Euribiade: differenze tra le versioni

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Versione delle 14:27, 27 set 2008

Euribiade (in greco Εὐρυϐιάδης), figlio di Euriclide, fu un famoso condottiero ed ammiraglio spartano.

In seguito alla morte di Leonida I, diventò il principale capo spartano ed ebbe il comando della flotta della sua città.

Dopo la battaglia di Capo Artemisio, che non produsse esiti rilevanti, la flotta greca comandata da Euribiade si era ritirata nello stretto di Salamina. A causa dei successi ottenuti dall'esercito persiano e del ritardo dei rifornimenti, i Greci non riuscivano a trovare un accordo sulla strategia da adottare; da un lato il generale ateniese Temistocle voleva continuare ad attaccare le navi persiane con la flotta greca mentre i generali peloponnesiaci, tra cui Euribiade, preferivano optare per una linea difensiva presso l'istmo di Corinto, adducendo che a Salamina in caso di sconfitta gli assediati non avrebbero avuto scampo. Ovviamente quest'ultima soluzione avrebbe significato abbandonare buona parte della Grecia centrale in mano all'esercito invasore. Prevalse, infine, la scelta di Temistocle, convinto che l'unico scacchiere utile alla flotta greca fosse quello tra il golfo Saronico e la baia di Eleusi ed ebbe la forza di imporla, ricorrendo alla minaccia di ritirare le navi ateniesi.

Si arrivò così alla battaglia di Salamina, nella quale le navi greche ebbero la meglio sulla flotta persiana.

Fonti