Scheletrato: differenze tra le versioni

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Lo '''scheletrato''' è una [[protesi dentaria]] parziale mobile, costruita in [[cromo]]/[[cobalto]]/[[molibdeno]], che sfruttando l'elasticità propria di questa [[lega (metallurgia)|lega]], permette di agganciarsi ai [[dente|denti]] naturali tramite ganci fusi.<br>Altre tipologie di scheletrato adottano sistemi di aggancio detti ''attacchi'' che però devono utilizzare un ripristino protesico fisso su cui ancorarsi.<br>L'insieme di questa tipologia di protesi “fissa + scheletrica” viene detta [[protesi combinata]].<br>
Lo '''scheletrato''' è una [[protesi dentaria|protesi]] parziale mobile, costruita in [[cromo]]/[[cobalto]]/[[molibdeno]], che sfruttando l'elasticità propria di questa [[Tecnologia_odontotecnica#Leghe_usate_in_odontotecnica|lega]], permette di agganciarsi ai [[dente|denti]] naturali tramite ganci fusi.<br>Altre tipologie di scheletrato adottano sistemi di aggancio detti ''attacchi'' che però devono utilizzare un ripristino protesico fisso su cui ancorarsi.<br>L'insieme di questa tipologia di protesi “fissa + scheletrica” viene detta [[protesi combinata]].<br>
Su questa struttura portante, chiamato appunto scheletro o scheletrato, vengono montati denti in [[resina]] o [[ceramica]] per ripristinare la funzione masticatoria, fonetica ed estetica del [[bocca (anatomia)|cavo orale]].
Su questa struttura portante, chiamato appunto scheletro o scheletrato, vengono montati denti in [[Tecnologia_odontotecnica#Resine_odontotecniche|resina]] o [[Tecnologia_odontotecnica#Porcellane_dentali|ceramica]] per ripristinare la funzione [[masticazione|masticatoria]], fonetica ed estetica del [[bocca (anatomia)|cavo orale]].


== Storia dello scheletrato ==
== Storia dello scheletrato ==


La perdita dei denti, con i relativi problemi di masticazione, estetica e fonetica, ha da sempre cercato soluzioni.<br>Fin dagli [[etruschi]], si molavano denti di [[animale|animali]] o umani per agganciarli con bande in [[oro]] ai denti rimasti.<br>
La perdita dei denti, con i relativi problemi di [[masticazione]], estetica e fonetica, ha da sempre cercato soluzioni.<br>Fin dagli [[etruschi]], si molavano denti di [[animale|animali]] o umani per agganciarli con bande in [[oro]] ai denti rimasti.<br>
Con l'avvento delle [[scienze naturali]] (XVII e [[XVIII secolo]]), si è cominciata a sviluppare la tecnologia delle protesi così come le conosciamo oggi.<br>
Con l'avvento delle [[scienze naturali]] (XVII e [[XVIII secolo]]), si è cominciata a sviluppare la tecnologia delle protesi così come le conosciamo oggi.<br>
Furono due francesi, prima Mouton poi Massez, ad inventare dei ganci per fissare le protesi parziali ai denti rimasti. Allora si guardava soprattutto l'estetica e le protesi erano costruite da artigiani vari fra cui orafi e tornitori.<br>
Furono due francesi, prima Mouton poi Massez, ad inventare dei ganci per fissare le protesi parziali ai denti rimasti. Allora si guardava soprattutto l'estetica e le protesi erano costruite da artigiani vari fra cui orafi e tornitori.<br>
I primi scheletrati furono le placche stampate Wipla dalla “officina di fusione dentale“ della famiglia [[Germania|tedesca]] [[Krupp]], realizzata con una [[lega (metallurgia)|lega]] [[cromo]]/[[nichel]] biocompatibile; sistema che non ebbe sviluppo per i suoi costi.<br>
I primi scheletrati furono le placche stampate Wipla dalla “officina di fusione dentale“ della famiglia [[Germania|tedesca]] [[Krupp]], realizzata con una [[lega (metallurgia)|lega]] [[cromo]]/[[nichel]] biocompatibile; sistema che non ebbe sviluppo per i suoi costi.<br>
La tecnica si evolse poi con il contributo quasi simultaneo di Kennedy, Roach e Cummer; [[odontoiatria|odontoiatri]] [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] che adottarono la fusione in lega nobile nelle costruzione delle [[protesi]].<br>
La tecnica si evolse poi con il contributo quasi simultaneo di Kennedy, Roach e Cummer; [[odontoiatria|odontoiatri]] [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] che adottarono la fusione in lega nobile nelle costruzione delle [[protesi dentaria|protesi]].<br>
Quando nel [[1929]] l'inventore Erdle e di suo cognato l'ingegnere Prange crearono la “Austenal Laboratories Inc”, incominciò la ricerca metallurgica che portò al brevetto "Vitallium".<br>
Quando nel [[1929]] l'inventore Erdle e di suo cognato l'ingegnere Prange crearono la “Austenal Laboratories Inc”, incominciò la ricerca metallurgica che portò al brevetto "Vitallium".<br>
L'impronta geniale di Merrick, metallurgico dell'Austenal, di sostituire [[tungsteno|wolframio]] con [[molibdeno]], aumentando così l'elasticità e il rafforzamento della lega, fu il passo decisivo nell'uso della tecnica della fusione per la struttura portante della protesi (scheletrato) con questa nuova lega molto elastica, con un peso specifico basso e non ultimo un costo notevolmente inferiore alle leghe nobili fino ad allora usate.<br>
L'impronta geniale di Merrick, metallurgico dell'Austenal, di sostituire [[tungsteno|wolframio]] con [[molibdeno]], aumentando così l'elasticità e il rafforzamento della lega, fu il passo decisivo nell'uso della tecnica della fusione per la struttura portante della protesi (scheletrato) con questa nuova lega molto elastica, con un peso specifico basso e non ultimo un costo notevolmente inferiore alle leghe nobili fino ad allora usate.<br>
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==Voci correlate==
==Voci correlate==
*[[Odontoiatria]]
*[[Odontoiatria]]
*[[Tecnologia odontotecnica]]
*[[Implantologia]]
*[[Implantologia]]
*[[Chirurgia maxillo-facciale]]
*[[Chirurgia maxillo-facciale]]

