Wikipedia:Utenti problematici/Francescorussig: differenze tra le versioni

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::il problema delle categorie si risolve non facendole, e della scrittura usando prudenza. la differenza tra lui e un troll sarebbe nel fatto che lui può tornare (o cercar di tornare) indietro, ma se non interviene qui rapidamente, il mio discorso non posso sostenerlo più ----'''[[Utente:Anitadue|<span style="color:#00008b">Anitadue</span>]]'''''[[Discussioni Utente:Anitadue|<span style="color:#4169e1"><small>brocche rotte!</small></span>]]'' 17:34, 27 feb 2011 (CET)
::il problema delle categorie si risolve non facendole, e della scrittura usando prudenza. la differenza tra lui e un troll sarebbe nel fatto che lui può tornare (o cercar di tornare) indietro, ma se non interviene qui rapidamente, il mio discorso non posso sostenerlo più ----'''[[Utente:Anitadue|<span style="color:#00008b">Anitadue</span>]]'''''[[Discussioni Utente:Anitadue|<span style="color:#4169e1"><small>brocche rotte!</small></span>]]'' 17:34, 27 feb 2011 (CET)
:@Pequod era per dire che ha creato categorie basate su parole di cui non si trova traccia, mentre se voleva fare distinzioni forbite, poteva farlo basandosi su parole che almeno esistono sicuramente. --[[Utente:IndyJr|IndyJr]] <small>([[Discussioni_utente:IndyJr|''Tracce nella foresta'']])</small> 19:06, 27 feb 2011 (CET)
:@Pequod era per dire che ha creato categorie basate su parole di cui non si trova traccia, mentre se voleva fare distinzioni forbite, poteva farlo basandosi su parole che almeno esistono sicuramente. --[[Utente:IndyJr|IndyJr]] <small>([[Discussioni_utente:IndyJr|''Tracce nella foresta'']])</small> 19:06, 27 feb 2011 (CET)

