Papà del Gnoco: differenze tra le versioni
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Versione delle 11:18, 7 feb 2008
Il Papà del Gnoco è la principale maschera del carnevale veronese.
È un uomo anziano, rubicondo e con una lunga barba bianca (come Babbo Natale), vestito di broccato nocciola e mantello, con una tuba rossa a cui sono attaccati dei sonagli. Poiché è considerato il re del Bacanal del Gnoco, ha come scettro una grande forchetta dorata, in cui è infilzato uno gnocco di patata. Si muove a cavallo di una mula che, alla fine del periodo carnevalesco, viene tradizionalmente mangiata sotto forma di Pastissada, il piatto tipico della città. Durante la sfilata, assieme ai suoi servitori (i gobeti) dispensa caramelle per i bambini e confezioni di gnocchi per gli adulti.
Nato come tradizione del quartiere più antico, S. Zeno, viene eletto fra i suoi abitanti. Durante la domenica di elezione chiunque può partecipare alla votazione, ottenendo come ricompensa un piatto di gnocchi al pomodoro.
Origini storiche
Fra il 1520 e il 1531 a causa di un'inondazione del fiume Adige e delle scorrerie dei Lanzichenecchi, Verona aveva subito una terribile carestia. Il 18 giugno 1531 la popolazione, affamata e disperata, andò ad assaltare i forna di S.Zeno per far provviste di grano e di pane. La situazione fu salvata dalla nomina di alcuni cittadini che provvidero a loro spese di rifornire i cittadini più poveri della contrada di viveri.
La tradizione popolare vede in Da Vico il fondatore del Baccanale del Gnocco, avendo distribuito a sue spese tra la popolazione viveri di prima necessità, come pane, vino e formaggio nell'ultimo venerdì di Carnevale: per rievocare questo personaggio nacque quella che viene considerata la più antica maschera d'Italia e d'Europa di cui si abbiano dei documenti certi.