Gli fumavano le Colt... lo chiamavano Camposanto: differenze tra le versioni

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Mentre il signor MacIntier racconta la storia ai suoi figli, sulla collinetta sovrastante, lo stesso straniero vestito di nero che era intervenuto in paese li osserva. Quando i MacIntier se ne vanno, scende nel cimitero e, triste, si inginocchia alla tomba della moglie e dei due figli.
Mentre il signor MacIntier racconta la storia ai suoi figli, sulla collinetta sovrastante, lo stesso straniero vestito di nero che era intervenuto in paese li osserva. Quando i MacIntier se ne vanno, scende nel cimitero e, triste, si inginocchia alla tomba della moglie e dei due figli.
Quella sera, durante la cena, alla casa dei MacIntier arriva un esattore. John e George chiedono spiegazione, e l'esattore spiega che lui è venuto solamente per ricevere i soldi in cambio della "promessa" che i banditi non toccheranno la loro proprietà. John però perde il controllo e picchia l'esattore, che viene buttato fuori dalla casa. Il signor MacIntier allora prende una decisione: la sua famiglia tornerà a battersi.
Quella sera, durante la cena, alla casa dei MacIntier arriva un esattore. John e George chiedono spiegazione, e l'esattore spiega che lui è venuto solamente per ricevere i soldi in cambio della "promessa" che i banditi non toccheranno la loro proprietà. John però perde il controllo e picchia l'esattore, che viene buttato fuori dalla casa. Il signor MacIntier allora prende una decisione: la sua famiglia tornerà a battersi.
Il giorno seguente i fratelli vanno al ranch Island per chiedere a Toland, un amico del padre, di aiutarli a ripoortare l'ordine in città senza l'uso delle armi, ma vengono mandati via poiché, secondo Toland, l'unica legge è quella della pistola.
Il giorno seguente i fratelli vanno al ranch Island per chiedere a Toland, un amico del padre, di aiutarli a riportare l'ordine in città senza l'uso delle armi, ma vengono mandati via poiché, secondo Toland, l'unica legge è quella della pistola.
Assieme a Pedro e a Cico, i fratelli MacIntier chiedono auto agli altri abitanti del paese, ma questi, per paura, dicono di non sapere niente.
Assieme a Pedro e a Cico, i fratelli MacIntier chiedono auto agli altri abitanti del paese, ma questi, per paura, dicono di non sapere niente.
Mentre stanno facendo un bagno nel fiume, i quattro vengono sorpresi dall'esattore e da altri tre banditi, che li fanno uscire dall'acqua per tartassarli di proiettili. In quel momento, però, passa di lì, a cavallo, lo straniero vestito di nero, e il taglieggiatore, per essere sicuro di non avere testimoni, lo fa disarmare e lo mette assieme agli altri quattro. Sembra che i banditi stiano per ucciderli tutti, ma lo straniero estrae una mini-pistola Deringer dalla manica e riesce a fulminarli in tempo. Poi se ne va, consigliando a John e a George di armarsi, se non vogliono morire.
Mentre stanno facendo un bagno nel fiume, i quattro vengono sorpresi dall'esattore e da altri tre banditi, che li fanno uscire dall'acqua per tartassarli di proiettili. In quel momento, però, passa di lì, a cavallo, lo straniero vestito di nero, e il taglieggiatore, per essere sicuro di non avere testimoni, lo fa disarmare e lo mette assieme agli altri quattro. Sembra che i banditi stiano per ucciderli tutti, ma lo straniero estrae una mini-pistola Deringer dalla manica e riesce a fulminarli in tempo. Poi se ne va, consigliando a John e a George di armarsi, se non vogliono morire.
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Mentre Pedro, Cico, George e John stanno andando da un famigliare di Pedro per ricevere alcune informazioni sui banditi, un gruppo di sicari li aspetta, pronto ad ucciderli. Ma dall'alto di un albero, lo Straniero li liquida prima che possano nuocere. I giovani lo ringraziano, ma gli chiedono di aiutarli, dato che non sanno niente in fatto di armi. Lo Straniero accetta, a patto che nessuno lo venga a sapere. Così in segna ai quattro le regole basilari sui duelli e gli scontri a fuoco.
