Nimatullah Kassab Al-Hardini: differenze tra le versioni
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Versione delle 11:49, 14 dic 2009
Nimattullah Youssef Kassab Al-Hardini | |
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Nascita | Beit Kassab, Hardine, 1808 |
Morte | Kfifane, 14 dicembre 1858 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | Basilica di San Pietro, 16 maggio 2004 da Papa Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 14 dicembre. |
Attributi | Cappuccio nero, barba nera. |
Nimatullah Youssef Kassab Al-Hardini (Beit Kassab, 1808 – Kfifane, 14 dicembre 1858) fu un monaco e presbitero libanese, proclamato santo da Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004.
Cenni biografici
Al-Hardini nacque ad Hardin, nel Libano centro-settentrionale, nel 1808. Dal 1816 al 1822 frequentò la scuola del monastero dell’Ordine antoniano maronita libanese. Nel 1828 entrò in seminario nel monastero di Sant'Antonio a Kozhaya; lì scelse di farsi chiamare con il nome Nimatullah (“Grazia di Dio”). Dopo aver preso i voti solenni nel 1830 fu ordinato sacerdote a Kfifane, il 25 dicembre 1833.
Dopo essere diventato per tre volte vice superiore dell’Ordine Libanese Maronita fu insegnante di teologia al seminario maggiore ed ebbe anche, tra i suoi numerosi allievi, il santo libanese Charbel Makhlouf. Passò gran parte dei giorni e delle notti della sua vita in adorazione dell'Eucaristia, alla devozione verso la Vergine Maria e alla recita del Rosario[1] [2].
Morì di polmonite il 14 dicembre 1858 nel monastero dei santi Cipriano e Giustino a Kfifane.
Memoria liturgica il 14 dicembre.
Note
Collegamenti esterni
- San Nimatullah Youssef Kassab Al-Hardini, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
- Altra scheda sul santo maronita