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== Storia ==
== Storia ==
L'espressione ''Ley line'' venne coniata nel 1921 dall'archeologo dilettante Alfred Watkins, riferendosi a presunti allineamenti di numerosi luoghi di interesse geografico e storico, come monumenti antichi e [[megaliti]], creste naturali e attraversamenti fluviali. Nei suoi libri ''Early British Trackways'' e ''The Old Straight Track'', Watkins cercò di identificare tracce di antichi percorsi nel paesaggio britannico, sviluppando in seguito alcune teorie secondo cui questi allineamenti erano stati creati ai tempi del [[neolitico]] per facilitare gli spostamenti terrestri utilizzando un'orientamento a vista e poi tali punti allineati erano rimasti nel paesaggio per millenni.<ref name= TheOldStraightTrack>{{cite book|last=Watkins|first=Alfred|title=The old straight track: its mounds, beacons, moats, sites, and mark stones|year=1925|publisher=Methuen & Co Ltd}}</ref>
L'espressione ''Ley line'' venne coniata nel 1921 dall'archeologo dilettante Alfred Watkins, riferendosi a presunti allineamenti di numerosi luoghi di interesse geografico e storico, come monumenti antichi e [[megaliti]], creste naturali e attraversamenti fluviali. Nei suoi libri ''Early British Trackways'' e ''The Old Straight Track'', Watkins cercò di identificare tracce di antichi percorsi nel paesaggio britannico, sviluppando in seguito alcune teorie secondo cui questi allineamenti erano stati creati ai tempi del [[neolitico]] per facilitare gli spostamenti terrestri utilizzando un'orientamento a vista e poi tali punti allineati erano rimasti nel paesaggio per millenni.<ref name= TheOldStraightTrack>{{Cita libro|cognome=Watkins|nome=Alfred|titolo=The old straight track: its mounds, beacons, moats, sites, and mark stones|anno=1925|editore=Methuen & Co Ltd}}</ref>


Nel 1969 lo scrittore John Michell risprese il termine "ley lines" nel suo libro ''The View Over Atlantis'', associandolo a teorie spirituali e mistiche sugli allineamenti delle forme della terra, attingendo al concetto cinese di [[feng shui]]. Michell riteneva che esistesse una rete mistica di linee temporanee in tutta la Gran Bretagna,<ref name="Michell1969">{{cite book|last=Michell|first=John|title=The View Over Atlantis|year=1969|publisher=Sago Press}}</ref>; tale teoria venne attivamente promossa dalla rivista ''The Ley Hunter'' edita da Paul Screeton, biografo di John Michell.
Nel 1969 lo scrittore John Michell risprese il termine "ley lines" nel suo libro ''The View Over Atlantis'', associandolo a teorie spirituali e mistiche sugli allineamenti delle forme della terra, attingendo al concetto cinese di [[feng shui]]. Michell riteneva che esistesse una rete mistica di linee temporanee in tutta la Gran Bretagna,<ref name="Michell1969">{{Cita libro|cognome=Michell|nome=John|titolo=The View Over Atlantis|anno=1969|editore=Sago Press}}</ref>; tale teoria venne attivamente promossa dalla rivista ''The Ley Hunter'' edita da Paul Screeton, biografo di John Michell.


Il concetto espresso libro di Michell venne poi spiritualizzato e adottato anche da altri autori, e venne adattata ad altri percorsi allineati sparsi in molti luoghi del mondo.
Il concetto espresso libro di Michell venne poi spiritualizzato e adottato anche da altri autori, e venne adattata ad altri percorsi allineati sparsi in molti luoghi del mondo.