Mentre Pedro, Cico, George e John stanno andando da un famigliare di Pedro per ricevere alcune informazioni sui banditi, un gruppo di sicari li aspetta, pronto ad ucciderli. Ma dall'alto di un albero, lo Straniero li liquida prima che possano nuocere. I giovani lo ringraziano, ma gli chiedono di aiutarli, dato che non sanno niente in fatto di armi. Lo Straniero accetta, a patto che nessuno lo venga a sapere. Così in segna ai quattro le regole basilari sui duelli e gli scontri a fuoco.
Lo stesso giorno in città, arriva un terzo straniero, un messicano, che si dirige al negozio d'armi. Lo Straniero sa di chi si tratta: è un sicario come lui, Cobra Ramirez. Mentre parla amichevolmente con lui, lo Straniero convince Cobra che il Duca abbia fatto lo spiritoso parlando di lui. Cobra allora, raggiunge il Duca per sfidarlo, ma questi non ne vuole sapere. Poi, il messicano spara al bicchiere ripeghevole del Duca, convincendolo quindi a duellare. I due si mettono davanti al negozio del becchino, decidendo di sparare quando Cobra avrà contato fino a tre. Il messicano sembra deciso, ma il Duca è più veloce: lo imbotte di piombo e lo fa cadere proprio in una delle bare che il becchino ha lasciato esposte fuori dalle pompe funebri.
Lo stesso giorno in città, arriva un terzo straniero, un messicano, che si dirige al negozio d'armi. Lo Straniero sa di chi si tratta: è un sicario come lui, Cobra Ramirez. Mentre parla amichevolmente con lui, lo Straniero convince Cobra che il Duca abbia fatto lo spiritoso parlando di lui. Cobra allora, raggiunge il Duca per sfidarlo, ma questi non ne vuole sapere. Poi, il messicano spara al bicchiere ripeghevole del Duca, convincendolo quindi a duellare. I due si mettono davanti al negozio del becchino, decidendo di sparare quando Cobra avrà contato fino a tre. Il messicano sembra deciso, ma il Duca è più veloce: lo imbotte di piombo e lo fa cadere proprio in una delle bare che il becchino ha lasciato esposte fuori dalle pompe funebri.
Tornando alla sua stanza, all'hotel, lo straniero viene disarmato e catturato da alcuni banditi. Questi lo portano fin dal loro capo che, con il volto coperto, lo attende assieme al Duca. Il capo dei banditi gli offre di uccidere i MacIntier in cambio di una grossa somma. Lo straniero inizialmente rifiuta, ma poi confessa che l'idea lo alletta. Il Duca capisce le intenzioni dello Straniero, e così se ne va. Lo straniero infatti, vuole solo vedere in faccia il capo dei banditi, ma quando questi sta per levarsi il fazzoletto che gli copre la faccia, arrivano Cico, Pedro e i fratelli MacIntier, che uccidono la maggior parte dei banditi. Il loro capo, purtroppo, fugge via.}}
Tornando alla sua stanza, all'hotel, lo straniero viene disarmato e catturato da alcuni banditi. Questi lo portano fin dal loro capo che, con il volto coperto, lo attende assieme al Duca. Il capo dei banditi gli offre di uccidere i MacIntier in cambio di una grossa somma. Lo straniero inizialmente rifiuta, ma poi confessa che l'idea lo alletta. Il Duca capisce le intenzioni dello Straniero, e così se ne va. Lo straniero infatti, vuole solo vedere in faccia il capo dei banditi, ma quando questi sta per levarsi il fazzoletto che gli copre la faccia, arrivano Cico, Pedro e i fratelli MacIntier, che uccidono la maggior parte dei banditi. Il loro capo, purtroppo, fugge via.
All'hotel, quella sera, altri sicari sono pronti ad uccidere lo Straniero, ma quando questi arriva, viene avvertito dal Duca, e e riesce così a freddare i nemici.
La mattina seguente, il Duca va dallo Straniero salutandolo con il nome che gli hanno dato in paese: "Camposanto". Poi gli chiede di andare via dalla citta}}


== Collegamenti esterni ==
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Versione delle 22:16, 24 ott 2012

{{{titolo italiano}}}
Paese di produzioneItalia
Durata94 min
Rapporto2,35:1
Generewestern, commedia
RegiaGiuliano Carnimeo
SceneggiaturaEnzo Barboni
FotografiaStelvio Massi
MontaggioOrnella Micheli
MusicheBruno Nicolai
ScenografiaCarlo Leva
Interpreti e personaggi

Gli fumavano le Colt... lo chiamavano Camposanto è un film del 1971 diretto da Giuliano Carnimeo.

