Paradosso francese: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 44096731 di 151.56.133.22 (discussione) Vandalismo.
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
{{Organizzare|A leggere tutta la voce sembra di capire che la differente mortalità venne attribuita a diversi abitudini in fatto di bevande, ma il tutto e' confuso, più tendente a discutere gli errori delle conclusioni tratte dalla analisi statistica, senza prima descrivere e far capire esattamente in cosa consistette l'analisi e quali furono le sue conclusioni (neppure e' esplicitato se nel SudOvest della Francia la mortalità sia superiore o inferiore rispetto al resto della Francia [si intravvede tra le righe che si dovrebbe supporre inferiore], si afferma semplicemente che divergono, per poi passare a tutta la Francia [unificata] rispetto agli USA)|dietetica}}
{{Organizzare|A leggere tutta la voce sembra di capire che la differente mortalità venne attribuita a diversi abitudini in fatto di bevande, ma il tutto e' confuso, più tendente a discutere gli errori delle conclusioni tratte dalla analisi statistica, senza prima descrivere e far capire esattamente in cosa consistette l'analisi e quali furono le sue conclusioni (neppure e' esplicitato se nel SudOvest della Francia la mortalità sia superiore o inferiore rispetto al resto della Francia [si intravvede tra le righe che si dovrebbe supporre inferiore], si afferma semplicemente che divergono, per poi passare a tutta la Francia [unificata] rispetto agli USA)|dietetica}}
[[File:Crop carmenere close up.JPG|thumb|300px|Un calice di vino. Il consumo di vino rosso è da molti considerato una delle cause del ''paradosso francese'']]
[[File:Crop carmenere close up.JPG|thumb|300px|Un calice di vino. Il consumo di vino rosso è da molti considerato una delle cause del ''paradosso francese'']]
Il concetto di '''paradosso francese''', molto in voga nella letteratura anglosassone del [[XX secolo]], descrive la divergenza dei tassi di mortalità tra la popolazione francese del SudOvest e il resto della Francia. Per grossolano ingigantimento, si utilizza anche per contrapporre l'intera popolazione francese all'intero mondo anglosassone.
Il concetto di '''paradosso francese''', molto in voga nella letteratura anglosassone del [[XX secolo]], descrive la (presunta) divergenza dei tassi di mortalità tra la popolazione francese del SudOvest e il resto della Francia (al Sud era più basso che al Nord). Per grossolano ingigantimento, si utilizza anche per contrapporre l'intera popolazione francese all'intero mondo anglosassone.


Già in voga agli inizi del '900, questo termine fu collegato all'uso di vino nel [[1869]] ne ''La Lettre'' dell'Office international de la vigne et du vin. Nel [[1989]] il termine ''The French Paradox Antioxidants'' debutta grazie a tale George Riley Kernodle. Nel [[1992]] Serge Renaud, un professore dell'Università di [[Bordeaux]], dal confronto tra popolazione americana e francese, osserva come la seconda abbia un'incidenza relativamente bassa di [[coronaropatia|disturbi alle coronarie]], sebbene faccia una dieta ricca di [[Acidi grassi saturi|grassi saturi]].
Già in voga agli inizi del '900, questo termine fu collegato all'uso di vino nel [[1869]] ne ''La Lettre'' dell'Office international de la vigne et du vin. Nel [[1989]] il termine ''The French Paradox Antioxidants'' debutta grazie a tale George Riley Kernodle. Nel [[1992]] Serge Renaud, un professore dell'Università di [[Bordeaux]], dal confronto tra popolazione americana e francese, osserva come la seconda abbia un'incidenza relativamente bassa di [[coronaropatia|disturbi alle coronarie]], sebbene faccia una dieta ricca di [[Acidi grassi saturi|grassi saturi]].

Versione delle 22:27, 13 ott 2011

Un calice di vino. Il consumo di vino rosso è da molti considerato una delle cause del paradosso francese

Il concetto di paradosso francese, molto in voga nella letteratura anglosassone del XX secolo, descrive la (presunta) divergenza dei tassi di mortalità tra la popolazione francese del SudOvest e il resto della Francia (al Sud era più basso che al Nord). Per grossolano ingigantimento, si utilizza anche per contrapporre l'intera popolazione francese all'intero mondo anglosassone.

Già in voga agli inizi del '900, questo termine fu collegato all'uso di vino nel 1869 ne La Lettre dell'Office international de la vigne et du vin. Nel 1989 il termine The French Paradox Antioxidants debutta grazie a tale George Riley Kernodle. Nel 1992 Serge Renaud, un professore dell'Università di Bordeaux, dal confronto tra popolazione americana e francese, osserva come la seconda abbia un'incidenza relativamente bassa di disturbi alle coronarie, sebbene faccia una dieta ricca di grassi saturi.

Sebbene abbia avuto molta fortuna in passato, tanto che ancora oggi viene utilizzato acriticamente da alcuni mass media, tale concetto è il risultato di un impianto teorico scorretto, fondato sulla suggestibilità e non sulla significatività.

