edbrooke, PJ Forsyth, MR Johnston, R Jongens, JM Lee, GS Leonard, JI Raine, DNB Skinner, C Timm, DB Townsend, AJ Tulloch, IM Turnbull e RE Turnbull, High-level stratigraphic scheme for New Zealand rocks, in New Zealand Journal of Geology and Geophysics, vol. 57, n. 4, 2014, pp. 402–419, DOI:10.1080/00288306.2014.946062, ISSN 0028-8306 (WC · ACNP).
  4. ^ Pharao, et al. (1996) Tectonic map of Britain, Ireland & adjacent areas UK:British Geological Survey
  5. ^ a b c d G. Viola, I.H.C. Henderson, B. Bingen e B.W.H. Hendriks, The Grenvillian–Sveconorwegian orogeny in Fennoscandia: Back-thrusting and extensional shearing along the 'Mylonite Zone', in Precambrian Research, vol. 189, 3–4, 2011, pp. 368–88, DOI:10.1016/j.precamres.2011.06.005. URL consultato il 22 agosto 2015.
  6. ^ S.J. Cuthberta, D.A. Carswellb, E.J. Krogh-Ravnac e A. Waind, Eclogites and eclogites in the Western Gneiss Region, Norwegian Caledonides, in Lithos, vol. 52, 1–4, 2000, pp. 165–195, DOI:10.1016/s0024-4937(99)00090-0.
  7. ^ a b c Martha Hild e Sandra Barr, Geology of Nova Scotia, Portugal Cove, Boulder Publications, 2015, p. 18, ISBN 978-1-927099-43-8.
  8. ^ a b c d Brent Miller, Geology, Geochronology, and Tectonic Significance of the Blair River Inlier, Northern Cape Breton Island, Nova Scotia, Halifax, Dalhousie University, 1997, p. 260.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]