==Critiche==
==Critiche==
La teoria di Watkins incontrò da subito lo scetticismo degli archeologi, tra cui Osbert Guy Stanhope Crawford, che rifiutò di pubblicità per lil libro ''The Old Straight Track'' nella rivista scientifica ''Antiquity''.<ref>{{cite book|author=Shoesmith, R. |date=1990|title=Alfred Watkins: a Herefordshire Man|page= 132|location= Woonton Almeley|publisher= Logaston Press|isbn= 0-9510242-7-2}}</ref> Dal 1989, le confutazioni delle teorie di Watkins si sono generalmente basate sui metodi matematici, le statistiche e l'analisi delle forme.
La teoria di Watkins incontrò da subito lo scetticismo degli archeologi, tra cui Osbert Guy Stanhope Crawford, che rifiutò di pubblicità per lil libro ''The Old Straight Track'' nella rivista scientifica ''Antiquity''.<ref>{{Cita libro|autore=Shoesmith, R. |data=1990|titolo=Alfred Watkins: a Herefordshire Man|p= 132|città= Woonton Almeley|editore= Logaston Press|isbn= 0-9510242-7-2}}</ref> Dal 1989, le confutazioni delle teorie di Watkins si sono generalmente basate sui metodi matematici, le statistiche e l'analisi delle forme.


Una critica alla teoria delle linee di Watkins afferma che, data l'alta densità di siti storici e preistorici presenti in Gran Bretagna e in altre parti d'Europa, il trovare linee rette che "collegano" i siti è un fatto banale e riconducibile alla coincidenza. Un'analisi statistica sulle linee temporanee ha concluso che: "La densità di siti archeologici nel paesaggio britannico è così grande che una linea tracciata a caso in qualunque posto ovviamente incontra un certo numero di siti.<ref>{{cite book|last=Johnson|first=Matthew|title=Archaeological Theory: An Introduction|date=29 Dec 2009|edition=2nd|publisher=Wiley-Blackwell|isbn=978-1-4051-0015-1|url=https://books.google.com/books?id=eYHwXdNVxzMC&pg=PA5&dq=%22ley+lines%22+density#v=onepage&q=%22ley%20lines%22%20density&f=false|accessdate=3 May 2011|page=5}}</ref>
Una critica alla teoria delle linee di Watkins afferma che, data l'alta densità di siti storici e preistorici presenti in Gran Bretagna e in altre parti d'Europa, il trovare linee rette che "collegano" i siti è un fatto banale e riconducibile alla coincidenza. Un'analisi statistica sulle linee temporanee ha concluso che: "La densità di siti archeologici nel paesaggio britannico è così grande che una linea tracciata a caso in qualunque posto ovviamente incontra un certo numero di siti.<ref>{{Cita libro|cognome=Johnson|nome=Matthew|titolo=Archaeological Theory: An Introduction|data=29 dicembre 2009|edizione=2nd|editore=Wiley-Blackwell|isbn=978-1-4051-0015-1|url=https://books.google.com/books?id=eYHwXdNVxzMC&pg=PA5&dq=%22ley+lines%22+density#v=onepage&q=%22ley%20lines%22%20density&f=false|accesso=3 maggio 2011|p=5}}</ref>


Uno studio del matematico inglese David George Kendall ha utilizzato le tecniche digitali dell'analisi delle forme per esaminare i triangoli formati dalle pietre posizionate verticalmente per dedurre se queste fossero disposte in linee rette. La forma di un triangolo può essere rappresentata come punto sulla sfera, e la distribuzione di tutte le forme può essere considerata come una distribuzione sulla sfera. La distribuzione del campione ricavato dalle pietre stazionarie è stata confrontata con la distribuzione teorica per dimostrare che la presenza di linee rette non era superiore alla media.<ref name=Kendall>{{cite journal|url=http://www.jstor.org/stable/2245331 |title=A Survey of the Statistical Theory of Shape|author=Kendall, David G.|journal= Statistical Science|volume= 4|number= 2 |date=May 1989|pages= 87–99|doi=10.1214/ss/1177012582}}</ref>
Uno studio del matematico inglese David George Kendall ha utilizzato le tecniche digitali dell'analisi delle forme per esaminare i triangoli formati dalle pietre posizionate verticalmente per dedurre se queste fossero disposte in linee rette. La forma di un triangolo può essere rappresentata come punto sulla sfera, e la distribuzione di tutte le forme può essere considerata come una distribuzione sulla sfera. La distribuzione del campione ricavato dalle pietre stazionarie è stata confrontata con la distribuzione teorica per dimostrare che la presenza di linee rette non era superiore alla media.<ref name=Kendall>{{Cita pubblicazione|url=http://www.jstor.org/stable/2245331 |titolo=A Survey of the Statistical Theory of Shape|autore=Kendall, David G.|rivista= Statistical Science|volume= 4|numero= 2 |data=May 1989|pp= 87–99|doi=10.1214/ss/1177012582}}</ref>


