Svein Erik Paulsen

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Svein Erik Paulsen
Nazionalità Bandiera della Norvegia Norvegia
Altezza 178 cm
Pugilato
Specialità pesi superpiuma
Carriera
Incontri disputati
Totali 25
Vinti (KO) 21 (5)
Persi (KO) 2 (2)
Pareggiati 1 + 1 no contest
 

Svein Erik Paulsen (Trondheim, 30 marzo 1946) è un ex pugile norvegese, campione europeo dei pesi superpiuma (1974-1975) e sfidante al titolo mondiale WBC. Ha affrontato in carriera senza sconfitte numerosi pugili italiani (Giovanni Girgenti, Antonio Puddu, Natale Vezzoli).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera dilettantistica[modifica | modifica wikitesto]

È stato campione nazionale dilettanti nei pesi leggeri nel 1964[1] e nel 1972[2], nei superleggeri nel 1968[3], 1969[4] e nel 1970[5] e nella categoria dei pesi welter nel 1966[6].

Ha rappresentato la Norvegia alle Olimpiadi di Monaco del 1972, al limite dei 60 kg. (pesi leggeri). Batte il sovietico Gennadiy Dobrokhotov per knock-out tecnico al primo round, il tedesco dell’Ovest Peter Hess per KO al secondo ma è sconfitto ai punti nei quarti di finale dal keniano Samuel Mbugua (4:1)[7].

Carriera professionistica[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce al professionismo nel 1973 a ventisei anni, nella categoria dei superpiuma. Dopo soli dieci match, tutti vinti, affronta il mancino tedesco Lothar Abend per la cintura europea, il 7 maggio 1974 a Oslo. Si aggiudica il titolo per knock-out tecnico alla terza ripresa. Lo difende battendo il siciliano Giovanni Girgenti grazie a un discutibile verdetto ai punti[8] e contro lo spagnolo Domingo Gimenez sempre a Oslo e ancora ai punti.

Il 13 maggio 1975, senza titolo in palio, batte ai punti Natale Vezzoli, all’epoca solo aspirante al titolo italiano[9].

Incontestabile è il verdetto ai punti con il quale, il 19 giugno 1975 respinge l’assalto dell’ex campione europeo e sfidante al titolo mondiale dei pesi leggeri Antonio Puddu, sceso per l’occasione nella categoria inferiore[10]. Mette poi vittoriosamente in palio la cintura europea contro Antonio Guinaldi, che sconfigge sempre ai punti e ad Oslo.

Ancora imbattuto ottiene la chance di combattere per il titolo mondiale WBC in possesso del portoricano Alfredo Escalera. È sconfitto a Oslo per kot al nono round[11].

Dopo questa prima sconfitta, ormai trentenne, la sua stella si avvia verso il tramonto. Nel 1976 combatte soltanto tre volte. Dopo una vittoria ai punti sul superleggero Romano Fanali, è fermato sul pari dal non eccelso britannico George Turpin. L'unica volta che sale sul ring nel 1977 è messo KO al terzo round dallo spagnolo Jeronimo Lucas.

Combatte ancora vittoriosamente due volte nel 1978. Dopo aver battuto ai punti Santino Reali – con il quale in precedenza aveva ottenuto un verdetto di no contest – appende i guantoni al chiodo.

In tutta la carriera ha combattuto sempre in Norvegia, in particolare a Oslo, tranne quattro match in Danimarca, nei primi due anni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]