::Quanto segue è ciò che, ovviamente, presento, penso vi saranno vari errori sia di punteggiatura che grammaticali...ma, come anche presente al termine del testo, se stessi tutto il tempo a scrivere rileggere e correggere finirei per non mangiare, riposare, leggere, scrivere e altro. Quindi ecco:
::::Ahh il processo è iniziato ma almeno in tal caso la causa è data, creata, formulata e mi vien presentata e denoto anche che l'ecclèsia inquisitori formatasi in più casi demanda responso quasi ripudio, apostasia, da quanto da me attuato, reso presente, presenza, nel presentarsi della presenza stessa. Ma di fatti non ammetterò mai d'esser errore, sbaglio, se non dopo l'esser a me presente cosa lo sbaglio e l'error per me sia, e se esso di fatti sia, e cosa tale lo faccia categorizzare, definire, anche in senso assoluto... sempre se ciò sia di fatti possibile. Ordunque rispetto all'italiano e alle neolingue ottantaquattresche la cosa come possibilità la penso eccome, dato che non posso far a meno di non pensare che all'autodefinitosi, o definito, "linguisticamente" "essere umano" non sia gli si sia mai presentata l'idea della disciplinazione, "programmazione" tramite insegnamento, trasmutazione, di esseri a se presenti. E che la sua conoscenza del linguaggio in rapporto all'essere di cui esso è proprio, e del rapporto di tale esser con quanto gli si rende presente(potrei presentare l'essere, la presenza, a cui lui, e con lui, coè è copresenza), e non sia mai stata tale per attuare tale programmazione, insegnamento, disciplinazione, attuando e per attuare, almeno tentando di farlo, una determinata organizzazione dell'essere, della presenza e del suo presentarsi... penso basterebbe pensare a testi come il menone, o l'organon aristotelico e/o lo schiavismo e la categorizzazione di tali presenze come strumenti, probabilmente se non erro losurdo presenterebbe "instrumentum vocale". Inoltre se v'è rapporto tra "pensiero","idee", e "parola","vocaboli" e idee come ad esempio [http://it.wikiquote.org/wiki/Hermann_Usener|questa] sono effettive, rapportandole ad altri fatti come, sempre ad esempio, la [http://it.wikipedia.org/wiki/Ebraico#Storia] la creazione verso fine 1800 in palestina di nuove parole "per i concetti legati alla vita moderna, che nell'ebraico classico non esistevano". Non posso che pensare che le "parole", "vocaboli", di un linguaggio corrispondano a idee, concetti, forse non sempre totalmente medesimi, e quindi anche a una mentalità, visione e codificazione/decodificazione di quanto si presenta alla proprie presenza, e anche dunque in rapporto al pensare e all'agire. Inoltre penso vi siano nell'italiano, come penso anche in altre lingue, parole, vocaboli, che di fatti, non presentano esattamente, anche e soprattutto, in alcuni casi, se si cerca la derivazione nell'etimologia(nel non risalire all'etimo penso che la parola, il vocabolo e quanto da essa presentato resta in rapporto a, è ciò, che il parlante, il suo “presentante”, vuole con essa presentare nel determinato contesto e, penso, quindi alla sua intenzione oltre che al contesto. Che in determinati casi, come nei casi, tentativi, di persuasione retorica, può essere, è, privo di rapporto con la presenza effettiva ed è in rapporto semplicemente alla sua funzione di, voler, convincere e/o di imporre una determinata autorità, attraverso una sorta di interazione linguistica, in determinati casi non solo “vocale”, e quanto ad essa è in rapporto), quanto è, ma sue metafore, visioni, e/o opinioni date da un modo d'essere, di presentare, in rapporto a quanto è, alla presenza, come ad esempio “ile”, “materia” o “ricordo”, “memoria”....o soprattutto per il “modo d'essere” penso si possano considerare tutto quanto ciò che derivi esempio da “preda”, “prendere” (ad esempio: “cacciare”, “cattivo”, “cattura”, “percepire”, “prigione”, “precetto”, “avere”, “abilità”, “dovere”, “debito”, “concetto”) o da “legare” (come: “legge”, “leggere”, “religione”, “raccogliere”, accogliere”) le quali pensai potessero esser in rapporto a teorie come quella dei “raccoglitori-cacciatori”, e che in ogni caso dato il trovarvi in esse una prassi, un fare, che in molti casi penso presenti “danno”, “violenza”(so che si potrebbe dire abbastanza a riguardo, ma non lo faccio poiché penso presenterebbe un numero di digitazioni eccessivo) a quanto al sé presente, cosa che, anche considerando il mio esser vegetariano e contro la violenza, non è e vorrei non sia presente al mio fare, presentare e sia da me presentata, “riverberata”(se di fatti un riverbero v'è e tale non sia vocabolo senza rapporto a quanto è, alla presenza, e se quanto è, non è influenzato dai vocaboli definizioni, categorizzazioni stesse ...in modo simile a quanto, se non sbaglio, si presenta nell'[[esperimento della doppia fenditura]] in rapporto quindi al [[principio di complementarità]]). E in ultimo rispetto all'italiano penso che si presti troppo anche ad ambiguità ad esempio nei casi di “potere” o “autorità”. Mentre per quanto da voi presentatomi riguardo all'intelleggibilità non nego ma se nelle discussioni se controllassi sempre i testi non finirei più, per modifiche corpose a voci non penso ve ne siano molte a parte l'ultima rispetto a eraclito, la quale era già di per sé come voce in vari punti infondata, e moltiplicazione che comunque con una pressione del mouse è stata riportata com'era in precedenza. E come scrissi a pequod nel caso pensassi di rimodificarla se me lo si presenta, demanda presenterò la modifica prima in discussione. Per il “wikilink selvaggio” non so penso in alcuni casi sia dato dal fatto di presentare più collegamenti possibili ma non nego che se uno fosse particolarmente interessato a qualcosa può immetterlo in “cerca il testo indicato nelle pagine”. Per le categorie rispetto alla questione di categoria:categoria come sottocategoria di categoria:homo sapiens sapiens lo penso ancora, a meno che voi non identificate il pensiero e il categorizzare come qualcosa che sia anche in assenza dell'”uomo”(quanto categorizzato e definito, autodefinitosi con la parola, vocabolo, “uomo”) stesso, o vi riteniate, categorizzate, definiate come “non umani”, o “non sapiens sapiens”, o non so come. Per le categorie come
*“Categoria:Religiosi per differoprassi
*1.Categoria:Religiosi per differenontoprassi
*2.Categoria:Religiosi per eteroprassi
*3.Categoria:Religiosi per differodossia
*4.Categoria:Muslimãn”, già vi fu discussione, e non posso negare per la ricerca originale(anche se di fatti come già presentai in una discussione se la fonte delle parole è un vocabolario anche se combinate e di per se non presenti in esso come composti come poer comunque dire che siano senza fonte??), e mi sembra la cosa si risolse(tale portare in causa tutto quanto da me fatto quasi senza discernere mi fa pensare quasi ad una sorta di psicostasia), mentre per personalità dell'arianesimo non vedo cosa vi fosse d'errato dato il suo esservi ancora[[:Categoria:Personalità dell'arianesimo]], poi “César (sculpteur)” fu causa d'errore in una traduzione o qualcosa di simile, mentre “ministro dell'interno francese” causa svista e di ignoranza dato che fino a quando non lo seppi, non conoscevo il suo esser denominato tale, per “Lévi-Strauss Claude” e “Coen Ester” dato che erano già ordinati in tal modo non mi pare chissà che errore estremo...forse una pagina e qualche kilobyte in più ma non mi è mai sembrato un errore che implicasse un danno terribile e irreparabile se non con la messa in opera di un enorme quantitativo energetico, cosa che invece posso forse capire per le categorie, più che altro anche per la possibile noia nel cancellarle.
::Per le fonti secondarie direi che in eraclito nelle ultime modifiche le presentai ( laerzio), se sapessi tradurre il greco e intenderlo con esattezza sicuramente ne potrei presentare di più, inoltre va anche tenuto presente, a mio avviso, che, in determinati casi, le fonti secondarie sono interpretazioni, riletture, dossografie (come presentava anche giannantoni nel testo sui presocratici) e quindi non il pensiero di eraclito (o quant'altri) ma il pensiero di eraclito secondo c.alessandrino, il pensiero di eraclito secondo heidegger, nietzsche, bataille(a cui penso derivi anche dalla lettura di nietzsche), o la vita di eraclito secondo laerzio, ermippo o secondo eventuali altri. Quindi non mi sembra esatto definire quando riportato da una fonte secondaria come il pensiero di eraclito, ancor più che di fatti se non erro molti frammenti sono di per se presentati in, ripresentati da, fonti secondarie. Per i ''li'' e ''gli'', dato che lo sottolineasti, ti presentai il perchè. Per xinstalker lacan non penso che vorrei mai esserlo, non sono molto “pro-psicanalisi”, condivido più deleuze e guattari(anti-edipo, millepiani) e quanto detto da magritte a riguardo <ref>La psicoanalisi consente di interpretare solo ciò che è suscettibile di interpretazione. L'arte fantastica e l'arte simbolica le offrono numerose occasioni d'intervento: in esse abbonda il delirio più o meno evidente.
L'arte, come la concepisco io, è refrattaria alla psicoanalisi: evoca il mistero senza quale il mondo non esisterebbe, ossia il mistero che non si deve confondere con una sorta di problema, per quanto difficile sia.
Io mi sforzo di non dipingere se non immagini che evochino il mistero del mondo. Perché ciò sia possibile, devo essere ben vigile, ossia devo cessare di identificarmi interamente con idee, sentimenti, sensazioni. (Il sogno e la follia sono, al contrario, propizi a un'identificazione assoluta)