L'archeologo [[Richard Atkinson]] ha raccolto le posizioni delle [[cabina telefonica|cabine telefoniche]] del Regno Unito e provato l'esistenza di una "linea delle cabine telefoniche": tale esperimento ha dimostrato che la mera esistenza di tali linee poste su una serie casuale di punti non dimostrava che si trattasse di artefatti intenzionali, tanto più che è noto che le cabine telefoniche non erano disposte secondo un ordine o con alcuna intenzione del genere.<ref name=Ruggles>{{cita libro|titolo=Ley lines|opera=Ancient astronomy: An encyclopaedia|autore=Clive L. N. Ruggles|p=225|anno=2005|editore=ABC-CLIO|isbn=1-85109-477-6}}</ref>
L'archeologo [[Richard Atkinson]] ha raccolto le posizioni delle [[cabina telefonica|cabine telefoniche]] del Regno Unito e provato l'esistenza di una "linea delle cabine telefoniche": tale esperimento ha dimostrato che la mera esistenza di tali linee poste su una serie casuale di punti non dimostrava che si trattasse di artefatti intenzionali, tanto più che è noto che le cabine telefoniche non erano disposte secondo un ordine o con alcuna intenzione del genere.<ref name=Ruggles>{{cita libro|titolo=Ley lines|collana=Ancient astronomy: An encyclopaedia|autore=Clive L. N. Ruggles|p=225|anno=2005|editore=ABC-CLIO|isbn=1-85109-477-6}}</ref>


== Inclusione nelle teorie new age ==
== Inclusione nelle teorie new age ==
Nel 1969 l' autore britannico John Michell, che in precedenza aveva già scritto diversi libri sul tema degli [[UFO]], pubblicò l'opera ''The View Over Atlantis'', in cui riprese le teorie delle linee di Watkin, ricollegandole al concetto cinese di feng shui. Il libro si rivelò un successo popolare, venendo ristampato più volte nel Regio UNito e negli Stati Uniti fino al 1973.
Nel 1969 l' autore britannico John Michell, che in precedenza aveva già scritto diversi libri sul tema degli [[UFO]], pubblicò l'opera ''The View Over Atlantis'', in cui riprese le teorie delle linee di Watkin, ricollegandole al concetto cinese di feng shui. Il libro si rivelò un successo popolare, venendo ristampato più volte nel Regio UNito e negli Stati Uniti fino al 1973.


