Certificato di compensazione fiscale: differenze tra le versioni

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Spiegazione: non è che il valore di tali titoli sia "agganciato" (e quindi non subisca variazioni) alla valuta in vigore nello Stato emittente, le fluttuazioni sono anzi contemplate. L'impegno dello Stato consiste nell'accettazione AL VALORE NOMINALE esclusivamente per il pagamento delle tasse nel momento in cui ne "scatta" la valenza fiscale (ossia dopo 2 anni dall'emissione) PS se dovesse servire, posso spiegare il meccanismo nella correlata pagina di Discussione
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Per '''moneta fiscale''' (chiamata anche '''certificato di credito fiscale''', o '''titolo di sconto fiscale''', oppure '''certificato di riduzione fiscale''') s’intende un qualsiasi [[titolo di credito]] emesso da uno [[Stato]], che dà diritto al possessore di usarlo per adempiere al pagamento delle tasse (utilizzabile solo dopo che sia trascorso un determinato periodo di tempo).
Per '''moneta fiscale''' (chiamata anche '''certificato di credito fiscale''', o '''titolo di sconto fiscale''', oppure '''certificato di riduzione fiscale''', oppure anche con la locuzione giornalistica di '''moneta parallela''')<ref>[http://bottegapartigiana.org/giovanni-zibordi-una-moneta-parallela-per-rilanciare-leconomia Giovanni Zibordi: una moneta parallela per rilanciare l’economia], intervista ad uno degli autori del progetto di “moneta parallela”</ref><ref>[https://www.corriere.it/economia/leconomia/17_ottobre_10/monete-parallele-illusioni-politiche-ecco-perche-non-ci-fanno-crescere-aa5851c0-ad81-11e7-aeaa-c10a797c4526.shtml “Monete parallele? Illusioni politiche Ecco perché non ci fanno crescere”], editoriale di [[Ferruccio de Bortoli]] sul [[Corriere della Sera]] sul tema della “moneta parallela”</ref> s’intende un qualsiasi [[titolo di credito]] emesso da uno [[Stato]], che dà diritto al possessore di usarlo per adempiere al pagamento delle tasse (utilizzabile solo dopo che sia trascorso un determinato periodo di tempo).


Si differenzia dalla [[moneta legale]] in quanto, pur condividendo con quest'ultima la facoltà di assolvere agli adempimenti fiscali, non esiste un obbligo di legge che vincoli soggetti privati ad accettarla come valido strumento per ottemperare a obblighi di pagamento che nascono nelle transazioni fra privati.<ref name="MM"/> L'eventuale uso per estinguere obbligazioni di natura diversa da quella fiscale (ad esempio, nelle transazioni private) può avvenire su base volontaria, se vi è accordo tra le parti.<ref name="MM"/> In tali situazioni, il titolo di moneta fiscale è spendibile anche nell'immediato, o prima che sia decorso il termine per il suo uso in campo fiscale.<ref name="MM"/>
Si differenzia dalla [[moneta legale]] in quanto, pur condividendo con quest'ultima la facoltà di assolvere agli adempimenti fiscali, non esiste un obbligo di legge che vincoli soggetti privati ad accettarla come valido strumento per ottemperare a obblighi di pagamento che nascono nelle transazioni fra privati.<ref name="MM"/> L'eventuale uso per estinguere obbligazioni di natura diversa da quella fiscale (ad esempio, nelle transazioni private) può avvenire su base volontaria, se vi è accordo tra le parti.<ref name="MM"/> In tali situazioni, il titolo di moneta fiscale è spendibile anche nell'immediato, o prima che sia decorso il termine per il suo uso in campo fiscale.<ref name="MM"/>

Versione delle 01:47, 8 giu 2018

Per moneta fiscale (chiamata anche certificato di credito fiscale, o titolo di sconto fiscale, oppure certificato di riduzione fiscale, oppure anche con la locuzione giornalistica di moneta parallela)[1][2] s’intende un qualsiasi titolo di credito emesso da uno Stato, che dà diritto al possessore di usarlo per adempiere al pagamento delle tasse (utilizzabile solo dopo che sia trascorso un determinato periodo di tempo).

Si differenzia dalla moneta legale in quanto, pur condividendo con quest'ultima la facoltà di assolvere agli adempimenti fiscali, non esiste un obbligo di legge che vincoli soggetti privati ad accettarla come valido strumento per ottemperare a obblighi di pagamento che nascono nelle transazioni fra privati.[3] L'eventuale uso per estinguere obbligazioni di natura diversa da quella fiscale (ad esempio, nelle transazioni private) può avvenire su base volontaria, se vi è accordo tra le parti.[3] In tali situazioni, il titolo di moneta fiscale è spendibile anche nell'immediato, o prima che sia decorso il termine per il suo uso in campo fiscale.[3]

Non esiste alcun impegno dello Stato emittente a convertirli in moneta legale in quanto lo Stato stesso s’impegna ad accettarli, al valore nominale, per assolvere agli obblighi fiscali.[3].

Note

  1. ^ Giovanni Zibordi: una moneta parallela per rilanciare l’economia, intervista ad uno degli autori del progetto di “moneta parallela”
  2. ^ “Monete parallele? Illusioni politiche Ecco perché non ci fanno crescere”, editoriale di Ferruccio de Bortoli sul Corriere della Sera sul tema della “moneta parallela”
  3. ^ a b c d Biagio Bossone, Marco Cattaneo, Massimo Costa e Stefano Sylos Labin, Moneta Fiscale: il punto della situazione, in Micromega, 17 giugno 2017. URL consultato il 28 ottobre 2017.

Voci correlate

Collegamenti esterni