Trama

Una diligenza sfreccia nel deserto. A bordo si trovano i fratelli MacIntier, John e George, che tornano a casa dal padre ad Arling dopo esser vissuti per quindici anni a Boston, come ultimo desiderio della defunta madre. Sulla diligenza, un becchino li informa che ad Arling serpeggia il cosiddetto "morbo di Colt": infatti, ogni abitante porta con sé una pistola. Arrivati n città, George viene buttato a terra da un pistolero; John allora invita il signore ad una scazzottata, ma l'altro risponde che, se il giovane vuole sfidarlo, sarà con la pistola. Ma tra di loro, ad un tratto, si para un misterioso individuo vestito di nero, che senza curarsi dei due, sella il proprio cavallo. Lo sconosciuto sta per andarsene, quando l'altro pistolero lo sfida a duello, per aver interrotto il litigio con il ragazzo. L'uomo in nero prepara la pistola e sembra che stia per iniziare una sparatoria, ma invece, questi si avvicina all'avversario e lo stende con un colpo alla testa. Poi se ne va. Intanto i fratelli MacIntier ricevono il benvenuto in paese da Pedro e Cico, i due peones del signor MacIntier, loro padre e allevatore. Arrivati alla casa del signor MacIntier, i due ragazzi vanno alla tomba della madre, per portarvi dei fiori, ma il padre gli chiede di metterne alcuni anche sulla tomba vicina. Quando John gli domanda chi fossero quelli sepolti lì, il padre risponde che si trattava di una famiglia di coloni, che anni prima venne attaccata dai banditi. La madre e i due figli furono trucidati, il padre rimase ferito. Il signor MacIntier e sua moglie lo trovarono e lo curarono, e lui poco dopo se ne andò. Secondo le voci che circolavano, quell'uomo aveva perso ogni fede ed era divenuto freddo e distaccato, ed ultimamente la sua pistola si era fatta sentire sempre più spesso da quelle parti. Mentre il signor MacIntier racconta la storia ai suoi figli, sulla collinetta sovrastante, lo stesso straniero vestito di nero che era intervenuto in paese li osserva. Quando i MacIntier se ne vanno, scende nel cimitero e, triste, si inginocchia alla tomba della moglie e dei due figli. Quella sera, durante la cena, alla casa dei MacIntier arriva un esattore. John e George chiedono spiegazione, e l'esattore spiega che lui è venuto solamente per ricevere i soldi in cambio della "promessa" che i banditi non toccheranno la loro proprietà. John però perde il controllo e picchia l'esattore, che viene buttato fuori dalla casa. Il signor MacIntier allora prende una decisione: la sua famiglia tornerà a battersi. Il giorno seguente i fratelli vanno al ranch Island per chiedere a Toland, un amico del padre, di aiutarli a riportare l'ordine in città senza l'uso delle armi, ma vengono mandati via poiché, secondo Toland, l'unica legge è quella della pistola. Assieme a Pedro e a Cico, i fratelli MacIntier chiedono auto agli altri abitanti del paese, ma questi, per paura, dicono di non sapere niente. Mentre stanno facendo un bagno nel fiume, i quattro vengono sorpresi dall'esattore e da altri tre banditi, che li fanno uscire dall'acqua per tartassarli di proiettili. In quel momento, però, passa di lì, a cavallo, lo straniero vestito di nero, e il taglieggiatore, per essere sicuro di non avere testimoni, lo fa disarmare e lo mette assieme agli altri quattro. Sembra che i banditi stiano per ucciderli tutti, ma lo straniero estrae una mini-pistola Deringer dalla manica e riesce a fulminarli in tempo. Poi se ne va, consigliando a John e a George di armarsi, se non vogliono morire. All'hotel della città, intanto, giunge un altro uomo misterioso; dopo aver ordinato del whisky, estrae dalla tasca un bicchiere