Giovanni Castriota: differenze tra le versioni

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[[File:Coa Kastrioti Family.svg|thumb|left|upright=0.6|Stemma araldico dei Castriota]]
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== Biografia ==
== Biografia ==
Ancor fanciullo durante la [[Battaglia della Piana dei Merli]] e [[Battaglia dei Campi Sauriani|di quella ghega]], difese il proprio territorio giostrandosi tra alterne influenze [[Murad II|ottomane]], e [[Repubblica di Venezia|veneziane]]; fu per tutta la vita alleato della [[Repubblica di Ragusa]], presso la quale decise anche di custodire il tesoro di famiglia. Nel [[1430]], dopo anni incessanti di lotta contro l'[[Impero Ottomano]], Giovanni Castriota dovette soccombere nella sua Croia alla fine di una rivolta da lui capeggiata. Fu costretto a sottomettersi al sultano [[Murad II]] e dichiararsi suo vassallo, suggellando il proprio vassallaggio con la consegna dei figli (tra cui Giorgio, il futuro ''Skanderbeg'') come ostaggi presso la corte di [[Edirne]].
Ancor fanciullo durante la [[Battaglia della Piana dei Merli]] e [[Battaglia dei Campi Sauriani|di quella ghega]], difese il proprio territorio giostrandosi tra alterne influenze [[Murad II|ottomane]] e [[Repubblica di Venezia|veneziane]]; fu per tutta la vita alleato della [[Repubblica di Ragusa]], presso la quale decise anche di custodire il tesoro di famiglia. Nel [[1430]], dopo anni incessanti di lotta contro l'[[Impero Ottomano]], Giovanni Castriota dovette soccombere nella sua Croia alla fine di una rivolta da lui capeggiata. Fu costretto a sottomettersi al sultano [[Murad II]] e dichiararsi suo vassallo, suggellando il proprio vassallaggio con la consegna dei figli (tra cui Giorgio, il futuro ''Skanderbeg'') come ostaggi presso la corte di [[Edirne]].


Giovanni morì nel [[1442]], il sultano Murad II rapidamente portò le terre del principe albanese sotto il diretto controllo ottomano fin quando, nel [[1443]], Giorgio Castriota disertò dall'esercito turco nel quale combatteva e ritornò a Croia per riprendere i suoi domini e liberare il suo popolo dal giogo della mezzaluna.
Giovanni morì nel [[1442]], il sultano Murad II rapidamente portò le terre del principe albanese sotto il diretto controllo ottomano fin quando, nel [[1443]], Giorgio Castriota disertò dall'esercito turco nel quale combatteva e ritornò a Croia per riprendere i suoi domini e liberare il suo popolo dal giogo della mezzaluna.

Versione delle 01:02, 19 set 2020

Disambiguazione – Se stai cercando il condottiero nipote di Giorgio Castriota Scanderbeg, vedi Giovanni Castriota Granai.

Giovanni I Castriota (in albanese Gjon Kastrioti; 1380 circa – 1442) fu un principe albanese, signore di Croia e dei territori circostanti, tra i maggiori magnati dell'Albania centrosettentrionale e padre di Scanderbeg, eroe nazionale albanese.

Situazione politica nei Balcani Occidentali alla vigilia della battaglia della Piana dei Merli. I possedimenti di Giovanni sono una parte dell'area indicata in giallo cupo.
Stemma araldico dei Castriota

Biografia

Ancor fanciullo durante la Battaglia della Piana dei Merli e di quella ghega, difese il proprio territorio giostrandosi tra alterne influenze ottomane e veneziane; fu per tutta la vita alleato della Repubblica di Ragusa, presso la quale decise anche di custodire il tesoro di famiglia. Nel 1430, dopo anni incessanti di lotta contro l'Impero Ottomano, Giovanni Castriota dovette soccombere nella sua Croia alla fine di una rivolta da lui capeggiata. Fu costretto a sottomettersi al sultano Murad II e dichiararsi suo vassallo, suggellando il proprio vassallaggio con la consegna dei figli (tra cui Giorgio, il futuro Skanderbeg) come ostaggi presso la corte di Edirne.

Giovanni morì nel 1442, il sultano Murad II rapidamente portò le terre del principe albanese sotto il diretto controllo ottomano fin quando, nel 1443, Giorgio Castriota disertò dall'esercito turco nel quale combatteva e ritornò a Croia per riprendere i suoi domini e liberare il suo popolo dal giogo della mezzaluna.

Voci correlate

Collegamenti esterni