Basilica di San Pancrazio: differenze tra le versioni
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Nella Basilica ci sono le entrate a due [[catacomba|catacombe]]: la prima è quella della matrona [[Catacomba di San Pancrazio|Ottavilla]], che si occupò della sepoltura del giovane San Pancrazio, non accessibile al pubblico ma solamente agli studiosi di archeologia cristiana; la seconda è quella di [[Catacomba di San Pancrazio|San Pancrazio]], accessibile al pubblico. Queste catacombe, rispetto ad altre più famose, sono anguste e rendono l'idea delle difficoltà di vita dei cristiani, che qui venivano per rendere omaggio ai morti e nelle cappelle sotterranee a far dire messa nel giorno della ricorrenza della morte dei propri cari o di qualche martire. |
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La basilica fu eretta in parrocchia il 12 aprile [[1931]] con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Pastorale munus'' di [[papa Pio XI]]. Venne visitata da [[papa Giovanni Paolo II]] [[domenica]] 22 aprile [[1979]]. |
La basilica fu eretta in parrocchia il 12 aprile [[1931]] con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Pastorale munus'' di [[papa Pio XI]]. Venne visitata da [[papa Giovanni Paolo II]] [[domenica]] 22 aprile [[1979]]. |
Versione delle 19:05, 11 ott 2015
Basilica di San Pancrazio | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | File:Roma-Stemma.pngRoma |
Indirizzo | piazza San Pancrazio, 5A - Roma |
Coordinate | 41°53′05.78″N 12°27′14.29″E / 41.88494°N 12.45397°E |
Religione | Cristiana cattolica di rito romano |
Titolare | Pancrazio martire |
Diocesi | Diocesi di Roma |
Inizio costruzione | V secolo |
Sito web | www.sanpancrazio.org |
L'antica Basilica di San Pancrazio è una delle basiliche minori di Roma. Sorge sul Gianicolo, nel quartiere di Monte Verde presso il parco di villa Doria-Pamphili. È titolo cardinalizio, ed è affidata dal XVII secolo ai Carmelitani scalzi.
Storia
La basilica fu costruita per volere di papa Simmaco (498-514)[1] sul luogo dove venne sepolto il famoso giovane martire San Pancrazio, che subì il martirio a Roma all'età di circa 14 anni (12 maggio 304) durante il regno dell'imperatore Diocleziano, il quale promosse l'ultima, e durissima, persecuzione contro i cristiani nella quale persero la vita circa 15.000 cristiani. La rapida diffusione della fama di San Pancrazio fece sì che già alla metà del VI secolo, la vicina Porta Aurelia delle Mura Aureliane avesse cambiato il suo nome in Porta San Pancrazio[2]. Per assicurare alla basilica la regolarità dello svolgimento, al suo interno, delle funzioni religiose, papa Gregorio I volle che accanto ad essa fosse eretto un monastero, intitolato a San Vittore, affidato a monaci benedettini. Nella prima metà del VII secolo, durante il pontificato di papa Onorio I, la basilica venne completamente ricostruita affinché il sepolcro di San Pancrazio si trovasse esattamente sotto l'altar maggiore[3].
Gli affreschi della Tribuna sono attribuiti al pittore Antonio Tempesta.
Nella Basilica ci sono le entrate a due catacombe: la prima è quella della matrona Ottavilla, che si occupò della sepoltura del giovane San Pancrazio, non accessibile al pubblico ma solamente agli studiosi di archeologia cristiana; la seconda è quella di San Pancrazio, accessibile al pubblico. Queste catacombe, rispetto ad altre più famose, sono anguste e rendono l'idea delle difficoltà di vita dei cristiani, che qui venivano per rendere omaggio ai morti e nelle cappelle sotterranee a far dire messa nel giorno della ricorrenza della morte dei propri cari o di qualche martire.
La basilica fu eretta in parrocchia il 12 aprile 1931 con la bolla Pastorale munus di papa Pio XI. Venne visitata da papa Giovanni Paolo II domenica 22 aprile 1979.
Note
- ^ Liber Pontificalis I, 262: «Eodem tempore fecit basilicam S. Pancratii, ubi et fecit arcum argenteum, qui pensat libras quindecim, fecit autem in eodem loco balneum». (In quel tempo fece la basilica di San Pancrazio, nella quale fece anche un arco d'argento, del peso di 15 libbre e, nello stesso luogo, fece anche un bagno).
- ^ Procopio di Cesarea, De bello gothico 1,18,35; 19,4; 23,1; 28,19.
- ^ Liber Pontificalis I, 324.
Voci correlate
Altri progetti
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Bibliografia
- Antonio Nibby, San Pancrazio in Itinerario di Roma, e delle sue vicinanze, Roma 1847, pagg. 513-515.
Collegamenti esterni
- Oratorio San Pancrazio Oratorio San Pancrazio - Roma
- Parrocchia San Pancrazio San Pan Crazio
- Scheda del Vicariato
- (LA) Bolla Pastorale munus, AAS 23 (1931), p. 426
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