Ramón Menéndez Pidal: differenze tra le versioni

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Versione delle 17:31, 25 ago 2007

Ramón Menéndez Pidal (La Coruña, 13 marzo 1869Madrid, 14 novembre 1968) è stato un filologo e storico spagnolo. Fu allievo di M. Menéndez Pelayo all'università di Madrid, dove si laureò nel 1893 e dove nel 1899 ottenne la cattedra di filologia. Membro dell'Accademia Reale dal 1902, presiedette a questa istituzione a partire dal 1925. Durante la Guerra Civile Spagnola del 1936-1939 si rifugiò a Burdeos, a Cuba, negli Stati Uniti e a Parigi.

Fu il vero iniziatore della filologia spagnola, creando un'importante scuola di ricercatori e critici attraverso il Centro di Studi Storici (fondato nel 1910) e la Revista de Filología Española (1914). Menéndez Pidal aprì gli studi linguistici e letterari del suo paese al metodo comparatista e storico, con i quali fissò le basi della moderna filologia spagnola e si rivelò essere uno dei più prestigiosi filologi romanzi dell'epoca.

Con La leggenda degli infanti de Lara (1896) iniziò i suoi lavori sull'epica spagnola primitiva, lavori continuati con una serie di saggi sul Poema del mio Cid, accuratamente pubblicati tra il 1908 e il 1911, e con opere come La epopeya castellana a través de la literatura española (1910) e La Chanson de Roland e il neotradizionalismo (1959).

La sua stima per la figura di Rodrigo Díaz de Vivar (il leggendario Cid Campeador), in consonanza con gli autori della Generazione del 98, lo portò a scrivere La España del Cid (1929), nella quale manifestò la sua grande esperienza di storico.

Fu l'esponente di maggior spicco della "tesi tradizionalista" secondo cui l'epica sarebbe stata un prodotto popolare, trasmesso oralmente dai giullari e messa per iscritto solo successivamente. Al giorno d'oggi, se da un lato si riconosce la sicura importanza e influenza della tradizione orale nell'epica, si tende però a rifiutare l'ipotesi di una lunga trasmissione orale, in quanto priva di concreti riscontri.