Adorazione dei Magi (Mantegna): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
GnuBotmarcoo (discussione | contributi)
m Bot: Sostituisco tmp 'Opera pittorica' --> 'Opera d'arte'
FixBot (discussione | contributi)
m Bot: Sistemo sintassi template Portale. Aggiungo: pittura. Tolgo: arte.
Riga 30: Riga 30:
==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
*[http://www.getty.edu/art/gettyguide/artObjectDetails?artobj=900 Scheda nel sito del museo]
*[http://www.getty.edu/art/gettyguide/artObjectDetails?artobj=900 Scheda nel sito del museo]
{{Portale|pittura}}

{{portale|arte}}


[[Categoria:Dipinti di Andrea Mantegna]]
[[Categoria:Dipinti di Andrea Mantegna]]

Versione delle 22:50, 23 set 2010

Adorazione dei Magi
AutoreAndrea Mantegna
Data1497-1500
Tecnicatempera a colla e oro su tavola
Dimensioni54,6×70,7 cm
UbicazioneGetty Museum, Los Angeles

L'Adorazione dei Magi è un dipinto tempera a colla e oro su tavola (54,6x70,7 cm) di Andrea Mantegna, databile al 1497-1500 circa e conservato al Getty Museum di Los Angeles.

Descrizione e stile

La tela è un esempio del tardo stile del maestro. A sinistra si trova la Sacra Famiglia (Giuseppe, Maria e Gesù bambino), mentre a destra si vedono i tre Re Magi, con i doni in mano. Le figure si trovano tutte in primo piano e si accalcano occupando tutto lo spazio pittorico, secondo un'iconografia che facilitava la comprensione del fedele e quindi l'uso devozionale.

La scena è organizzata su un ritmo pacato, con colori sobri basati sul bruno, con gli accenti del giallo e dei rossi a esaltare la cromia. Particolarmente squillante, a differenza degli altri soggetti, è il turbante rosso del magio di colore, che risalta ancora maggiormente in confronto alla pelle scura. Il suo ritratto è molto verosimile e testimonia il gusto di Mantegna per i dettagli esotici e pittoreschi.

La notevole importanza data ai costosissimi recipienti, uno in rara porcellana blu e bianca (che all'epoca proveniva solo dall'Estremo Oriente) e in pietre semidure gli altri due (diaspro e onice), rimandano al gusto legato a Isabella d'Este ed alle collezioni del suo studiolo. Essi sono infatti al centro della composizione e vi rimandano le linee di forza, come quella della mano di Gasparre chinato, che emerge dal bordo inferiore.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

  Portale Pittura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pittura