Sutta a chi tucca

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Sutta a chi tucca
Artista
Autore/iGiovanni Battista Canepa
GenereCanzone popolare
Stilepopolare
Esecuzioni notevoliMario De Micheli
Data1943

Sutta a chi tucca (in italiano Sotto a chi tocca) è una canzone della resistenza scritta in dialetto genovese da Giovanni Battista Canepa, commissario politico e capo dello stato maggiore delle Brigate garibaldine Cichero. Questo canto divenne l'inno delle formazioni armate partigiane che operarono nell'entroterra ligure a partire dall'ottobre 1943[1].

La melodia è quella di un canto rivoluzionario sovietico del 1922 Per colline e per montagne.

«Su per i monti e giù per le valli tra le rocce e le boscaglie, al grido di "Sotto a chi tocca!" uscivano i partigiani.»

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il canto divenne l'inno delle formazioni armate partigiane che operavano nell'entroterra ligure a partire dall'ottobre 1943. Venne stampato nell'agosto del 1944 sul giornale Il Partigiano, pubblicato clandestinamente dalla divisione Cichero ed ebbe diffusione in tutta la Liguria[1].

Una versione molto conosciuta fu cantata negli Anni Sessanta da Mario De Micheli[2] [3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sutta a chi tucca, su anpi.it, 25 dicembre 2012. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  2. ^ Mario De Micheli, scheda su www.discogs.com
  3. ^ Sutta a chi tucca, su antiwarsongs.org, 15 ottobre 2008. URL consultato il 3 febbraio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]