Suore francescane di Syracuse
Le Suore Francescane di Syracuse (in inglese Sisters of the Third Franciscan Order) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]
Cenni storici
Nel 1858 John McCloskey, vescovo di Albany, affidò a i frati minori conventuali due parrocchie di Utica e Syracuse: per l'insegnamento nelle scuole parrocchiali, i frati chiesero al vescovo di Philadelphia, Neumann, di inviare alcune suore della congregazione da lui fondata in Pennsylvania.[2]
Nel 1860 una comunità di religiose guidata da Bernardina Dorn, considerata fondatrice della congregazione, lasciò Philadelphia e si stabilì a Syracuse: nel 1861 il vescovo McCloskey rese autonome le suore di Syracuse dalla casa madre e diede loro delle nuove costituzioni basate su quelle delle francescane missionarie del Giglio.[2]
Sotto il generalato di Marianna Cope, l'istituto si aprì all'attività missionaria e nel 1883 un gruppo di religiose (tra loro anche la Cope) partì per le Hawaii: dal 1888 le suore affiancarono Damiano de Veuster nell'opera di assistenza ai lebbrosi di Molokai.[2]
La congregazione, aggregata all'Ordine dei Frati Minori Conventuali, ricevette il pontificio decreto di lode il 21 luglio 1914 e le sue costituzioni furono approvate definitivamente dalla Santa Sede il 17 febbraio 1936.[2]
Attività e diffusione
Le suore si dedicano principalmente all'istruzione della gioventù, ma gestiscono anche ospedali, case di riposo per anziani e case per ritiri spirituali.[3]
Oltre che negli Stati Uniti d'America, sono presenti in Kenya, in Perù e a Porto Rico;[4] la sede generalizia è a Syracuse, nello stato di New York.[1]
Nel 2007 la congregazione contava 542 religiose in 82 case.[1]
Note
Bibliografia
- Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
Collegamenti esterni
- (EN) Il sito web ufficiale delle Francescane di Syracuse, su sosf.org.