Coordinate: 35°50′38.8″N 14°34′04.9″E

Tempio di Xrobb l-Għaġin

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Tempio di Xrobb l-Għaġin
UtilizzoTempio
Epoca3600 a.C.-3000 a.C.
Localizzazione
StatoBandiera di Malta Malta
Consiglio localeMarsa Scirocco
Scavi
Data scoperta1913
Date scavi1914-1915, 2021-2015
ArcheologoCarmelo Rizzo, Themistocles Zammit, Thomas Ashby, Albert Laferla
Amministrazione
PatrimonioTempli megalitici di Malta
Visitabile
Mappa di localizzazione
Map

Il tempio di Xrobb l-Għaġin è un tempio megalitico ubicato a Xrobb l-Għaġin, nei pressi di Marsa Scirocco.

Storia e descrizione

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Venne costruito tra il 3600 e il 3000 a.C.: alcuni ritrovamenti nell'area risalgono al 4000 a.C.[1].

Il tempio venne identificato il 10 aprile 1913 dall'architetto Carmelo Rizzo insieme agli archeologi Themistocles Zammit e Albert Laferla: venne esplorato tra il dicembre 1914 e gennaio 1915; una seconda campagna di scavi si ebbe nel maggio 1915 condotta da Thomas Ashby, il quale descrisse accuratamente il sito. Tuttavia parte della struttura era già andata perduta a causa dell'erosione della costa. Vennero ritrovati anche alcuni reperti come dei contenitori in argilla, custoditi all'interno del Museo nazionale di archeologia della Valletta[2]. Successivamente l'esatta posizione del tempio andò perduta e si ipotizzò che l'erosione costiera lo avesse completamente distrutto.

Fu nuovamente riscoperto tra il 2012 e il 2015 grazie alle indagini condotte da Ruben Paul Borg e Reuben Grima; in particolare alcuni pezzi di un muro di contenimento furono ritrovati lungo un canale che fiancheggiava il tempio: è probabile che il muro si però successivo e che sia stato realizzato utilizzando blocchi di pietra provenienti dal tempio[2].

Il tempio venne costruito su un terreno a forte pendenza che rese necessario la costruzione di una terrazza artificiale[2]. Preceduto da un cortile lastricato, aveva l'ingresso posizionato in direzione sud-est: internamente era a due absidi con una nicchia centrale.

  1. ^ (EN) Destroyed Megalithic Sites, su web.infinito.it. URL consultato il 26 maggio 2014.
  2. ^ a b c (EN) Ruben Paul Borg e Reuben Grima, Xrobb l-Ghagin revisited: recovery and discovery, su researchgate.net. URL consultato il 26 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2016).

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