Nessuna persona sensata crede che la psicoanalisi potrebbe chiarire il mistero del mondo. La natura del mistero è tale da annichilire la curiosità. La psicoanalisi non ha nulla da dire neppure sulle opere d'arte che evocano il mistero del mondo. Forse la psicanalisi è il miglior soggetto da trattare per mezzo della psicoanalisi stessa. (da Scritti, volume secondo, pag.188, René Magritte, Abscondita, Milano 2005)</ref> , anche se non nego che possa presentare questioni d'interesse ma non so(forse sono più quelle che causano problemi, ma presento il fatto che la mia conoscenza d'essa e di lacan non è cosi approfondita), non vorrei neanche essere heidegger con la sua fissa dell' essere-per-la-morte autentico o meno, personalmente sono per la vita (anche senza mettere i trattini tra gli insiemi di lettere) la consapevolezza della morte al massimo mi porta ad evitare di fare qualsiasi cosa che penso possa portare negatività alla mia vita, volendo anche la scelta di morire(o di rischiare la vita, affrontare tutto) nel momento in cui essa non potrebbe più essere, anche se penso che non lo farei mai penso sia possibile in quanto vita “pensante” trasmutare quanto al se presente e quindi modificare la presenza e la propria vita, forse giungendo prima o poi, con le staminali, a rigenerazioni permanenti e simili cose. Per nishida non lo conoscevo, ora in parte si, ma non so neanche quanto vorrei esser lui, non negando che in passato fui attirato, provai fascino per il buddhismo, il giappone, i samurai, lessi di mishima “lezioni spirituali per giovani samurai” e mi capitò di vedere la parte finale del film che presentava parte della sua vita ma ad esser sincero furono vari anni fa e non penso che or ora ne condivida o condividerei il pensiero, per niente, troppo sognante, nostalgico di una vita staticizzata, ordinata, e poi le donne che camminano dietro gli uomini.. l'imperatore...suvvia.. sembra quasi un'idea di monarchici, zaristi, nostalgici che pensano alle corti e alla vita di corte... poi certo, leggendo solo quel testo(oltre al già presentato finale del film, che, se non erro, tratta anche quanto presente nel testo; in più potrei aggiungere, a riguardo, una citazione, fatta da ottavio fatica in un saggio, in “anatomia dell'immagine” di bellmer ossia: “coscienza è non vedere che beviamo in un cranio umano”...il che, non sapendo il contesto in cui mishima lo presentasse, mi porta a pensare al fare degli aghori. in più v'è il “lode a mishima e a majakovskij” di ferretti, ma non penso aggiugano molto... per ferretti poi basta, a mio avviso, pensare il suo dire e fare in questi anni), può darsi sia solo un giudizio, idea/e data/e da ignoranza... inoltre per il buddhismo, una persona che frequentava l'accademia(sono, almeno legalmente, iscritto a un'accademia di belle arti dato che qualcuno a parlato d'arte, nonostante arte, a mio avviso, è più o meno quanto definito nell'incipit della voce inerente a meno che non scelga, si scelga, voglia, decida, di ridefinirla ma sarebbe da pensare, .... posso assicurarvi che, più che di supercazzole, di assurdità o cose insensate o anche “negative”, da me personalmente ritenute dannose, ne sentii e vidi assai) con me, mi presentò una volta che religioni come il buddhismo si formarono in territori e in periodi in cui v'era estrema povertà e mortalità e condizioni di vita non ottimali, quindi forse in rapporto a una giustificazione della vita stessa..dunque non penso apprezzerei al massimo neanche il buddhismo non negando possa risultare molto interessante, forse anche più della psicanalisi, ma non so conosco troppo poco a riguardo d'entrambi. Per l'imperatore non condivido le società suddivise in classi e che presentino forme di autorità ordinatrici, garanti dell'ordine, o meno, e che “leghino “ o “rileghino”, soprattutto se divinizzate, e questo penso basti.
:Per la supercazzola, non penso le mie fossero proprio supercazzole dato che la supercazzola è, per quanto visto da me di quei film, costituita da una miriade di parole senza senso, le mie a mio avviso ne avevano (e molto più di quanto possa a volta rispondere un professore universitario...dato risposte che sentii: una volta domandai a una professoressa di fenomenologia dell'arte se il suo parlare di sinergie potesse essere rapportato al idea di rete posta da deleuze e guattari ed essa inizio a parlare del sacco di roma e quant'altro e alla fine mi chiese se avessi o meno capito.... personalmente al momento pensai solo che stesse dando dei barbari in quanto francesi a delueze e guattari...ma non so se di fatti intendesse proprio quello e data la sua, almeno da me percepita, permalosità non approfondii, anche perché penso che le altre persone in aula volessero andarsene e non sentir altro)... poi certo, per la punteggiatura, soprattutto in interventi definiti “corposi”, non nego sviste; ma penso che a volte, anche in quelle poche traduzioni, o in citazioni, presentate anche su wikiquote, di non aver di fatto presentato se non in rari casi errori. Per il sito pornografico in effetti in parte era un eccesso ma trovo fosse piuttosto interessante, da alcuni punti di vista anche divertente a mio avviso(per possibili caoticità create in alcune “forme di pensiero” e per una mia parte che prova astio verso esse), determinati tipi di documentari, in spagna, almeno quando vi andai anni fa era cosi, se non erro vi sono penso anche in prima serata programmi che trattano di argomenti a riguardo senza molti “perbenismi”, anche se di fatti sul pornografico alla fine trovo che seics presentasse ragione, e forse un po' esagerai... ma era comunque una possibile idea. E poi sempre rispetto alle parole ma è di fatti penso un discorso di altro ambito se non erro nietzsche in un testo, forse umano troppo umano, presenta qualcosa del tipo: " si mente anche quando si dice il vero" anche se non so se sia proprio esatta.
::per il “fuori realtà” vorrei sapere per quali modifiche perché in molti casi derivano comunque da testi, le citazioni su wikiquote tutte, tranne una di filoramo che è presa da una recensione scritta per “l'indice” e presente su “ibs.it”. E poi rispetto a “realtà” si potrebbe anche parlare di cosa o meno sia... ma sarebbe discorso non inerente a quanto da voi demandatomi. Per lo “studiare per fatti miei” ovvio se stessi a quanto dissero i professori sarei, a mio avviso e senza voler offendere nessuno, una sorta di marionetta erudita e imbecille. Non nego che quando essi mi presentavano qualcosa che m'incuriosiva m'interessavo ma il più penso mi deriva non da essi. Ma pur sempre da quanto al me si presentava e presenta. “Religiosi per eterodossia” non nego lo pensai, ma pensai anche che sarebbe potuto essere inteso come contrario all'ortodossia e quindi non del tutto esatto...poi sempre a riguardo in parte sapevo sarebbero state cambiate e, come già presentato in una discussione a riguardo, era necessario per varie d'esse dato che non erano alcune definiti in modo a mio avviso del tutto esatto. "differenontoprassi" era qualcosa come una prassi, se m'attenessi allo zingarelli, che “porta da una parte all'altra dell'essere” o “ prassi che porta l'essere da una parte all'altra”, anche se, quel “da una parte all'altra”, voleva essere inteso come da “una parte” o “un'altra”....anche se come detto sapevo benissimo sarebbero state cambiate, forse in parte volevo anche un attimo divertirmi in modo creativo, dato la ritenuta libertà di wikipedia e l'eventuale “idea che vi sta dietro” che il sapere, e il linguaggio, vada riportato ai singoli esseri e liberato dai sistemi di controllo, d'esso soprattuto se implicanti dinamiche di potere autoritario come nel sistema dell'istruzione, soprattutto università, accademie e scuole superiori. Un attacco al sapere perché ognuno possa elaborare un proprio linguaggio e visone del mondo che non sia costretta e disciplinata da esterni, impartita, programmata e utilizzata molte volte per ammaestrare e aumentare il proprio carisma o potere o soddisfare il proprio essere a discapito di eventuali “studenti” (poi certo non valido per la totalità dei professori rispetto alla mia esperienza qualcuno non era cosi pessimo ma ve n'erano alcuni che insultavano o trattavano gli studenti o assistenti come cani o simili cose.... almeno a mio avviso). Questo penso è tutto come scritto nella premessa mi scuso se vi saranno errori di punteggiatura e simili che potranno esser causa di confusione ma a volte capita che mi addormenti, che mangi o che legga, scriva e faccia anche altre cose quindi non posso passare tutto il tempo a scrivere se non passerei la mia vita a uno scrittoio e non penso sia quanto vorrei attuare e presentarmi, la mia ...prospettiva ideale. Quindi se porrete ancora eventuali questioni non aspettatevi risposta immediata e sappiate che non riuscirete mai ad instaurare in me una qualsiasi sorta di effetto panopticon, di correttore, anche se come già detto a pequod, nel caso non mi bloccaste l'utenza da questo computer(non che ne presenti anche su altri e che decida nel caso di continuare modificare articoli, a meno che non li trovi totalmente infondati e che possano diffondere, avvalorare, determinate tipologie di pensiero, modi d'essere, ... poi ovviamente potrete riconoscere al massimo lo stile, ma vabbehh), eventuali cambiamenti corposi se demandatomi li presenterò in precedenza in discussione, e ultima cosa, nel caso mi bloccaste l'utenza, vi chiederei di avvisarmi prima, poiché vorrei salvare alcune pagine della lista dei controllati. E poi comunque in molti determinati casi non mi pare che le mie modifiche siano cosi infondate. E soprattutto rispetto a quei casi in parte mi parete anche delle specie di censori, quindi vi buona giornata, o quanto da tali parole è presentato, definito--[[Utente:Francescorussig|Francescorussig]] ([[Discussioni utente:Francescorussig|msg]]) 20:05, 27 feb 2011 (CET)
==nota==
<references/>

