Vittorio Calvino: differenze tra le versioni
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Versione delle 13:57, 12 gen 2009
Vittorio Calvino (Alghero (Ss), 4 febbraio 1909 – Monfalcone (Go), 10 luglio 1956) è stato un giornalista, commediografo e sceneggiatore italiano.
Biografia
I genitori Teofilo (piemontese di antica famiglia valdese) e Gertrud giungono ad Alghero per amministrare le tenute dell’ammiraglio Von Tirpitz, ministro della marina germanica. Nel 1918 la madre (figlia del console danese in Italia) muore nell’epidemia di “spagnola”, evento che determina la partenza della famiglia dalla Sardegna. Con i fratelli Paolo, Guido, Silvio ed Evelina vaga tra una zia paterna in Svizzera e vari collegi. Compie studi classici e vive una giovinezza avventurosa: mozzo di veliero, sommergibilista, rappresentante di commercio e infine giornalista. Sposa a Milano il 15 agosto del 1933 Alma Meille, anch’ella di famiglia valdese in contatto da generazioni con i Calvino, e nel 1940 si trasferisce a Roma, a dirigere l'ufficio stampa della Lux Film, una tra le principali case di produzione dell’epoca. Erano nati intanto i figli Oliviero, nel 1935, e nel 1938 Daniela, una breve carriera di attrice con film come “La noia” dal romanzo di Moravia e “La virtù sdraiata”, diretto nel 1969 da Sidney Lumet. Nel 1943 nasce Anita, per 30 anni programmista regista dei telegiornali Rai. Il lavoro alla Lux lo inserisce naturalmente nel mondo dello spettacolo. Scrive drammi, sceneggiature, opere per la radio, e nel 1953 viene invitato dalla nascente Rai-tv a dirigere il settore prosa (Vittorio Veltroni, padre di Walter, per la parte giornalistica). Nel 1955 se ne va sbattendo la porta: ritiene la televisione troppo burocratizzata e lottizzata. Nell’estate del 1956 è a Monfalcone per il varo dell’”Andrea Doria”. Viene colpito da un collasso cardio-circolatorio, e muore il 10 luglio, a soli 47 anni.
Opere
Sceneggiatore e soggettista cinematografico: “Abbasso la ricchezza!” (1946) con Anna Magnani e Vittorio De Sica “Paolo e Francesca” (1949) di Raffaello Matarazzo “Delirio” (1953) con Raf Vallone “Siamo tutti inquilini” (1953) di Mario Mattoli. Opere teatrali: “80° paral¬lelo Nord” (1940), “L’arciere” (1948), “La torre sul pollaio” (1949), “Il diavolo degli amanti” (1950), “Quando arriva Don Gonzalo” e “Creatura umana” (1951), “Cavaliere senza armatura” (1952) “Ancora addio” (1956). Le opere teatrali più importanti vennero pubblicate nel 1959 nel volume “Teatro” edito da Cappelli. Radiodrammi: “Prima visita”, “Quando si ama” e “Il terribile sospetto” (1938), “Buona guardia” e “Intorno a noi” (1939), “Trasloco” e “L'ultimo viaggio” (1941), “Il mio e il tuo” e “Prima dell'alba” (1943), “Come lui perdette al gioco” (1944), “Un’anima per Giulia” (1946), “Così ce ne andremo” (1947), “Merenda sull'erba” e “Un fiore cresce nel deserto” (1949), “Confessione a Francesca” e “La cometa si fermò” (1952), “I prigionieri del re” (1956).
Collegamenti esterni
- Un articolo di Sante Maurizi su Vittorio Calvino pubblicato su La Nuova Sardegna del 24 marzo 2005