Downtown Eastside: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 15: Riga 15:
Nel periodo della [[grande depressione del Canada]], centinaia di persone arrivarono a Vancouver in cerca di lavoro. Molti di loro in seguito rimpatriarono; rimasero soprattutto coloro che erano troppo vecchi o malati per affrontare il viaggio verso casa, e si insediarono in gran parte nel DTES. Il quartiere cambiò gradualmente connotazione, diventando più popolare; si diffusero allo stesso tempo alcolismo e prostituzione.<ref name="Douglas 2002, chapter 1">Douglas (2002), cap.1</ref>
Nel periodo della [[grande depressione del Canada]], centinaia di persone arrivarono a Vancouver in cerca di lavoro. Molti di loro in seguito rimpatriarono; rimasero soprattutto coloro che erano troppo vecchi o malati per affrontare il viaggio verso casa, e si insediarono in gran parte nel DTES. Il quartiere cambiò gradualmente connotazione, diventando più popolare; si diffusero allo stesso tempo alcolismo e prostituzione.<ref name="Douglas 2002, chapter 1">Douglas (2002), cap.1</ref>


Nel 1942, tutta la popolazione di origine [[giappone]]se (fra le 8000 e le 10000 persone) fu deportata in seguito alle misure restrittive messe in atto dal governo dopo l'ingresso del Canada nella [[Seconda guerra mondiale]]. Dopo la guerra, solo pochi di questi tornarono a stabilirsi a Japantown. Dopo la fine della guerra, il centro della città continuò a spostarsi verso ovest, soprattutto dopo la chiusura della [[British Columbia Electric Railway]], una linea tramviaria interurbana che aveva il proprio capolinea ad Hastings.<ref>[http://www.nationalpost.com/m/related/Carrall+Street+Home+some+Vancouver+coolest+bars+stone+throw+away+from/2207786/story.html]</ref>
Nel 1942, tutta la popolazione di origine [[giappone]]se (fra le 8000 e le 10000 persone) fu deportata in seguito alle misure restrittive messe in atto dal governo dopo l'ingresso del Canada nella [[Seconda guerra mondiale]]. Dopo la guerra, solo pochi di questi tornarono a stabilirsi a Japantown. Dopo la fine della guerra, il centro della città continuò a spostarsi verso ovest, soprattutto dopo la chiusura della [[British Columbia Electric Railway]], una linea tramviaria interurbana che aveva il proprio capolinea ad Hastings.<ref>[http://www.nationalpost.com/m/related/Carrall+Street+Home+some+Vancouver+coolest+bars+stone+throw+away+from/2207786/story.html]</ref> I teatri e gli esercizi commerciali si spostarono verso [[Granville Street]] e [[Robson Street]], il turismo diminuì, gli alberghi chiusero o si trasformarono in abitazioni a basso costo. Già nel 1965 l'area era principalmente nota per la prostituzione e l'alta percentuale di poveri senza famiglia, alcolizzati, e disabili.<ref name="Campbell 2009, chapter 1"/>

<!-- Theatres and shops moved towards [[Granville Street|Granville]] and [[Robson Street|Robson]] Streets.<ref name="Douglas 2002, Introduction">Douglas 2002, Introduction</ref> As tourist traffic declined, the neighbourhood's hotels became run-down and were gradually converted to low-income residential housing, a use which persists to this day.<ref name="Campbell 2009, chapter 1"/> By 1965, the area was known for prostitution and for having a relatively high proportion of poor single men, many of whom were alcoholic, disabled, or pensioners.<ref name="Campbell 2009, chapter 1"/>


<!--
===1980s===
===1980s===
[[File:CarnegieCtr.jpg|thumb|left|alt=refer to caption|[[Carnegie Community Centre]] at the corner of Main and Hastings.]]
[[File:CarnegieCtr.jpg|thumb|left|alt=refer to caption|[[Carnegie Community Centre]] at the corner of Main and Hastings.]]