Versione delle 21:05, 27 feb 2011

Se sei a conoscenza di sockpuppet identificati di Francescorussig aggiorna ora l'elenco.

Francesco è un utente che io sappia educato, posato, non certo aggressivo. Non ho avuto con lui conflitti personali. Attraverso una serie di contatti in talk diversi utenti hanno cercato di stopparlo. In particolare, affligge la 'pedia con:

  1. un periodare oscuro, errabondo e sintatticamente impossibile (un solo esempio; vabbe' un altro)
  2. creazione compulsiva di redirect che hanno dato da pensare (per non admin: una 10ina di redirect creati e poi cancellati da altri)
  3. creazione di categorie che hanno dato da pensare (per non admin: una 70ina di cat create e poi cancellate da altri)
  4. Su questo tema in particolare, l'ultima risposta datami mi ha convinto a segnalarlo.

Ribadisco, non si tratta di utenza malevola, ma davvero non so come regolarmi: pur essendo in buona fede, ogni volta che edita corposamente una voce, mi vengono i brividi. Anche perché, a fronte di mie reprimenda sull'uso ballerino dell'italiano, mi ha manifestato insofferenza di fronte a neolingue ottantaquattresche... --PequoD76(talk) 18:22, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]

Aggiungo questa. --PequoD76(talk) 18:33, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
Questi casi dispiacciono molto, perché c'è un'evidente volontà e voglia di contribuire, ma i mezzi cozzano con lo scopo dell'enciclopedia, che è quello di di-vulgare, quindi una prosa di questo tipo è inaccettabile; oltre tutto, al di là delle velleità anarco-linguistiche, rispettabili ma che qui non interessano, esistono delle indicazioni che vanno rispettate proprio per costruire un'opera intelligibile dai più. Quanto, poi, alla creazione di redirect e categorie, va bene essere bold, ma se te li cancellano in massa, fatti una domanda e datti una risposta, magari frenando l'impulso e passando prima per le talk dei progetti. Se mostra qui disponibilità ed umiltà, al contrario di come ha fatto nella risposta(stra) a Pequod, mi limiterei ad ammonirlo; altrimenti, al prossimo strafalcione o creazione bold, blocco di una settimana perché legga di tutto di più.--Kōji parla con me 18:42, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
Con l'ultimo link m'è venuto mal di testa... infinito! (scherzo^^). Però va chiaramente cessato un simile atteggiamento, che potrebbe anche essere preso per trolling.--Kōji parla con me 18:44, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
(f.c.)Anch'io l'avevo preso per trolling e avevo rollbackato e ripreso l'utente, col tempo però mi sono convinto che non lo faccia per trollare (e il fatto che non lo faccia apposta non fa che peggiorare il probelma...).--Sandro_bt (scrivimi) 18:52, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]

(confl.)Ho tenuto d'occhio anch'io l'utente e non posso che quotare Pequod. Sulle categorie aggiungo che ha una concezione completamente assurda delle categorizzazioni e ha finalmente smesso di crearne (a meno di alcune richieste dal bio) solo dopo essere stato avvisato 6 volte. Il fatto che si sia fermato sarebbe molto positivo, se non fosse per la scoperta che dopo essersi fermato di qua ha iniziato su Wikiquote venendo più volte avvisato (q:Discussioni utente:Francescorussig). Oltre al problema delle categorie, ci sono un sacco di piccole cose, tra cui una tendenza al wikilink selvaggio (anche questa, una volta segnlatagli qua, l'ha esportata su Wikiquote), tutte correggibili, ma che indicano come l'utente, nonostante i quasi i 3000 contributi debba essere costantemente seguito.

Questo comunque non è neanche il problema principale. Quello che più crea danni sono le lunghe aggiunte alle voci (e discussioni) fatte con uno stile di scrittura di comprensibilità spesso quasi nulla. --Sandro_bt (scrivimi) 18:48, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]

Dai suoi contributi, Francescorussig ha mostrato un parlare assolutamente non in linea con quanto si propone il progetto, indi occorre che si adegui. Non è possibile accettare tale lessico astruso e arzigogolato, né il modo di relazionarsi sia nelle voce che anche nelle pagine di discussione. Lo stesso vale per l'agire sulle categorie, i wikilink e il resto evidenziato da SandroBt. Non posso che sottoscrivere l'ultimo e limpido invito rivolto. Per il resto quoto chi mi precede e Koji. --Azrael 18:52, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
Ho dei dubbi che non sia trolling... 'una settimana' per adeguarsi, poi un anno senza passare di qua. Se vuole comunicare in modo non-convenzionale si può sempre fare un sito: ecco qua [1]. Già siamo pochi.. ma se quelli che ci sono complicano le cose... --Xinstalker (msg) 19:12, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
Anch'io ho questo dubbio, ma anche se ci sbagliassimo, resterebbe un modo di contribuire incompatibile con la scrittura di un'enciclopedia. Che adesso si decida per un'ammonizione o per un blocco cambia poco. L'importante è essere d'accordo che ulteriori contributi di questo genere comporteranno automaticamente un blocco infinito a difesa del progetto. --Al Pereira (msg) 19:28, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
Io propongo un blocco di una settimana che gli risulti come ammonimento comunitario. E siamo d'accordo che proseguire su questa linea comporta infinitatio. --PequoD76(talk) 19:32, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]

Uhmmmmm... io vedo anche contributi qualitativamente pregevoli. E del resto la divulgazione non è criterio primario, Piero Angela non fa enciclopedie. Chiarire Eraclito è quasi un ossimoro, infatti nessuno lo conosce e pochissimi ne scrivono. Dunque sono molto dubbioso.
Credo per ora che la questione possa essere inquadrata nei termini di un utente certamente di potenzialità non comuni, ma proprio perché dotato di queste scivola in una sorta di caduta di tono, di stile, nel non voler mettere a proprio agio l'interlocutore, rudimento di modo alla portata di gente con molte meno qualità, quindi non ha molte scusanti per non volerlo applicare.
Non essendo, credo, un segreto, potreste per favore indicare anche per i non admin i redirect e le cat create e cancellate? Giusto per poter considerare con la dovuta completezza. Se poi potessimo avere anche un cenno da parte dell'interessato, che possa aiutarci a comprendere (se crede che ce la facciamo), sarebbe meglio --Fantasma (msg) 19:36, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]