Versione delle 23:52, 3 giu 2010

Scheletrato

Lo scheletrato è una protesi parziale mobile, costruita in cromo/cobalto/molibdeno, che sfruttando l'elasticità propria di questa lega, permette di agganciarsi ai denti naturali tramite ganci fusi.
Altre tipologie di scheletrato adottano sistemi di aggancio detti attacchi che però devono utilizzare un ripristino protesico fisso su cui ancorarsi.
L'insieme di questa tipologia di protesi “fissa + scheletrica” viene detta protesi combinata.
Su questa struttura portante, chiamato appunto scheletro o scheletrato, vengono montati denti in resina o ceramica per ripristinare la funzione masticatoria, fonetica ed estetica del cavo orale.

Storia dello scheletrato

La perdita dei denti, con i relativi problemi di masticazione, estetica e fonetica, ha da sempre cercato soluzioni.
Fin dagli etruschi, si molavano denti di animali o umani per agganciarli con bande in oro ai denti rimasti.
Con l'avvento delle scienze naturali (XVII e XVIII secolo), si è cominciata a sviluppare la tecnologia delle protesi così come le conosciamo oggi.
Furono due francesi, prima Mouton poi Massez, ad inventare dei ganci per fissare le protesi parziali ai denti rimasti. Allora si guardava soprattutto l'estetica e le protesi erano costruite da artigiani vari fra cui orafi e tornitori.
I primi scheletrati furono le placche stampate Wipla dalla “officina di fusione dentale“ della famiglia tedesca Krupp, realizzata con una lega cromo/nichel biocompatibile; sistema che non ebbe sviluppo per i suoi costi.
La tecnica si evolse poi con il contributo quasi simultaneo di Kennedy, Roach e Cummer; odontoiatri statunitensi che adottarono la fusione in lega nobile nelle costruzione delle protesi.
Quando nel 1929 l'inventore Erdle e di suo cognato l'ingegnere Prange crearono la “Austenal Laboratories Inc”, incominciò la ricerca metallurgica che portò al brevetto "Vitallium".
L'impronta geniale di Merrick, metallurgico dell'Austenal, di sostituire wolframio con molibdeno, aumentando così l'elasticità e il rafforzamento della lega, fu il passo decisivo nell'uso della tecnica della fusione per la struttura portante della protesi (scheletrato) con questa nuova lega molto elastica, con un peso specifico basso e non ultimo un costo notevolmente inferiore alle leghe nobili fino ad allora usate.
La qualità della lega al cromo/cobalto/molibdeno, perfezionata ulteriormente, viene tutt'oggi usata anche in implantologia, nonché nelle ricostruzioni protesiche di altre parti del corpo.

Voci correlate

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