La mescolanza dell'archeologia amatoriale di Watkins con i concetti spirituali cinesi delle forme della terra portò a molte nuove teorie sugli allineamenti dei monumenti e sulle caratteristiche del paesaggio naturale. Gli autori si avvalsero della terminologia di Watkins per spegare i concetti relativi alle credenze [[Radioestesia|radiestesiche]] e [[new age]], comprese le teorie che le linee temporanee abbiano poteri spirituale[23] opuure risuonino di una speciale energia psichica o mistico-esoterica.<ref name= energies>{{cite book|last=Cowan|first=David|title=Ley Lines and Earth Energies: An Extraordinary Journey into the Earth's Natural Energy System|year=2003|publisher=Adventures Unlimited Press|isbn=1-931882-15-0}}</ref><ref>{{cita libro|autore=John P. Newport|titolo=The New Age Movement and The Biblical Worldview: Conflict and Dialogue|p=304|editore=Wm. B. Eerdmans Publishing Co.|anno=1998|ISBN=0-8028-4430-8}}</ref> L'attribuzione di tali caratteristiche alle linee temporanee ha quindi portato a classificare il termine come [[pseudoscienza]].<ref>{{cite book|author=Regal, Brian Regal|title= Pseudoscience: A Critical Encyclopedia|isbn=978-0-313-35507-3}}</ref> Gli occultisti della new age affermano che le linee temporanee sono fonti di potere o energia. Tuttavia, secondo alcuni non vi è alcuna prova su questa credenza, tranne la solita certezza soggettiva basata sulle osservazioni incontrollate da parte dei devoti non accorti. Tuttavia, i sostenitori della teoria sostengono che la presunta energia può essere correlata a campi magnetici, anche se nessuno di questi elementi è stato verificato scientificamente.<ref>{{cite web|url=http://www.skepdic.com/leylines.html|website=Skepdic.com|title=Ley lines}}</ref> Inoltre, Watkins non attribuì mai un significato soprannaturale a queste linee: egli credeva che si trattasse semplicemente di percorsi che erano stati utilizzati per scopi commerciali o cerimoniali di origine antichissima, forse risalenti al neolitico o comunque all'età pre-romana; la sua ossessione per le linee derivava unicamente del suo interesse per la fotografia del paesaggio e dall'amore per la campagna britannica, ma era una persona intensamente razionale con un intelletto attivo tale per cui, secondo alcuni, oggi sarebbe deluso dall'evoluzione new age delle sue linee.<ref>{{cite web|url=http://www.sacred-texts.com/neu/eng/ebt/index.htm |title=Early British Trackways Index |publisher=Sacred-texts.com |date=2004-06-17 |accessdate=2012-07-22}}</ref>
La mescolanza dell'archeologia amatoriale di Watkins con i concetti spirituali cinesi delle forme della terra portò a molte nuove teorie sugli allineamenti dei monumenti e sulle caratteristiche del paesaggio naturale. Gli autori si avvalsero della terminologia di Watkins per spegare i concetti relativi alle credenze [[Radioestesia|radiestesiche]] e [[new age]], comprese le teorie che le linee temporanee abbiano poteri spirituale[23] opuure risuonino di una speciale energia psichica o mistico-esoterica.<ref name= energies>{{Cita libro|cognome=Cowan|nome=David|titolo=Ley Lines and Earth Energies: An Extraordinary Journey into the Earth's Natural Energy System|anno=2003|editore=Adventures Unlimited Press|isbn=1-931882-15-0}}</ref><ref>{{cita libro|autore=John P. Newport|titolo=The New Age Movement and The Biblical Worldview: Conflict and Dialogue|p=304|editore=Wm. B. Eerdmans Publishing Co.|anno=1998|ISBN=0-8028-4430-8}}</ref> L'attribuzione di tali caratteristiche alle linee temporanee ha quindi portato a classificare il termine come [[pseudoscienza]].<ref>{{Cita libro|autore=Regal, Brian Regal|titolo= Pseudoscience: A Critical Encyclopedia|isbn=978-0-313-35507-3}}</ref> Gli occultisti della new age affermano che le linee temporanee sono fonti di potere o energia. Tuttavia, secondo alcuni non vi è alcuna prova su questa credenza, tranne la solita certezza soggettiva basata sulle osservazioni incontrollate da parte dei devoti non accorti. Tuttavia, i sostenitori della teoria sostengono che la presunta energia può essere correlata a campi magnetici, anche se nessuno di questi elementi è stato verificato scientificamente.<ref>{{Cita web|url=http://www.skepdic.com/leylines.html|sito=Skepdic.com|titolo=Ley lines}}</ref> Inoltre, Watkins non attribuì mai un significato soprannaturale a queste linee: egli credeva che si trattasse semplicemente di percorsi che erano stati utilizzati per scopi commerciali o cerimoniali di origine antichissima, forse risalenti al neolitico o comunque all'età pre-romana; la sua ossessione per le linee derivava unicamente del suo interesse per la fotografia del paesaggio e dall'amore per la campagna britannica, ma era una persona intensamente razionale con un intelletto attivo tale per cui, secondo alcuni, oggi sarebbe deluso dall'evoluzione new age delle sue linee.<ref>{{Cita web|url=http://www.sacred-texts.com/neu/eng/ebt/index.htm |titolo=Early British Trackways Index |editore=Sacred-texts.com |data=17 giugno 2004 |accesso=22 luglio 2012}}</ref>


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==

Versione delle 13:15, 17 set 2017

Le linee temporanee o linee di prateria, note anche con il termine inglese ley line, sono dei presunti "allineamenti" tra punti geografici di interesse, come monumenti e megaliti, ai quali vengono attribuiti da alcuni movimenti pseudoscientifici e New Age ipotetici poteri magici o spirituali.