Questo è un caso delicato. A volte nella vita reale mi capita di esprimermi volutamente in forme involute ed etimologizzanti per creare un senso di straniamento o distanziare il destinatario quando mi comodi farlo, ma mi guardo bene dall'indulgere in questi atteggiamenti da aspergeriano qui, in un ambiente dove la scrittura come unico mezzo di comunicazione può costituire di per sé un ostacolo alla collaborazione. Il mio primo pensiero è stato "questo utente potrebbe essere una risorsa interessante per il progetto, recuperiamolo", poi mi sono ricordato del logorio che pochi utenti con problemi caratteriali o con tendenze al trollaggio hanno esercitato su pii eroici tutori che prima di sbroccare hanno gettato la spugna per poi scoprire di essere stati presi in giro... Meglio un avvertimento gentile ma fermo contestuale a un blocco breve (da un giorno a una settimana). Se nel frattempo capisce la logica del progetto l'utente incanalerà la propria strabordante dottrina in forme più accettabili per Wikipedia, altrimenti non credo che occorra un secondo avvertimento. - εΔω 19:45, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
(conflit) @Fantasma: mancano le fonti secondarie... Se vuoi posso provarci anch'io a trattare Eraclito con un linguaggio 'difficile' e con le sole prime. Non va così... e me ne dispiace... lo avevo proposto come autoverificato perché avevo notato il particolare 'valore' di alcuni suoi interventi... Per questo ora penso possa anche trollare... Ma, anche se non fosse e magari proprio non lo è, comunque non va... Non è Lacan, non è Heidegger non è Nishida... Aspettiamo comunque cosa ci dice. --Xinstalker (msg) 19:53, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
@Fantasma, il problema non è che Eraclito è difficile da comprendere. Leggendo gli edit in ns0 di Francescorussig linkati sopra o i suoi vari interventi nelle pagine di discussione troverai tantissime frasi sconclusionate che si susseguono senza alcun filo logico, indipendentemente dal'argomento trattato (e la mancata padronanza della punteggiatura complica il tutto).
In ogni caso, io resto piuttosto siucro che non voglia trollare, tuttavia a forza di stargli dietro mi sono convinto che sia incompatible col progetto (perlomeno alla parte di scrittura) perché i suoi edit creano più danni che benefici. Sono favorevole quindi a un blocco di una settimana o più e infinito se continua nello stesso modo.--Sandro_bt (scrivimi) 20:15, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
Sono meno "incantato" di quanto forse il mio intervento di sopra potesse suggerire: attendo che l'interessato ci dica se intende adeguarsi ai modi che qui usiamo, e non è soggetto che possa equivocare la domanda. Dunque se promette di adeguarsi vediamo l'adeguamento. Mancasse di adeguarsi, o proprio rifiutasse ora di farlo, non ho mai messo mano al portafoglio del masochismo per pagare degli edit... :-) --Fantasma (msg) 20:21, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
Spiace dirlo, ma i suoi contributi non giovano, che sia in buona fede o no ha poca importanza. Va arginato. AVEMVNDI  20:33, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
Vorrei che fosse chiaro (come accennato da Sandrobt) che l'oscurità di Eraclito è casuale. La prosa di ...russig è complessa (o, meglio, scorretta) pure se applicata alla nozione più semplice. La cosa va piuttosto nella direzione descritta da Orbilius, magari mediata dalla convinzione che buttare la sintassi alle ortiche sia un modo convincente di risultare dotti (in particolare a sé stessi), indulgendo poi sistematicamente su un unità oppure mentre per i "li" da te sottolineati sono volontari non sopporto l'uso del "gli" che identifico come "a lui" quando si vuole presentare un "loro", una "pluralità" poi altre cose da te sottolineate le trvo senza senso che errore vi sarebbe etc etc (testuale).
Per quanto riguarda redirect e categorie create, elenco le cose più significative:
  1. César (sculpteur) (←Redirect a César Baldaccini)
  2. Coen Ester (←Redirect a Ester Coen)
  3. Ministro dell'Interno francese (←Redirect a Ministero degli Interni (Francia))
  4. Lévi-Strauss Claude (←Redirect a Claude Lévi-Strauss)
  5. Categoria:Personalità del Arianesimo
  6. Categoria:Religiosi per differoprassi
  7. Categoria:Religiosi per differenontoprassi
  8. Categoria:Religiosi per eteroprassi
  9. Categoria:Religiosi per differodossia
  10. Categoria:Muslimãn
L'idea (?) che sta dietro a questo operare risulta applicata ancora in questo corrente mese. --PequoD76(talk) 20:49, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
Grazie per questo elenchino, adesso diciamo che mi è molto più chiaro. A me piace l'arte quindi figuriamoci se non apprezzo chi sa raggiungere vette sublimi dell'arte della supercazzola; ma dato che per questo viene a rubare a casa dei ladri, ci desse a breve una ragione per non bannarlo, una buona e convincente ragione, oppure direi che non andiamo molto avanti. --Fantasma (msg) 21:57, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
Direi che la ragione definitiva per salutarlo stia nel sostanziale menefreghismo... Se per domani non dice qualcosa qui, è fuori: non gli si può star dietro a riformulare periodi da pergamene del Mar Morto.--Kōji parla con me 22:13, 26 feb 2011 (CET)[rispondi]
  • le cose che osserva pequod sono giuste, ma è un utente entrato solo nel marzo 2010, imo ci vuol un pochettino di altra pazienza.. io farei così: se interviene qui e s'impegna a venir incontro "da subito" (promettendo prudenza, richiesta di consigli, niente categorie ecc.), ammonizione della comunità; se non interviene, due giorni come segnale duro per capire dentro che non può restare sempre così chiuso (e dopo, vabbè, si vede tenendo conto di questo primo campanello :) ----Anitaduebrocche rotte! 09:07, 27 feb 2011 (CET)[rispondi]

(rientro) Ho avuto a che fare direttamente con Francesco qui ed in altri 2 rollback in altre talk di voci dal contenuto analogo, la risposta ancora oggi sono indeciso se fosse o no una supercazzola, come l'intervento segnalato che puzza di trolling (personalmente è la prima volta che vedevo in wiki il link ad un sito pornografico), in ogni caso ha risposto in maniera gentile ma il punto è che costringe altri a stargli dietro costantemente, ed è inaccettabile.--Seics (fatti una domanda e datti una risposta) 09:43, 27 feb 2011 (CET)[rispondi]

