Sutta a chi tucca: differenze tra le versioni
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'''''Sutta a chi tucca''''' è una canzone della resistenza scritta in ligure da [[Giovanni Battista Canepa]], capo dello stato maggiore delle Brigate garibaldine ''[[Divisione_Garibaldi_"Cichero"|Cichero]]'' |
'''''Sutta a chi tucca''''' è una canzone della resistenza scritta in ligure da [[Giovanni Battista Canepa]], capo dello stato maggiore delle Brigate garibaldine ''[[Divisione_Garibaldi_"Cichero"|Cichero]]''. La melodia è quella di un canto rivoluzionario sovietico del [[1922]] ''Per colline e per montagne''. |
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Il canto divenne l'inno delle formazioni armate partigiane che operavano nell'entroterra ligure a partire dall'ottobre 1943. Venne stampato nell'agosto del 1944 sul giornale ''Il Partigiano'', pubblicato clandestinamente dalla divisione Cichero.<ref>''Sutta a chi tucca'', articolo del 25 Dicembre 2012 su [http://www.anpi.it/articoli/851/sutta-a-chi-tucca www.anpi.it]</ref> ed ebbe grande diffusione in tutta la Liguria. |
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==Bibliografia== |
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Versione delle 16:13, 28 lug 2017
Sutta a chi tucca è una canzone della resistenza scritta in ligure da Giovanni Battista Canepa, capo dello stato maggiore delle Brigate garibaldine Cichero. La melodia è quella di un canto rivoluzionario sovietico del 1922 Per colline e per montagne.
Storia
Il canto divenne l'inno delle formazioni armate partigiane che operavano nell'entroterra ligure a partire dall'ottobre 1943. Venne stampato nell'agosto del 1944 sul giornale Il Partigiano, pubblicato clandestinamente dalla divisione Cichero.[1] ed ebbe grande diffusione in tutta la Liguria.
Una versione molto conosciuta fu cantata negli Anni Sesanta da Mario De Micheli[2].
Note
- ^ Sutta a chi tucca, articolo del 25 Dicembre 2012 su www.anpi.it
- ^ Mario De Micheli, scheda su www.discogs.com
Bibliografia
- A. V. Savona e M. L. Straniero, Canti della resistenza italiana, Milano, 1985