St. Irvyne

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St. Irvyne o il Rosacrociano
L'edizione originale
AutorePercy Bysshe Shelley
1ª ed. originale1811
Genereromanzo
Sottogeneregotico, orrore
Lingua originaleinglese
ProtagonistiWolfstein
AntagonistiGinotti

St. Irvyne o il Rosacrociano (St. Irvyne; or, The Rosicrucian: A Romance) è un romanzo di Percy Bysshe Shelley scritto nel 1810 e pubblicato anonimamente nel 1811.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Wolfstein è un viaggiatore che cerca riparo durante una tempesta sulle Alpi svizzere. Il giovane, disilluso dalla vita e dalla società, medita il suicidio quando incontro un gruppo di monaci intenti a celebrare un funerale. I religiosi gli offrono un riparo, ma il gruppo viene attaccato dai banditi, che rapiscono Wolfstein e lo portano nel loro nascondiglio segreto. Qui incontra Megalena, anche lei rapita dai banditi dopo l'omicidio del padre. Wolfstein riesce ad avvelenare il capo dei banditi e fugge con Megalena.

I due si recano a Genova, dove Wolfstein è sedotto da Olympia. Furiosa e tradita, Megalena ordina a Wolfstein di uccidere l'amante; il giovane non riesce a commettere il delitto, ma Olympia si suicida. I due vengono rintracciati da Ginotti, un rosacrociano che li aveva incontrati nel covo dei banditi e che offre al protagonista il segreto della vita eterna se rinuncerà alla propria fede e si unirà ai Rosacroce.

Ginotti si reca a Ginevra e, sotto il falso nome di Frederic Nemperem, tenta di sedurre Eloise de St. Irvyne, la sorella di Wolfstein. Nella scena finale Wolfstein si reca nell'abbazia di St. Irvyne, in Francia, dove trova il cadavere di Megalena e confronta Ginotti, pallido ed emaciato. Wolfstein si rifiuta di rinunciare alla propria fede ed entrambi gli uomini rimangono uccisi quando un fulmine si abbatte sull'abbazia.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo fu stroncato dalla critica, ma ottenne abbastanza successo da essere ripubblicato nel 1822.[2] Inoltre dall'opera vennero tratti due chapbook, Wolfstein; or, The Mysterious Bandit (1822) e Wolfstein, The Murderer; or, The Secrets of a Robber's Cave (1850).[3]

Edizioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • St. Irvyne o il Rosacrociano, a cura di Laura Ricci, Biblioteca del vascello, 2022.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Marie Mulvey Roberts e Marie Roberts, Gothic Immortals: The Fiction of the Brotherhood of the Rosy Cross, Routledge, 1990, ISBN 978-0-415-02368-9. URL consultato il 24 novembre 2022.
  2. ^ (EN) Tyler R. Tichelaar, The Gothic Wanderer: From Transgression to Redemption : Gothic Literature from 1794 - Present, Modern History Press, 1º gennaio 2012, ISBN 978-1-61599-140-2. URL consultato il 24 novembre 2022.
  3. ^ (EN) Christopher McIntosh, The Rosicrucians: The History, Mythology, and Rituals of an Esoteric Order, Weiser Books, 1º settembre 1998, ISBN 978-0-87728-920-3. URL consultato il 24 novembre 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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