Non sono ancora riuscito a capire se sia in buona fede o sia un troll raffinato che ci sta prendendo per i fondelli, avendo già messo in conto l'eventuale ban e la tira lunga finché dura (magari è la reincarnazione di qualche infinitato?). Non ho, per esempio, trovato alcuna traccia delle parole che ha usato per creare le categorie, mentre per esempio avrebbe potuto creare una categoria tipo Categoria:Religiosi per eterodossia che almeno un senso l'avrebbe avuto. Inoltre, dove sono le fonti su cui dovrebbe basarsi quel che scrive? Se non sono supercazzole come sembrano (e comunque pieni di errori sintattici) minimo appaiono ricerche originali. --IndyJr (Tracce nella foresta) 10:23, 27 feb 2011 (CET)[rispondi]
imo è in buonafede, anche se alcuni edit sembrano "fuori realtà"; ricordo che quando ho iniziato, per mesi(anni?) ho confuso fonti valide e fonti di blog o inutili.. poi a forza di sentirmelo dire ho capito che dovevo solo mettere le fonti buone. così france forse ha una cultura "sua" (magari studia x i fatti suoi, senza parlar con altri) ma ora che tutti (pure qua) glielo dicono, puo' scegliere di semplificarsi e di nn prendere più decisioni in solitudine, e nel parlare dire cose in modo semplice semplice "soggettoverbocomplemento" per comunicare finalmente col mondo (e con wikipediani); se pero' nn lo viene a dire qua, è tutto inutile ----Anitaduebrocche rotte! 12:12, 27 feb 2011 (CET)[rispondi]
Oltre a differoprassi, differenontoprassi, eteroprassi, differodossia, perché creare anche Categoria:Religiosi per eterodossia? Si noti che son tutte religioni distinte. Noto or ora una cat che si è salvata: Categoria:Cristiani per scismoeterodossia. [L'ho or ora cancellata]
Anita, qui il problema non è fonti buone/fonti cattive. Qui il problema (dico, solo relativamente alle fonti) è, come ha già notato Xin, che mancano le fonti secondarie. A partire dai frammenti, con minima mediazione, parte la supercazzola. Io sono certo, se può servire a qualcosa, che egli sia in buona fede. E mi chiedo: tra un troll che agisce così scientemente e un utente in buona fede, la differenza ai fini della questione qual è? --PequoD76(talk) 16:18, 27 feb 2011 (CET)[rispondi]
E soprattutto: che senso va attribuito al neologismo "differenontoprassi", che più o meno sarebbe portare a spasso nell'essere la prassi? La nostra prassi è piuttosto la praxidifferetrollìa, nel senso che si manda a spasso. Altrove. Aspettiamo ancora un po' giusto per quegli edit validi che aveva fatto, e che comunque gli vanno riconosciuti, ma in assenza di garanzie per il futuro, grazie e buon viaggio sui percorsi della buona fede --Fantasma (msg) 17:02, 27 feb 2011 (CET)[rispondi]
il problema delle categorie si risolve non facendole, e della scrittura usando prudenza. la differenza tra lui e un troll sarebbe nel fatto che lui può tornare (o cercar di tornare) indietro, ma se non interviene qui rapidamente, il mio discorso non posso sostenerlo più ----Anitaduebrocche rotte! 17:34, 27 feb 2011 (CET)[rispondi]
@Pequod era per dire che ha creato categorie basate su parole di cui non si trova traccia, mentre se voleva fare distinzioni forbite, poteva farlo basandosi su parole che almeno esistono sicuramente. --IndyJr (Tracce nella foresta) 19:06, 27 feb 2011 (CET)[rispondi]
Quanto segue è ciò che, ovviamente, presento, penso vi saranno vari errori sia di punteggiatura che grammaticali...ma, come anche presente al termine del testo, se stessi tutto il tempo a scrivere rileggere e correggere finirei per non mangiare, riposare, leggere, scrivere e altro. Quindi ecco:
Ahh il processo è iniziato ma almeno in tal caso la causa è data, creata, formulata e mi vien presentata e denoto anche che l'ecclèsia inquisitori formatasi in più casi demanda responso quasi ripudio, apostasia, da quanto da me attuato, reso presente, presenza, nel presentarsi della presenza stessa. Ma di fatti non ammetterò mai d'esser errore, sbaglio, se non dopo l'esser a me presente cosa lo sbaglio e l'error per me sia, e se esso di fatti sia, e cosa tale lo faccia categorizzare, definire, anche in senso assoluto... sempre se ciò sia di fatti possibile. Ordunque rispetto all'italiano e alle neolingue ottantaquattresche la cosa come possibilità la penso eccome, dato che non posso far a meno di non pensare che all'autodefinitosi, o definito, "linguisticamente" "essere umano" non sia gli si sia mai presentata l'idea della disciplinazione, "programmazione" tramite insegnamento, trasmutazione, di esseri a se presenti. E che la sua conoscenza del linguaggio in rapporto all'essere di cui esso è proprio, e del rapporto di tale esser con quanto gli si rende presente(potrei presentare l'essere, la presenza, a cui lui, e con lui, coè è copresenza), e non sia mai stata tale per attuare tale programmazione, insegnamento, disciplinazione, attuando e per attuare, almeno tentando di farlo, una determinata organizzazione dell'essere, della presenza e del suo presentarsi... penso basterebbe pensare a testi come il menone, o l'organon aristotelico e/o lo schiavismo e la categorizzazione di tali presenze come strumenti, probabilmente se non erro losurdo presenterebbe "instrumentum vocale". Inoltre se v'è rapporto tra "pensiero","idee", e "parola","vocaboli" e idee come ad esempio [2] sono effettive, rapportandole ad altri fatti come, sempre ad esempio, la [3] la creazione verso fine 1800 in palestina di nuove parole "per i concetti legati alla vita moderna, che nell'ebraico classico non esistevano". Non posso che pensare che le "parole", "vocaboli", di un linguaggio corrispondano a idee, concetti, forse non sempre totalmente medesimi, e quindi anche a una mentalità, visione e codificazione/decodificazione di quanto si presenta alla proprie presenza, e anche dunque in rapporto al pensare e all'agire. Inoltre penso vi siano nell'italiano, come penso anche in altre lingue, parole, vocaboli, che di fatti, non presentano esattamente, anche e soprattutto, in alcuni casi, se si cerca la derivazione nell'etimologia(nel non risalire all'etimo penso che la parola, il vocabolo e quanto da essa presentato resta in rapporto a, è ciò, che il parlante, il suo “presentante”, vuole con essa presentare nel determinato contesto e, penso, quindi alla sua intenzione oltre che al contesto. Che in determinati casi, come nei casi, tentativi, di persuasione retorica, può essere, è, privo di rapporto con la presenza effettiva ed è in rapporto semplicemente alla sua funzione di, voler, convincere e/o di imporre una determinata autorità, attraverso una sorta di interazione linguistica, in determinati casi non solo “vocale”, e quanto ad essa è in rapporto), quanto è, ma sue metafore, visioni, e/o opinioni date da un modo d'essere, di presentare, in rapporto a quanto è, alla presenza, come ad esempio “ile”, “materia” o “ricordo”, “memoria”....o soprattutto per il “modo d'essere” penso si possano considerare tutto quanto ciò che derivi esempio da “preda”, “prendere” (ad esempio: “cacciare”, “cattivo”, “cattura”, “percepire”, “prigione”, “precetto”, “avere”, “abilità”, “dovere”, “debito”, “concetto”) o da “legare” (come: “legge”, “leggere”, “religione”, “raccogliere”, accogliere”) le quali pensai potessero esser in rapporto a teorie come quella dei “raccoglitori-cacciatori”, e che in ogni caso dato il trovarvi in esse una prassi, un fare, che in molti casi penso presenti “danno”, “violenza”(so che si potrebbe dire abbastanza a riguardo, ma non lo faccio poiché penso presenterebbe un numero di digitazioni eccessivo) a