Sfiducia costruttiva: differenze tra le versioni

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L'istituto della '''sfiducia costruttiva''' è uno dei mezzi usati da alcune [[costituzione|costituzioni]] approvate nel secondo dopoguerra per razionalizzare la [[forma di governo]] parlamentare, rafforzando la stabilità del [[governo]]. Consiste nell'impossibilità da parte del [[parlamento]] di votare la [[mozione di sfiducia|sfiducia]] al governo in carica se, contestualmente, non concede la fiducia ad un nuovo esecutivo. In questo modo un governo, seppur abbia perso la maggioranza parlamentare, può continuare a rimanere in carica nel caso in cui le forze politiche in parlamento non riescano ad accordarsi per formare un nuovo governo.
L'istituto della '''sfiducio costruttivo''' è uno dei mezzi usati da alcune [[costituzione|costituzioni]] approvate nel secondo dopoguerra per razionalizzare la [[forma di governo]] parlamentare, rafforzando la stabilità del [[governo]]. Consiste nell'impossibilità da parte del [[parlamento]] di votare la [[mozione di sfiducia|sfiducia]] al governo in carica se, contestualmente, non concede la fiducia ad un nuovo esecutivo. In questo modo un governo, seppur abbia perso la maggioranza parlamentare, può continuare a rimanere in carica nel caso in cui le forze politiche in parlamento non riescano ad accordarsi per formare un nuovo governo.


L'istituto (''Misstrauensvotum'') fu introdotto in [[Germania]] dalla [[Legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania|Legge fondamentale]] del [[1949]], il cui art. 67 al primo comma recita: "Il [[Bundestag]] può esprimere la sfiducia al [[Cancelliere federale (Germania)|Cancelliere federale]] soltanto eleggendo a maggioranza dei suoi membri un successore e chiedendo al Presidente federale di revocare il Cancelliere federale. Il Presidente federale deve aderire alla richiesta e nominare l'eletto". Dal 1949 sono state proposte solo due mozioni di sfiducia, di cui una ha avuto successo: nel [[1982]] quando [[Helmut Kohl]] successe allo stesso Schmidt nella cancelleria federale.
L'istituto (''Misstrauensvotum'') fu introdotto in [[Germania]] dalla [[Legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania|Legge fondamentale]] del [[1949]], il cui art. 67 al primo comma recita: "Il [[Bundestag]] può esprimere la sfiducia al [[Cancelliere federale (Germania)|Cancelliere federale]] soltanto eleggendo a maggioranza dei suoi membri un successore e chiedendo al Presidente federale di revocare il Cancelliere federale. Il Presidente federale deve aderire alla richiesta e nominare l'eletto". Dal 1949 sono state proposte solo due mozioni di sfiducia, di cui una ha avuto successo: nel [[1982]] quando [[Helmut Kohl]] successe allo stesso Schmidt nella cancelleria federale.

Versione delle 14:13, 28 ott 2017

L'istituto della sfiducio costruttivo è uno dei mezzi usati da alcune costituzioni approvate nel secondo dopoguerra per razionalizzare la forma di governo parlamentare, rafforzando la stabilità del governo. Consiste nell'impossibilità da parte del parlamento di votare la sfiducia al governo in carica se, contestualmente, non concede la fiducia ad un nuovo esecutivo. In questo modo un governo, seppur abbia perso la maggioranza parlamentare, può continuare a rimanere in carica nel caso in cui le forze politiche in parlamento non riescano ad accordarsi per formare un nuovo governo.

L'istituto (Misstrauensvotum) fu introdotto in Germania dalla Legge fondamentale del 1949, il cui art. 67 al primo comma recita: "Il Bundestag può esprimere la sfiducia al Cancelliere federale soltanto eleggendo a maggioranza dei suoi membri un successore e chiedendo al Presidente federale di revocare il Cancelliere federale. Il Presidente federale deve aderire alla richiesta e nominare l'eletto". Dal 1949 sono state proposte solo due mozioni di sfiducia, di cui una ha avuto successo: nel 1982 quando Helmut Kohl successe allo stesso Schmidt nella cancelleria federale.

In seguito l'istituto è stato adottato anche da altri paesi, tra i quali la Spagna, il Belgio (dal 1993), la Slovenia, l'Ungheria e l'Albania (dal 2008). In particolare, la Costituzione spagnola del 1978 all'art. 113, comma 2, recita "La mozione di censura dovrà essere presentata almeno da un decimo dei deputati e dovrà includere la proposta di una candidatura alla Presidenza del Governo", mentre l'art. 114, comma 2, aggiunge "Se il Congresso adotta una mozione di censura, il Governo deve presentare le dimissioni al Re e il candidato proposto nel testo della stessa mozione risulterà investito della fiducia della Camera agli effetti di cui all'art. 99. Il Re lo nominerà Presidente del Governo".

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