La teoria delle linee temporanee è un tipo di pseudoscienza, dal momento che una distribuzione casuale di un numero sufficiente di punti su un piano crea inevitabilmente allineamenti casuali di punti.

Storia

L'espressione Ley line venne coniata nel 1921 dall'archeologo dilettante Alfred Watkins, riferendosi a presunti allineamenti di numerosi luoghi di interesse geografico e storico, come monumenti antichi e megaliti, creste naturali e attraversamenti fluviali. Nei suoi libri Early British Trackways e The Old Straight Track, Watkins cercò di identificare tracce di antichi percorsi nel paesaggio britannico, sviluppando in seguito alcune teorie secondo cui questi allineamenti erano stati creati ai tempi del neolitico per facilitare gli spostamenti terrestri utilizzando un'orientamento a vista e poi tali punti allineati erano rimasti nel paesaggio per millenni.[1]

Nel 1969 lo scrittore John Michell risprese il termine "ley lines" nel suo libro The View Over Atlantis, associandolo a teorie spirituali e mistiche sugli allineamenti delle forme della terra, attingendo al concetto cinese di feng shui. Michell riteneva che esistesse una rete mistica di linee temporanee in tutta la Gran Bretagna,[2]; tale teoria venne attivamente promossa dalla rivista The Ley Hunter edita da Paul Screeton, biografo di John Michell.

Il concetto espresso libro di Michell venne poi spiritualizzato e adottato anche da altri autori, e venne adattata ad altri percorsi allineati sparsi in molti luoghi del mondo.

Critiche

La teoria di Watkins incontrò da subito lo scetticismo degli archeologi, tra cui Osbert Guy Stanhope Crawford, che rifiutò di pubblicità per lil libro The Old Straight Track nella rivista scientifica Antiquity.[3] Dal 1989, le confutazioni delle teorie di Watkins si sono generalmente basate sui metodi matematici, le statistiche e l'analisi delle forme.

Una critica alla teoria delle linee di Watkins afferma che, data l'alta densità di siti storici e preistorici presenti in Gran Bretagna e in altre parti d'Europa, il trovare linee rette che "collegano" i siti è un fatto banale e riconducibile alla coincidenza. Un'analisi statistica sulle linee temporanee ha concluso che: "La densità di siti archeologici nel paesaggio britannico è così grande che una linea tracciata a caso in qualunque posto ovviamente incontra un certo numero di siti.[4]

Uno studio del matematico inglese David George Kendall ha utilizzato le tecniche digitali dell'analisi delle forme per esaminare i triangoli formati dalle pietre posizionate verticalmente per dedurre se queste fossero disposte in linee rette. La forma di un triangolo può essere rappresentata come punto sulla sfera, e la distribuzione di tutte le forme può essere considerata come una distribuzione sulla sfera. La distribuzione del campione ricavato dalle pietre stazionarie è stata confrontata con la distribuzione teorica per dimostrare che la presenza di linee rette non era superiore alla media.[5]

L'archeologo Richard Atkinson ha raccolto le posizioni delle cabine telefoniche del Regno Unito e provato l'esistenza di una "linea delle cabine telefoniche": tale esperimento ha dimostrato che la mera esistenza di tali linee poste su una serie casuale di punti non dimostrava che si trattasse di artefatti intenzionali, tanto più che è noto che le cabine telefoniche non erano disposte secondo un ordine o con alcuna intenzione del genere.[6]

Inclusione nelle teorie new age

Nel 1969 l' autore britannico John Michell, che in precedenza aveva già scritto diversi libri sul tema degli UFO, pubblicò l'opera The View Over Atlantis, in cui riprese le teorie delle linee di Watkin, ricollegandole al concetto cinese di feng shui. Il libro si rivelò un successo popolare, venendo ristampato più volte nel Regio UNito e negli Stati Uniti fino al 1973.