quanto al sé presente, cosa che, anche considerando il mio esser vegetariano e contro la violenza, non è e vorrei non sia presente al mio fare, presentare e sia da me presentata, “riverberata”(se di fatti un riverbero v'è e tale non sia vocabolo senza rapporto a quanto è, alla presenza, e se quanto è, non è influenzato dai vocaboli definizioni, categorizzazioni stesse ...in modo simile a quanto, se non sbaglio, si presenta nell'esperimento della doppia fenditura in rapporto quindi al principio di complementarità). E in ultimo rispetto all'italiano penso che si presti troppo anche ad ambiguità ad esempio nei casi di “potere” o “autorità”. Mentre per quanto da voi presentatomi riguardo all'intelleggibilità non nego ma se nelle discussioni se controllassi sempre i testi non finirei più, per modifiche corpose a voci non penso ve ne siano molte a parte l'ultima rispetto a eraclito, la quale era già di per sé come voce in vari punti infondata, e moltiplicazione che comunque con una pressione del mouse è stata riportata com'era in precedenza. E come scrissi a pequod nel caso pensassi di rimodificarla se me lo si presenta, demanda presenterò la modifica prima in discussione. Per il “wikilink selvaggio” non so penso in alcuni casi sia dato dal fatto di presentare più collegamenti possibili ma non nego che se uno fosse particolarmente interessato a qualcosa può immetterlo in “cerca il testo indicato nelle pagine”. Per le categorie rispetto alla questione di categoria:categoria come sottocategoria di categoria:homo sapiens sapiens lo penso ancora, a meno che voi non identificate il pensiero e il categorizzare come qualcosa che sia anche in assenza dell'”uomo”(quanto categorizzato e definito, autodefinitosi con la parola, vocabolo, “uomo”) stesso, o vi riteniate, categorizzate, definiate come “non umani”, o “non sapiens sapiens”, o non so come. Per le categorie come
  • “Categoria:Religiosi per differoprassi
  • 1.Categoria:Religiosi per differenontoprassi
  • 2.Categoria:Religiosi per eteroprassi
  • 3.Categoria:Religiosi per differodossia
  • 4.Categoria:Muslimãn”, già vi fu discussione, e non posso negare per la ricerca originale(anche se di fatti come già presentai in una discussione se la fonte delle parole è un vocabolario anche se combinate e di per se non presenti in esso come composti come poer comunque dire che siano senza fonte??), e mi sembra la cosa si risolse(tale portare in causa tutto quanto da me fatto quasi senza discernere mi fa pensare quasi ad una sorta di psicostasia), mentre per personalità dell'arianesimo non vedo cosa vi fosse d'errato dato il suo esservi ancoraCategoria:Personalità dell'arianesimo, poi “César (sculpteur)” fu causa d'errore in una traduzione o qualcosa di simile, mentre “ministro dell'interno francese” causa svista e di ignoranza dato che fino a quando non lo seppi, non conoscevo il suo esser denominato tale, per “Lévi-Strauss Claude” e “Coen Ester” dato che erano già ordinati in tal modo non mi pare chissà che errore estremo...forse una pagina e qualche kilobyte in più ma non mi è mai sembrato un errore che implicasse un danno terribile e irreparabile se non con la messa in opera di un enorme quantitativo energetico, cosa che invece posso forse capire per le categorie, più che altro anche per la possibile noia nel cancellarle.
Per le fonti secondarie direi che in eraclito nelle ultime modifiche le presentai ( laerzio), se sapessi tradurre il greco e intenderlo con esattezza sicuramente ne potrei presentare di più, inoltre va anche tenuto presente, a mio avviso, che, in determinati casi, le fonti secondarie sono interpretazioni, riletture, dossografie (come presentava anche giannantoni nel testo sui presocratici) e quindi non il pensiero di eraclito (o quant'altri) ma il pensiero di eraclito secondo c.alessandrino, il pensiero di eraclito secondo heidegger, nietzsche, bataille(a cui penso derivi anche dalla lettura di nietzsche), o la vita di eraclito secondo laerzio, ermippo o secondo eventuali altri. Quindi non mi sembra esatto definire quando riportato da una fonte secondaria come il pensiero di eraclito, ancor più che di fatti se non erro molti frammenti sono di per se presentati in, ripresentati da, fonti secondarie. Per i li e gli, dato che lo sottolineasti, ti presentai il perchè. Per xinstalker lacan non penso che vorrei mai esserlo, non sono molto “pro-psicanalisi”, condivido più deleuze e guattari(anti-edipo, millepiani) e quanto detto da magritte a riguardo [1] , anche se non nego che possa presentare questioni d'interesse ma non so(forse sono più quelle che causano problemi, ma presento il fatto che la mia conoscenza d'essa e di lacan non è cosi approfondita), non vorrei neanche essere heidegger con la sua fissa dell' essere-per-la-morte autentico o meno, personalmente sono per la vita (anche senza mettere i trattini tra gli insiemi di lettere) la consapevolezza della morte al massimo mi porta ad evitare di fare qualsiasi cosa che penso possa portare negatività alla mia vita, volendo anche la scelta di morire(o di rischiare la vita, affrontare tutto) nel momento in cui essa non potrebbe più essere, anche se penso che non lo farei mai penso sia possibile in quanto vita “pensante” trasmutare quanto al se presente e quindi modificare la presenza e la propria vita, forse giungendo prima o poi, con le staminali, a rigenerazioni permanenti e simili cose. Per nishida non lo conoscevo, ora in parte si, ma non so neanche quanto vorrei esser lui, non negando che in passato fui attirato, provai fascino per il buddhismo, il giappone, i samurai, lessi di mishima “lezioni spirituali per giovani samurai” e mi capitò di vedere la parte finale del film che presentava parte della sua vita ma ad esser sincero furono vari anni fa e non penso che or ora ne condivida o condividerei il pensiero, per niente, troppo sognante, nostalgico di una vita staticizzata, ordinata, e poi le donne che camminano dietro gli uomini.. l'imperatore...suvvia.. sembra quasi un'idea di monarchici, zaristi, nostalgici che pensano alle corti e alla vita di corte... poi certo, leggendo solo quel testo(oltre al già presentato finale del film, che, se non erro, tratta anche quanto presente nel testo; in più potrei aggiungere, a riguardo, una citazione, fatta da ottavio fatica in un saggio, in “anatomia dell'immagine” di bellmer ossia: “coscienza è non vedere che beviamo in un cranio umano”...il che, non sapendo il contesto in cui mishima lo presentasse, mi porta a pensare al fare degli aghori. in più v'è il “lode a mishima e a majakovskij” di ferretti, ma non penso aggiugano molto... per ferretti poi basta, a mio avviso, pensare il suo dire e fare in questi anni), può darsi sia solo un giudizio, idea/e data/e da ignoranza... inoltre per il buddhismo, una persona che frequentava l'accademia(sono, almeno legalmente, iscritto a un'accademia di belle arti dato che qualcuno a parlato d'arte, nonostante arte, a mio avviso, è più o meno quanto definito nell'incipit della voce inerente a meno che non scelga, si scelga, voglia, decida, di ridefinirla ma sarebbe da pensare, .... posso assicurarvi che, più che di supercazzole, di assurdità o cose insensate o anche “negative”, da me personalmente ritenute dannose, ne sentii e vidi assai) con me, mi presentò una volta che religioni come il buddhismo si formarono in territori e in periodi in cui v'era estrema povertà e mortalità e condizioni di vita non ottimali, quindi forse in rapporto a una giustificazione della vita stessa..dunque non penso apprezzerei al massimo neanche il buddhismo non negando possa risultare molto interessante, forse anche più della psicanalisi, ma non so conosco troppo poco a riguardo d'entrambi. Per l'imperatore non condivido le società suddivise in classi e che presentino forme di autorità ordinatrici, garanti dell'ordine, o meno, e che “leghino “ o “rileghino”, soprattutto se divinizzate, e questo penso basti.
