Tercio "Gran Capitan" 1º de La Legion

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Tercio “Gran Capitán”

Stemma di Tercio "Gran Capitan"
Descrizione generale
Attiva2 maggio 1925 - a tutt'oggi
NazioneSpagna
ServizioEsercito spagnolo
TipoReggimento
Ruolofanteria meccanizzata
DimensioneReggimento
Guarnigione/QGMelilla
Parte di
Ejército de Tierra e Legione spagnola
Reparti dipendenti
  • I Bandera "Comandante Franco"
Comandanti
Comandante attualeD. Carlos Suarez Martinón
Simboli
Emblema di Tercio "Gran Capitan"
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Il Tercio "Gran Capitan" 1º De La Legion è un'unità di fanteria della Legione spagnola appartenente all'Ejército de Tierra spagnolo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il 1° Tercio "Grande Capitán" fa parte del Comando Generale di Melilla, situato nel Quartiere "José Millán-Astray", il fondatore della Legione. Ha avuto origine nella prima Legione, creato nel Tahuima, in onore del condottiero rinascimentale Gonzalo Fernández de Córdoba, il 2 maggio 1925, composto dalle Bandere I, II, III e IV.

Essendo formato dai due più antichi Battaglioni, conserva le tradizioni della Legione spagnola, a partire dalla guerra d'Africa del 1920 e si conclude con la partecipazione a operazioni di peacekeeping in Bosnia come parte del “”Malaga e le Isole Canarie battlegroup”.

Come gli altri Tercios della Legione è un'unità amministrativa che può sviluppare missioni operative in caso di crisi formando un gruppo di battaglia. Assicura gli aspetti che regolano la vita quotidiana delle unità subordinate, gestisce la logistica, il personale e il materiale, gli affari finanziari e la giustizia militare. Dal 2015 è alle dirette dipendenze della Comandancia General de Melilla.

Missione[modifica | modifica wikitesto]

Inquadrato nel Comando Generale di Melilla, la sua missione principale è quella di fornire le unità di manovra, la sua Bandera può diventare gruppo di battaglia assicurando la difesa immediata della città di Melilla, le isole e scogli di sovranità del Comando generale militare, le cosiddette Plazas de soberanía.

Organico[modifica | modifica wikitesto]

La Bandera “Comandante Franco” è composta dal personale dei comandi e da tre Compagnie di fucilieri meccanizzati, una Compagnia di appoggio, una Compagnia di supporto formata dalle sezioni di difesa anticarro, mortai pesanti, ricognizione, trasmissioni, difesa aerea, comando e osservazione, una Compagnia di servizi responsabile del supporto logistico nella manutenzione, fornitura dei servizi igienico-sanitari. La Compagnia anticarro si compone di tre sezioni dotate di missili anticarro.

I comandanti del Tercio[modifica | modifica wikitesto]

  • D. Ricardo Alonso de Vega (25/10/39-05/03/42)
  • D. Alberto Serrano Montaner (18/03/42-22/06/51)
  • D. Luis de la Fuente y López (23/08/51-04/05/52)
  • D. José Pérez Pérez (21/05/52-01/10/54)
  • D. Antonio Lucas Mata (03/12/54-02/12/56)
  • D. José García García (27/12/56-24/02/57)
  • D. Reyes Martínez Vera (25/02/57-30/07/60)
  • D. Julio Coloma Gallegos (14/11/60-18/03/65)
  • D. Leopoldo Gómez Hortigüela (16/07/65-21/04/68)
  • D. Antonio Pascual Galmes (12/06/68-13/03/73)
  • D. José Lamas Montes (30/04/73-22/03/76)
  • D. Ezequiel Morala Casaña (09/07/76-02/11/78)
  • D. Carlos Fortea Ezquerro (15/03/79-07/04/80)
  • D. José Sánchez Oliva (26/06/80-23/07/83)
  • D. José M. Frasquet Barber (23/09/83-24/09/85)
  • D. Máximo de Miguel Page (24/09/85-26/09/87)
  • D. Antonio Lucas González (26/09/87-25/07/89)
  • D. Evaristo Muñoz Manero (28/11/89-02/08/91)
  • D. Eduardo Ramos Gutiérrez (02/09/91-01/09/93)
  • D. José Rodríguez Rodríguez (02/09/93-09/02/96)
  • D. Carlos Blond Álvarez Manzano (09/02/96-16/02/98)
  • D. Francisco J. Sánchez Barbero (16/02/98-10/02/00)
  • D. Enrique de Vivero Fernández (10/02/00-28/06/02)
  • D. Adolfo Coloma Contreras (28/06/02-28/06/04)
  • D. José Manuel Naveira Gómez (28/06/04-28/06/06)
  • D. Carlos Díaz del Rio (28/06/06-28/06/08)
  • D. Fernando Ortiz Diaz-Hellín (28/06/08-DD/03/10
  • D. Carlos Suarez Martinón DD/03/10-

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Franzo, Viva la Muerte. Il Tercio dalle origini ai giorni nostri, edizioni Novantico, collana Asiland, Torino, 2007.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]