Versione delle 13:34, 14 feb 2017

Collocazione del Downtown Eastside
Uno striscione su un edificio abbandonato di East Hastings

Il Downtown Eastside (abbreviato in DTES) è una quartiere di Vancouver, in Columbia Britannica (Canada). Pur essendo uno dei quartieri più antichi della città, e direttamente adiacente al centro (la vera e propria downtown), il Downtown Eastside è noto per il degrado urbano, il commercio di droga, la prostituzione, la povertà e la delinquenza e per la forte presenza di senzatetto e malati di mente. Allo stesso tempo, è anche caratterizzato da un forte senso della comunità e una importante storia di attivismo sociale.

All'inizio del XX secolo, il DTES era il centro economico, culturale e politico della città. Nel corso di diversi decenni, il centro si spostò gradualmente verso ovest, e il DTES si impoverì, pur mantenendo una certa stabilità sociale. Negli anni ottanta iniziò un rapido declino, alimentato da diversi fattori: l'afflusso ingente di droghe pesanti, la deospedalizzazione dei malati mentali, l'azione repressiva della polizia contro la prostituzione e il traffico di droga nei quartieri di downtown (che spinse tali attività verso il DTES), e la cessazione dei finanziamenti governativi per l'edilizia sociale. Questo decline conobbe un apice nel 1997, quando la diffusione di HIV e morti per overdose nel DTES raggiunse livelli tali da far dichiarare lo stato di emergenza sanitaria.

La popolazione del DTES è stimata fra le 6000 e le 8000 persone; rispetto ad altre zone della città, vi è una maggiore proporzione di maschi, di adulti che vivono soli, e di aborigeni canadesi.

Geografia

A seconda delle fonti, il DTES si considera costituito da un minimo di 10 a un massimo di 50 isolati[1] a est del financial district. Benché non vi siano indicazioni esatte dei confini del quartiere, la zona più nettamente associata al nome di DTES è costituita dagli isolati di Hastings Street e Cordova Street compresi fra Cambie Street e Jackson Avenue.[2] L'area in cui i problemi sociali e sanitari della zona sono più visibili ha il proprio centro all'incrocio di Hastings Street e Main Street, una zona a cui il Vancouver Sun si è riferito nel 2006 con l'espressione "i quattro isolati dell'inferno".

Storia

La zona oggi nota come DTES fa parte dei territori tradizionali dei popoli Squamish, Tsleil-Waututh e Musqueam. La colonizzazione europea dell'area cominciò alla metà del XIX secolo, e molti dei primi edifici furono distrutti nel grande incendio di Vancouver del 1886. Gli abitanti ricostruirono le proprie case sulle sponde del Burrard Inlet, fra Cambie Street e Carrall Street, ovvero nella zona oggi chiamata Gastown. Alla fine del secolo, il DTES era il centro della città, sede del municipio, del tribunale, delle banche, delle principali attività commerciali e della biblioteca pubblica. Nello stesso periodo cominciarono a formarsi le comunità giapponesi e cinesi di Japantown e Chinatown.

Nel periodo della grande depressione del Canada, centinaia di persone arrivarono a Vancouver in cerca di lavoro. Molti di loro in seguito rimpatriarono; rimasero soprattutto coloro che erano troppo vecchi o malati per affrontare il viaggio verso casa, e si insediarono in gran parte nel DTES. Il quartiere cambiò gradualmente connotazione, diventando più popolare; si diffusero allo stesso tempo alcolismo e prostituzione.[3]

Nel 1942, tutta la popolazione di origine giapponese (fra le 8000 e le 10000 persone) fu deportata in seguito alle misure restrittive messe in atto dal governo dopo l'ingresso del Canada nella Seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, solo pochi di questi tornarono a stabilirsi a Japantown. Dopo la fine della guerra, il centro della città continuò a spostarsi verso ovest, soprattutto dopo la chiusura della British Columbia Electric Railway, una linea tramviaria interurbana che aveva il proprio capolinea ad Hastings.[4] I teatri e gli esercizi commerciali si spostarono verso Granville Street e Robson Street, il turismo diminuì, gli alberghi chiusero o si trasformarono in abitazioni a basso costo. Già nel 1965 l'area era principalmente nota per la prostituzione e l'alta percentuale di poveri senza famiglia, alcolizzati, e disabili.[5]


Note

  1. ^ [1]
  2. ^ [2]
  3. ^ Douglas (2002), cap.1
  4. ^ [3]
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Campbell 2009, chapter 1