Per la supercazzola, non penso le mie fossero proprio supercazzole dato che la supercazzola è, per quanto visto da me di quei film, costituita da una miriade di parole senza senso, le mie a mio avviso ne avevano (e molto più di quanto possa a volta rispondere un professore universitario...dato risposte che sentii: una volta domandai a una professoressa di fenomenologia dell'arte se il suo parlare di sinergie potesse essere rapportato al idea di rete posta da deleuze e guattari ed essa inizio a parlare del sacco di roma e quant'altro e alla fine mi chiese se avessi o meno capito.... personalmente al momento pensai solo che stesse dando dei barbari in quanto francesi a delueze e guattari...ma non so se di fatti intendesse proprio quello e data la sua, almeno da me percepita, permalosità non approfondii, anche perché penso che le altre persone in aula volessero andarsene e non sentir altro)... poi certo, per la punteggiatura, soprattutto in interventi definiti “corposi”, non nego sviste; ma penso che a volte, anche in quelle poche traduzioni, o in citazioni, presentate anche su wikiquote, di non aver di fatto presentato se non in rari casi errori. Per il sito pornografico in effetti in parte era un eccesso ma trovo fosse piuttosto interessante, da alcuni punti di vista anche divertente a mio avviso(per possibili caoticità create in alcune “forme di pensiero” e per una mia parte che prova astio verso esse), determinati tipi di documentari, in spagna, almeno quando vi andai anni fa era cosi, se non erro vi sono penso anche in prima serata programmi che trattano di argomenti a riguardo senza molti “perbenismi”, anche se di fatti sul pornografico alla fine trovo che seics presentasse ragione, e forse un po' esagerai... ma era comunque una possibile idea. E poi sempre rispetto alle parole ma è di fatti penso un discorso di altro ambito se non erro nietzsche in un testo, forse umano troppo umano, presenta qualcosa del tipo: " si mente anche quando si dice il vero" anche se non so se sia proprio esatta.
per il “fuori realtà” vorrei sapere per quali modifiche perché in molti casi derivano comunque da testi, le citazioni su wikiquote tutte, tranne una di filoramo che è presa da una recensione scritta per “l'indice” e presente su “ibs.it”. E poi rispetto a “realtà” si potrebbe anche parlare di cosa o meno sia... ma sarebbe discorso non inerente a quanto da voi demandatomi. Per lo “studiare per fatti miei” ovvio se stessi a quanto dissero i professori sarei, a mio avviso e senza voler offendere nessuno, una sorta di marionetta erudita e imbecille. Non nego che quando essi mi presentavano qualcosa che m'incuriosiva m'interessavo ma il più penso mi deriva non da essi. Ma pur sempre da quanto al me si presentava e presenta. “Religiosi per eterodossia” non nego lo pensai, ma pensai anche che sarebbe potuto essere inteso come contrario all'ortodossia e quindi non del tutto esatto...poi sempre a riguardo in parte sapevo sarebbero state cambiate e, come già presentato in una discussione a riguardo, era necessario per varie d'esse dato che non erano alcune definiti in modo a mio avviso del tutto esatto. "differenontoprassi" era qualcosa come una prassi, se m'attenessi allo zingarelli, che “porta da una parte all'altra dell'essere” o “ prassi che porta l'essere da una parte all'altra”, anche se, quel “da una parte all'altra”, voleva essere inteso come da “una parte” o “un'altra”....anche se come detto sapevo benissimo sarebbero state cambiate, forse in parte volevo anche un attimo divertirmi in modo creativo, dato la ritenuta libertà di wikipedia e l'eventuale “idea che vi sta dietro” che il sapere, e il linguaggio, vada riportato ai singoli esseri e liberato dai sistemi di controllo, d'esso soprattuto se implicanti dinamiche di potere autoritario come nel sistema dell'istruzione, soprattutto università, accademie e scuole superiori. Un attacco al sapere perché ognuno possa elaborare un proprio linguaggio e visone del mondo che non sia costretta e disciplinata da esterni, impartita, programmata e utilizzata molte volte per ammaestrare e aumentare il proprio carisma o potere o soddisfare il proprio essere a discapito di eventuali “studenti” (poi certo non valido per la totalità dei professori rispetto alla mia esperienza qualcuno non era cosi pessimo ma ve n'erano alcuni che insultavano o trattavano gli studenti o assistenti come cani o simili cose.... almeno a mio avviso). Questo penso è tutto come scritto nella premessa mi scuso se vi saranno errori di punteggiatura e simili che potranno esser causa di confusione ma a volte capita che mi addormenti, che mangi o che legga, scriva e faccia anche altre cose quindi non posso passare tutto il tempo a scrivere se non passerei la mia vita a uno scrittoio e non penso sia quanto vorrei attuare e presentarmi, la mia ...prospettiva ideale. Quindi se porrete ancora eventuali questioni non aspettatevi risposta immediata e sappiate che non riuscirete mai ad instaurare in me una qualsiasi sorta di effetto panopticon, di correttore, anche se come già detto a pequod, nel caso non mi bloccaste l'utenza da questo computer(non che ne presenti anche su altri e che decida nel caso di continuare modificare articoli, a meno che non li trovi totalmente infondati e che possano diffondere, avvalorare, determinate tipologie di pensiero, modi d'essere, ... poi ovviamente potrete riconoscere al massimo lo stile, ma vabbehh), eventuali cambiamenti corposi se demandatomi li presenterò in precedenza in discussione, e ultima cosa, nel caso mi bloccaste l'utenza, vi chiederei di avvisarmi prima, poiché vorrei salvare alcune pagine della lista dei controllati. E poi comunque in molti determinati casi non mi pare che le mie modifiche siano cosi infondate. E soprattutto rispetto a quei casi in parte mi parete anche delle specie di censori, quindi vi buona giornata, o quanto da tali parole è presentato, definito--Francescorussig (msg) 20:05, 27 feb 2011 (CET)[rispondi]

nota

  1. ^ La psicoanalisi consente di interpretare solo ciò che è suscettibile di interpretazione. L'arte fantastica e l'arte simbolica le offrono numerose occasioni d'intervento: in esse abbonda il delirio più o meno evidente. L'arte, come la concepisco io, è refrattaria alla psicoanalisi: evoca il mistero senza quale il mondo non esisterebbe, ossia il mistero che non si deve confondere con una sorta di problema, per quanto difficile sia. Io mi sforzo di non dipingere se non immagini che evochino il mistero del mondo. Perché ciò sia possibile, devo essere ben vigile, ossia devo cessare di identificarmi interamente con idee, sentimenti, sensazioni. (Il sogno e la follia sono, al contrario, propizi a un'identificazione assoluta) Nessuna persona sensata crede che la psicoanalisi potrebbe chiarire il mistero del mondo. La natura del mistero è tale da annichilire la curiosità. La psicoanalisi non ha nulla da dire neppure sulle opere d'arte che evocano il mistero del mondo. Forse la psicanalisi è il miglior soggetto da trattare per mezzo della psicoanalisi stessa. (da Scritti, volume secondo, pag.188, René Magritte, Abscondita, Milano 2005)