Notazione di Leibniz: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
GrouchoBot (discussione | contributi)
Addbot (discussione | contributi)
m migrazione di 11 interwiki links su Wikidata - d:q1069516
Riga 37: Riga 37:
[[Categoria:Notazioni matematiche]]
[[Categoria:Notazioni matematiche]]
[[Categoria:Calcolo differenziale]]
[[Categoria:Calcolo differenziale]]

[[ca:Notació de Leibniz]]
[[en:Leibniz's notation]]
[[es:Notación de Leibniz]]
[[eu:Leibnizen notazio]]
[[fr:Notation de Leibniz]]
[[hu:Leibniz-féle jelölés]]
[[id:Notasi Leibniz]]
[[is:Leibniz-rithátturinn]]
[[ja:ライプニッツの記法]]
[[pt:Notação de Leibniz]]
[[ta:லைப்னிட்சின் குறியீடு]]

Versione delle 13:56, 2 mar 2013

La notazione di Leibniz per la derivata totale è:

o anche

Cenni storici

Questa è la più antica notazione di derivata tuttora in uso e fu introdotta da Leibniz tra il 1675 e il 1676; e sono i simboli usati da Leibniz per gli infinitesimi che egli aveva posto alla base del calcolo che fu per questo detto infinitesimale. In un primo tempo aveva indicato l'infinitesimo con ma poi optò per (leggi deics).

Nel XIX secolo gli infinitesimi furono banditi dall'analisi matematica, in seguito alla riformulazione di Augustin Cauchy e Karl Weierstrass basata sul concetto di limite; la notazione di Leibniz avrebbe dovuto di conseguenza essere abbandonata, e in effetti oggi è molto diffusa la meno ingombrante notazione di Lagrange; nonostante questo i simboli , e consimili sono rimasti in uso con il nuovo nome di differenziali sia in matematica sia in fisica.

Con la rifondazione dell'analisi operata da Abraham Robinson, tra il 1960 e il 1966, con il nome di analisi non standard, basata appunto sul ritorno degli infinitesimi, ci si poteva aspettare un rilancio della notazione di Leibniz, ma così non è stato; nei testi di analisi non standard vengono usati di preferenza simboli nuovi (p.es. ε e η per gli infinitesimi) o ancora quello di Lagrange.

Notazione per le derivate successive

, , ... .

Per le derivate successive la notazione di Leibniz prevede l'uso di un esponente per la al numeratore e per la al denominatore.

Voci correlate

Bibliografia


  Portale Matematica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di matematica