Vento elettrico: differenze tra le versioni
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Il vento elettrico è un fenomeno elettrostatico che si produce in presenza di punte cariche elettricamente, a causa del movimento degli ioni dell'aria provocato dalla presenza della carica sulla punta stessa. Supponendo, per esempio, che la punta sia carica negativamente, essa attirerà gli ioni positivi presenti nell'aria e respingerà gli ioni negativi. I primi, scontrandosi con la punta, trasmettono ad essa la loro quantità di moto mettendola in movimento; i secondi, venendo respinti generano un movimento di materia percepibile come uno spostamento d'aria (come un leggero vento, appunto). Il fenomeno si verifica in presenza di punte o di conduttori che presentano zone con piccolo raggio di curvatura. In queste zone infatti la densità di carica superficiale σ è più alta che in zone con grande raggio di curvatura: di conseguenza il campo elettrico E sulle prime risulta maggiore.
Il vento elettrico è osservabile, ad esempio, portando in prossimità della punta di un conduttore elettrico carico, la fiamma di una candela: quest'ultima si piega sotto l'azione del "vento di elettroni", cioè il movimento d'aria dovuto a ioni, in parte presenti nell'atmosfera, in parte formatisi in prossimità della punta. Un altro esempio può essere l'arganetto elettrico (Un conduttore fornito di una serie di raggi metallici ripiegati nello stesso verso e terminanti con una punta), in cui gli ioni attratti dalle punte cedono la loro quantità di moto ad esse generando un moto rotatorio di direzione opposta a quella in cui sono orientate le punte.