Teoria musicale: differenze tra le versioni

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La '''Teoria musicale''' è un insieme di metodi per analizzare, classificare e comporre la [[musica]] e i suoi elementi. Più strettamente può essere definita come la descrizione in parole degli elementi della musica, e delle relazioni tra la [[semiografia]] (o comunemente detta: notazione musicale) e la sua esecuzione. In generale la teoria può essere considerata "ogni asserzione, credenza, o concezione della musica" (Boretz, [[1995]]). Lo studio accademico della musica è chiamato [[musicologia]].
La '''Teoria musicale''' è un insieme di metodi per analizzare, classificare e comporre la [[musica]] e i suoi elementi. Più strettamente può essere definita come la descrizione in parole degli elementi della musica, e delle relazioni tra la [[semiografia]] (o comunemente detta: notazione musicale) e la sua esecuzione. In generale la teoria può essere considerata "ogni asserzione, credenza, o concezione della musica" (Boretz, [[1995]]). Lo studio accademico della musica è chiamato [[musicologia]].



Versione delle 18:36, 8 ago 2007

ipertoni armonia

La Teoria musicale è un insieme di metodi per analizzare, classificare e comporre la musica e i suoi elementi. Più strettamente può essere definita come la descrizione in parole degli elementi della musica, e delle relazioni tra la semiografia (o comunemente detta: notazione musicale) e la sua esecuzione. In generale la teoria può essere considerata "ogni asserzione, credenza, o concezione della musica" (Boretz, 1995). Lo studio accademico della musica è chiamato musicologia.

La teoria della musica in generale cerca di ridurre il lavoro di composizione e di esecuzione di brani musicali a un insieme di regole e idee astratte. Generalmente i lavori riguardanti la teoria musicale sono sia descrittivi che prescrittivi, ovvero cercano sia di definire la pratica musicale sia di influenzare la pratica della musica attuata dopo aver letto i lavori stessi. A causa di ciò, la teoria musicale dipende largamente dalla pratica ma, allo stesso tempo, suggerisce future esplorazioni. I musicisti studiano la teoria musicale allo scopo di capire le relazioni che un compositore si aspetta siano capite nella notazione, un compositore studia la teoria musicale allo scopo di capire come produrre certi effetti e di strutturare il suo lavoro. I compositori possono studiare teoria musicale per instradare le proprie decisioni relative alla composizione.

Parlando in generale, la teoria musicale nella tradizione occidentale tratta dell'armonia e del contrappunto, e quindi usa queste per creare delle strutture musicali più estese e la creazione della melodia.

Suono

La teoria musicale è la parte della musica che specifica il modo di descrivere suoni, (consistenti in onde sonore di compressione di un mezzo trasmissivo - che in genere è l'aria) e descrive le relazioni tra i suoni e la percezione degli ascoltatori (lo studio di come gli esseri umani interpretano i suoni è chiamato invece psicoacustica).

Spesso gli aspetti fondamentali del suono e della musica sono descritte come altezza, durata, intensità, e timbro.


Altezza

In acustica suoni vengono principalmente identificati a partire dalla loro loro frequenza (che nella maggior parte delle condizioni d'ascolto e di emissione è invariante, al contrario ad esempio della lunghezza d'onda che dipende dal mezzo trasmissivo). Ogni oggetto ha una serie di frequenze caratteristiche determinate dalla sua struttura fisica: queste sono le frequenza alle quali il corpo tende a vibrare con maggior facilità. L'assieme di queste frequenze è detta degli armonici naturali: l'armonico naturale di frequenza inferiore viene anche detto armonico fondamentale o nota fondamentale. Queste osservazioni sono alla base della costruzione dei diversi tipi di strumenti musicali.

In musica alla frequenza si sostituisce normalmente l'altezza di un suono, data dalla sua distanza da un suono di riferimento o da quella di un altro suono d'interesse.[1] Il suono di riferimento adottato dalle orchestre moderne corrisponde alla nota "La" alla frequenza di 440 Hz.

Accordare significa assegnare un preciso valore di frequenza alle varie note. Il rapporto tra la frequnza di due note (che nella nostra percezione corrisponde alla differenza tra le loro altezze) è chiamato intervallo. Le note possono essere disposte in scale musicali e modi musicali. Le scale che si incontrano più spesso nella musica occidentale moderna sono la scala maggiore e la scala minore.