La mescolanza dell'archeologia amatoriale di Watkins con i concetti spirituali cinesi delle forme della terra portò a molte nuove teorie sugli allineamenti dei monumenti e sulle caratteristiche del paesaggio naturale. Gli autori si avvalsero della terminologia di Watkins per spegare i concetti relativi alle credenze radiestesiche e new age, comprese le teorie che le linee temporanee abbiano poteri spirituale[23] opuure risuonino di una speciale energia psichica o mistico-esoterica.[7][8] L'attribuzione di tali caratteristiche alle linee temporanee ha quindi portato a classificare il termine come pseudoscienza.[9] Gli occultisti della new age affermano che le linee temporanee sono fonti di potere o energia. Tuttavia, secondo alcuni non vi è alcuna prova su questa credenza, tranne la solita certezza soggettiva basata sulle osservazioni incontrollate da parte dei devoti non accorti. Tuttavia, i sostenitori della teoria sostengono che la presunta energia può essere correlata a campi magnetici, anche se nessuno di questi elementi è stato verificato scientificamente.[10] Inoltre, Watkins non attribuì mai un significato soprannaturale a queste linee: egli credeva che si trattasse semplicemente di percorsi che erano stati utilizzati per scopi commerciali o cerimoniali di origine antichissima, forse risalenti al neolitico o comunque all'età pre-romana; la sua ossessione per le linee derivava unicamente del suo interesse per la fotografia del paesaggio e dall'amore per la campagna britannica, ma era una persona intensamente razionale con un intelletto attivo tale per cui, secondo alcuni, oggi sarebbe deluso dall'evoluzione new age delle sue linee.[11]

Bibliografia

  • Alfred Watkins, The Ley Hunter's Manual (1927)
  • Tom Graves, Needles of Stone (1978) -- su ley lines e agopuntura; disponibile online su NEEDLES OF STONE - a book by Tom Graves
  • Paul Broadhurst & Hamish Miller The Sun And The Serpent (1989, 1990 (paperback), 1991, 1994, 2003 (paperback)), Pendragon Press, Launceston, Cornwall
  • Bruce L. Cathie, "The Energy Grid"
  • Lucy R Lippard: Overlay: Contemporary Art and the Art of Prehistory. New York 1983 ISBN 0-394-51812-8
  • John Michell, A Little History of Astro-archeology, rev. ed. 1989, Thames & Hudson, New York.

Note

  1. ^ Alfred Watkins, The old straight track: its mounds, beacons, moats, sites, and mark stones, Methuen & Co Ltd, 1925.
  2. ^ John Michell, The View Over Atlantis, Sago Press, 1969.
  3. ^ Shoesmith, R., Alfred Watkins: a Herefordshire Man, Woonton Almeley, Logaston Press, 1990, p. 132, ISBN 0-9510242-7-2.
  4. ^ Matthew Johnson, Archaeological Theory: An Introduction, 2nd, Wiley-Blackwell, 29 dicembre 2009, p. 5, ISBN 978-1-4051-0015-1. URL consultato il 3 maggio 2011.
  5. ^ Kendall, David G., A Survey of the Statistical Theory of Shape, in Statistical Science, vol. 4, n. 2, May 1989, pp. 87–99, DOI:10.1214/ss/1177012582.
  6. ^ Clive L. N. Ruggles, Ley lines, collana Ancient astronomy: An encyclopaedia, ABC-CLIO, 2005, p. 225, ISBN 1-85109-477-6.
  7. ^ David Cowan, Ley Lines and Earth Energies: An Extraordinary Journey into the Earth's Natural Energy System, Adventures Unlimited Press, 2003, ISBN 1-931882-15-0.
  8. ^ John P. Newport, The New Age Movement and The Biblical Worldview: Conflict and Dialogue, Wm. B. Eerdmans Publishing Co., 1998, p. 304, ISBN 0-8028-4430-8.
  9. ^ Regal, Brian Regal, Pseudoscience: A Critical Encyclopedia, ISBN 978-0-313-35507-3.
  10. ^ Ley lines, su Skepdic.com.
  11. ^ Early British Trackways Index, su sacred-texts.com, 17 giugno 2004. URL consultato il 22 luglio 2012.

Voci correlate

Collegamenti esterni