ripieghevole e racconta al barista che si tratta dell'unico ricordo che ha di suo padre, una specie di conte. Mentre beve, quattro vaccari entrano in cerca di un tavolo libero per giocare a poker e quando chiedono al nuovo sconosciuto se possono sedersi al suo tavolo, questi rifiuta con messaggi inequivocabili. Allora i quattro preparano le pistole, e lo straniero è costretto ad alzarsi, con il bicchiere speciale in mano. Quando lo chiude, spara alla mano del primo, poi spara alle fondine degli altri e fa cadere le loro pistole a terra. I quattro, quindi, se ne vanno. Quando lo sconosciuto si appoggia al bancone, vede entrare il misterioso personaggio in nero, e lo saluta con il nome di "Straniero". Questi a sua vola ricambia chiamandolo "Duca". Appoggiati al bancone, ognuno dei due chiede all'altro di andarsene dalla città, poiché, essendo entrambi sicari, è da regolamento non essere mai in due nella stessa città. Purtroppo, entrambi anno dei lavori da svolgere ad Arling, quindi non c'è niente da fare. Il giorno dopo, i fratelli MacIntier si comprano finalmente delle armi. Quando però entrano all'hotel per una birra, il Duca li sta aspettando, evidentemente per liquidarli. Ma lo Straniero interviene e lo ferma, dicendogli che uccidere due bambocci non farebbe certo bene alla sua reputazione. Comunque il Duca non rinuncia. Mentre Pedro, Cico, George e John stanno andando da un famigliare di Pedro per ricevere alcune informazioni sui banditi, un gruppo di sicari li aspetta, pronto ad ucciderli. Ma dall'alto di un albero, lo Straniero li liquida prima che possano nuocere. I giovani lo ringraziano, ma gli chiedono di aiutarli, dato che non sanno niente in fatto di armi. Lo Straniero accetta, a patto che nessuno lo venga a sapere. Così in segna ai quattro le regole basilari sui duelli e gli scontri a fuoco. Lo stesso giorno in città, arriva un terzo straniero, un messicano, che si dirige al negozio d'armi. Lo Straniero sa di chi si tratta: è un sicario come lui, Cobra Ramirez. Mentre parla amichevolmente con lui, lo Straniero convince Cobra che il Duca abbia fatto lo spiritoso parlando di lui. Cobra allora, raggiunge il Duca per sfidarlo, ma questi non ne vuole sapere. Poi, il messicano spara al bicchiere ripeghevole del Duca, convincendolo quindi a duellare. I due si mettono davanti al negozio del becchino, decidendo di sparare quando Cobra avrà contato fino a tre. Il messicano sembra deciso, ma il Duca è più veloce: lo imbotte di piombo e lo fa cadere proprio in una delle bare che il becchino ha lasciato esposte fuori dalle pompe funebri. Tornando alla sua stanza, all'hotel, lo straniero viene disarmato e catturato da alcuni banditi. Questi lo portano fin dal loro capo che, con il volto coperto, lo attende assieme al Duca. Il capo dei banditi gli offre di uccidere i MacIntier in cambio di una grossa somma. Lo straniero inizialmente rifiuta, ma poi confessa che l'idea lo alletta. Il Duca capisce le intenzioni dello Straniero, e così se ne va. Lo straniero infatti, vuole solo vedere in faccia il capo dei banditi, ma quando questi sta per levarsi il fazzoletto che gli copre la faccia, arrivano Cico, Pedro e i fratelli MacIntier, che uccidono la maggior parte dei banditi. Il loro capo, purtroppo, fugge via. All'hotel, quella sera, altri sicari sono pronti ad uccidere lo Straniero, ma quando questi arriva, viene avvertito dal Duca, e e riesce così a freddare i nemici. La mattina seguente, il Duca va dallo Straniero salutandolo con il nome che gli hanno dato in paese: "Camposanto". Poi gli chiede di andare via dalla citta}}

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