Durata

Per durata si intende quanto ogni suono si prolunga nel tempo. Per rappresentare la durata dei suoni si usano dei simboli grafici posti sul pentagramma. La parte della teoria musicale che si occupa dello studio di questi simboli è la semiografia (o notazione musicale).

Intensità

L'intensità è la forza con cui viene emesso un suono.

Timbro

Il timbro è quella caratteristica del suono che permette, a chi ascolta, di distinguere le diverse fonti sonore: un do suonato da un violino è diverso dallo stesso do suonato da un pianoforte.

Ritmo, tempo e misure

Il ritmo è la disposizione dei suoni nel tempo. Il metro divide il tempo in intervalli regolari chiamati misure, o "battute". Una caratteristica di un brano musicale è che il tempo è rappresentato da una frazione, come 4/4 o 12/8.I tempi si suddividono in binari,ternari,composti e dispari.Nel tempo binario il numeratore della frazione è multiplo di due e indica in quante parti deve essere suddiviso un movimento della battuta.Nel caso del tempo ternario il movimento viene suddiviso in tre parti invece che due.I tempi composti sono definiti tali, inquanto sono la somma di più tempi.Un esempio ne è il 6/8,tempo composto e binario.I tempi dispari sono invece tempi composti con il numeratore della frazione dispari che comportano quindi una suddivisione dispari della battuta.Un esempio ne è il 7/8, molto utilizzato nel genere progressive insieme ad altri tempi dispari e composti come il 5/4, 15/8... Esistono diversi tipi di ritmi ad es: l sincopati sono ritmi in cui i tempi normalmente non accentati lo diventano. Il concetto di ritmo è diverso per ogni cultura, nella musica occidentale i ritmi derivano dalla musica-poesia della civiltà greca. Suonare ritmi diversi simultaneamente con una tempistica diversa è chiamato poliritmo.

Melodia e armonia

La melodia combina l'altezza delle note con il ritmo. In un brano musicale, la melodia è la struttura musicale più identificabile. Le melodie spesso sono costruite su scale musicali. Il contrappunto è lo studio della combinazione e sovrapposizione di melodie normalmente indipendenti.

Si può parlare di armonia quando due o più suoni emessi simultaneamente, suonano (bene) insieme, anche se una melodia senza accompagnamento può comunque implicare un'armonia sottostante. Questa definizione che è tuttora insegnata ancora nei corsi base di armonia nei conservatori, non è però condivisa da tutti. Ad essere discussa è la stessa definizione di gradevolezza o consonanza di due suoni emessi contemporaneamente: mentre alcuni, privilegiando l'aspetto culturale, lo ritengono un fatto sopratuttot soggettivo, condizionato da molti fattori(estrazione sociale, esperienze, personalità, eccetera), altri[2] la ritengono una proprietà che consegue in gran parte dalla fisica del suono (acustica) e dalla fisiologia dell'apparato uditivo umano.

Nei testi specializzati si allude spesso alla melodia come componente orizzontale e all'armonia come componente verticale di un brano musicale facendo riferimento ad una rappresentazione spaziale bidimensionale dei brani musicali, simile a quello realizzato comunemente sugli spartiti dove le note che vengono sunate contemporaneamente si trovano sulla stessa verticale, mentre le linee melodiche si sviluppano orizzontalmente sul foglio.

Semiografia

La semiografia (o notazione musicale) è la rappresentazione grafica della musica. Le note ed i ritmi sono rappresentati da simboli sul pentagramma, i simboli principali sono la chiave (altezza delle note), il tempo (durata delle note), la dinamica (intensità delle note). Inoltre vengono usati altri simboli per indicare le ripetizioni (ritornelli), velocità, interpretazione ecc.

Analisi

Si veda analisi musicale e analisi Schenkeriana.


Collegamenti esterni

Note

  1. ^ L'altezza di un suono dipende strettamente dalla sua freqenza.
  2. ^ Vedi ad esempio: Andrea Frova, Armonia celeste e dodecafonia. Musica e scienza attraverso i secoli, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2006, ISBN 8817007633


[senza fonte]

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