  • Per quanto riguarda il primo termine, "paradosso", l'apparente incongruenza si basa sul fatto di considerare dieteticamente comparabili due popolazioni che evidentemente non lo sono. In particolare, non viene considerato l'intero panorama del modus vivendi e dell'alimentazione (ci si concentra invece solo sull'uso moderato del vino a pasto, mentre uno studio molto più ampio e soddisfacente è il LYON[1]). Inoltre, l'associare bassa mortalità al consumo di vino è solo l'affermazione di una correlazione statistica, dalla quale non è possibile inferire direttamente un rapporto di causa-effetto.
  • Per quanto riguarda il secondo elemento, "francese", l'errore è più evidente. Il tasso di mortalità per malattie coronariche è omogeneo in tutta l'Europa (come si evince dallo studio MONICA, Multinational MONItoring of trends and determinants in CArdiovascular disease, del 1999), decrescendo gradualmente dal nord al sud del continente, in modo tale che non vi è differenza statisticamente significativa tra Belgio e nord della Francia, per esempio, né tra nord e sud della Francia, né tra sud della Francia e Spagna o Italia. Vi è invece una differenza statisticamente significativa tra le popolazioni del nord e del sud Europa.

La correlazione tra bassa mortalità per malattie coronariche e consumo di vino è stata avanzata per la prima volta nel 1979[2] e il concetto del paradosso francese è stato formulato nel 1980 da alcuni epidemiologi francesi.[3] A partire da questa prima ipotesi numerose ricerche sono state effettuate per dimostrare quali fattori potessero avere un effetto protettivo. Alcuni studi si sono concentrati sull'effetto dell'alcool, e sono arrivati alla conclusione che un consumo moderato di vino (<40 g/die di etanolo, ca. tre bicchieri) limiti l'incidenza di tali malattie, probabilmente per un effetto sul colesterolo HDL e sulla fluidità del sangue.[4] Tuttavia l'alcool non basta di per sé a spiegare il fenomeno, infatti alcuni dati hanno mostrato che il vino è più efficace di altre bevande alcoliche nella riduzione dell'incidenza di queste malattie.[5]

Secondo alcune ipotesi, la ragione di tale proprietà deriverebbe dai polifenoli di cui il vino è ricco, in particolare il resveratrolo.[6] Queste sostanze sono altamente antiossidanti, e questa proprietà è alla base delle loro riconosciute azioni preventive di diverse malattie.[7] Tuttavia non è possibile dimostrare che le proprietà biologiche mostrate in vitro siano riproducibili in vivo,[8] considerando che per assumere adeguate quantità di polifenoli il consumo di vino dovrebbe essere ben più elevato che due-tre bicchieri al giorno, ma in questo caso l'organismo sarebbe esposto agli effetti negativi dell'alcol.

Tra le altre ipotesi esplorate, uno studio ha portato l'attenzione su un'altra proprietà del vino, non correlata con i polifenoli: esso sarebbe in grado, anche a bassi dosaggi, di inibire la sintesi del peptide endotelina (endothelin-1), che è un vasocostrittore correlato alle malattie cardiovascolari ed alla aterosclerosi.[9]

In ogni caso le ricerche disponibili ad oggi non hanno dimostrato in modo conclusivo l'esistenza effettiva di un rapporto causa-effetto tra il consumo di vino e la prevenzione di malattie cardiovascolari. Sono state formulate anche altre ipotesi, tra cui il fatto che nelle regioni francesi in cui la mortalità da malattie cardiovascolari è minore si osserva un più alto consumo di vegetali particolarmente ricchi di folato.[10]

Note

  1. ^ Studio LYON dell'AHA
  2. ^ (EN) St Leger AS, Cochrane AL, Moore F. (1979) Factors associated with cardiac mortality in developed countries with particular reference to the consumption of wine. Lancet, 1:1017–20.
  3. ^ Richard JL, Cambien F, Ducimetière P. (1981) Epidemiologic characteristics of coronary disease in France. Nouv Presse Med ;10:1111–4.
  4. ^ (EN) Gaziano JM, Buring JE, Breslow JL, Goldhaber SZ, Rosner B, van den Burgh M, Willet W & Hennekens CH (1993) Moderate alcohol intake, increased levels of high-density lipoprotein and its subfractions, and decreased risk of myocardial infarction N. Eng .J. Med., 329: 1829-34
  5. ^ Gronbaek M, Becker U, Johansen D, et al. 2000 Type of alcohol consumed and mortality from all causes, coronary heart disease, and cancer. Ann Intern Med 133:411–9.
  6. ^ (EN) Labinskyy N, Csiszar A et alii, Vascular dysfunction in aging: potential effects of resveratrol, an anti-inflammatory phytoestrogen Curr Med Chem. 2006;13(9):989-96, PMID 16611080
  7. ^ Scalbert A, Manach C, Morand C, Remesy C, Jimenez L. 2005 Dietary polyphenols and the prevention of diseases. Crit Rev Food Sci Nutr. 45(4):287-306.
  8. ^ (EN) Goldberg DM, Yan J, Soleas GJ. 2003 Absorption of three wine-related polyphenols in three different matrices by healthy subjects. Clin Biochem. 36(1):79-87, PMID 12554065
  9. ^ (EN) Endothelin-1 synthesis reduced by red wine Nature (vol. 414, pagg. 863-4, 20-27 dicembre 2001)
  10. ^ Parodi PW. 1997 The French paradox unmasked: the role of folate.Med Hypotheses. 9(4):313-8. PMID: 9352501

Voci correlate