Firmware: differenze tra le versioni

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Il '''firmware''' è un [[Programma (informatica)|programma]], inteso come sequenza di istruzioni, integrato direttamente in un componente [[elettronica|elettronico]] nel senso più vasto del termine ([[circuito integrato|integrati]], [[Scheda madre|schede elettroniche]], [[periferiche]]). Lo scopo del programma è quello di ''avviare'' il componente stesso e consentirgli di interagire con altri componenti tramite l'implementazione di [[protocollo di comunicazione|protocolli di comunicazione]] o [[interfaccia|interfacce]] di programmazione.
Il '''firmware''' è un [[Programma (informatica)|programma]], inteso come sequenza di istruzioni, integrato direttamente in un componente [[elettronica|elettronico]] nel senso più vasto del termine ([[circuito integrato|integrati]], [[Scheda madre|schede elettroniche]], [[periferiche]]). Lo scopo del programma è quello di ''avviare'' il componente stesso e consentirgli di interagire con altri componenti tramite l'implementazione di [[protocollo di comunicazione|protocolli di comunicazione]] o [[interfaccia (informatica)|interfacce]] di programmazione.


Il termine deriva dall'unione di "firm" (stabile) e "ware" (componente), indica che il programma non è immediatamente modificabile dall'utente finale, ovvero risiede stabilmente nell'hardware integrato in esso, e che si tratta del punto di incontro fra componenti logiche e fisiche, ossia fra [[hardware]] e [[software]].
Il termine deriva dall'unione di "firm" (stabile) e "ware" (componente), indica che il programma non è immediatamente modificabile dall'utente finale, ovvero risiede stabilmente nell'hardware integrato in esso, e che si tratta del punto di incontro fra componenti logiche e fisiche, ossia fra [[hardware]] e [[software]].

Versione delle 19:29, 4 giu 2011

Il firmware è un programma, inteso come sequenza di istruzioni, integrato direttamente in un componente elettronico nel senso più vasto del termine (integrati, schede elettroniche, periferiche). Lo scopo del programma è quello di avviare il componente stesso e consentirgli di interagire con altri componenti tramite l'implementazione di protocolli di comunicazione o interfacce di programmazione.

Il termine deriva dall'unione di "firm" (stabile) e "ware" (componente), indica che il programma non è immediatamente modificabile dall'utente finale, ovvero risiede stabilmente nell'hardware integrato in esso, e che si tratta del punto di incontro fra componenti logiche e fisiche, ossia fra hardware e software.

Quando si parla di firmware per una scheda elettronica (come una scheda di espansione per computer) questo generalmente trova posto all'interno di una memoria ROM o flash. Quando invece il firmware è integrato all'interno di un processore (come ad esempio il Pentium 4) in italiano viene detto anche microcodice.

Il firmware forse più conosciuto in ambito informatico (anche ai non addetti ai lavori) è quello della scheda madre, chiamato comunemente BIOS e responsabile del corretto avvio del computer, ma quasi sempre sono dotati di proprio firmware anche i singoli componenti di un computer, come dischi fissi, lettori o masterizzatori di CD e DVD, schede di espansione in genere.

Sono spesso firmware i software di funzionamento dei sistemi embedded.

Firmware negli apparati per reti di calcolatori

In alcuni apparati che realizzano le reti di calcolatori, come router e molti switch di fascia media e alta, la parola firmware ha un significato più ampio: indica il vero e proprio sistema operativo dell'apparato, che ne gestisce tutte le funzioni, possiede un'interfaccia utente spesso non banale (accessibile via porta seriale, o via rete con i protocolli SNMP, telnet, SSH, HTTP, TFTP o anche FTP per il trasferimento di file di configurazione o nuove versioni del fimware), permette di monitorare ed intervenire sul funzionamento dell'apparato e di modificarne la configurazione.

Data la complessità delle funzioni realizzate dal firmware in questi casi, gli aggiornamenti per aggiungere funzionalità o per correggere bug possono essere frequenti.

Anche in questi casi, il firmware è memorizzato su una memoria non volatile ROM o EEPROM.

Spesso esiste un altro componente software più semplice e di livello più basso, che si occupa delle funzioni minimali necessarie a gestire la memoria non volatile e a caricare il firmware, denominato bootloader.

Altre tecnologie di firmware

Sun Microsystems è la responsabile dello sviluppo di una nuova tecnologia, ovvero quella dell'Open Firmware, atta a sviluppare Firmware indipendenti dal sistema operativo con cui si sta operando.

Voci correlate

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