Lingue uralo-altaiche: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Atarubot (discussione | contributi)
Wikipedia python library v.2
Riga 41: Riga 41:


==Bibliografia==
==Bibliografia==
*{{cita libro|autore=Angela Marcantonio|titolo=The Uralic Language Family: Facts, Myths and Statistics |editore=Wiley |opera= Publications of the Philological Society |anno=2002|volume=35}}
*{{cita libro|autore=Angela Marcantonio|titolo=The Uralic Language Family: Facts, Myths and Statistics |editore=Wiley |collana= Publications of the Philological Society |anno=2002|volume=35}}


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 06:28, 19 ago 2014

Lingue uralo-altaiche
Parlato inEurasia
Tassonomia
Filogenesi

Distribuzione delle lingue uralo-altaiche

Con lingue uralo-altaiche viene indicato un gruppo linguistico che include le lingue altaiche (turco, mongolo, kazaco, usbeco, manciù e i suoi derivati) e le lingue uraliche (ungherese, finlandese, estone, eccetera).[1]

Questa categorizzazione rimane comunque a livello speculativo poiché non esistono sufficienti prove per poterne giustificare l'esistenza. Il termine uralo-altaico è stato disapprovato da parecchi linguisti nella storia. Oltretutto l'esistenza stessa del gruppo altaico viene anch'essa discussa, sebbene la presenza del gruppo uralico sia stata pienamente accettata.

Anticamente i popoli giunti in Europa e parlanti lingue di questo gruppo, (per esempio i magiari), erano a volte chiamati "turchi", e "turche" le lingue da essi parlate. Nonostante questo uso fosse molto diffuso nell'Europa medievale, ciò fu frutto e concausa di una certa confusione che durò molti secoli e perdura anche oggi. L'ipotesi di un ceppo uralo-altaico è abbastanza antica; il primo a proporla fu W. Schott nella sua opera Veriuch über die tatarischen Sprachen (Saggio sulla lingua tatara) pubblicato a Berlino nel 1836, in cui tra l'altro ipotizzava una relazione anche con il ceppo ugro-finnico.[1]

Diversi linguisti moderni dubitano che i due gruppi possano non essere imparentati. Altri sostengono che i gruppi siano collegati solo tramite una famiglia più antica, quella nostratica, e che i gruppi altaico ed uralico non siano più imparentati rispetto a quanto lo siano gli altri componenti di questa famiglia patriarcale.

Le più recenti ricerche linguistiche però tendono ad unificare i due gruppi.[senza fonte]

Lingue di entrambi i gruppi presentano una distinzione di genere grammaticale per i sostantivi e si basano su una struttura della frase di tipo SOV. Queste similitudini potrebbero comunque essere soltanto frutto di una coincidenza o di interazioni da parte dei parlanti le diverse lingue: infatti, non vi è prova che queste caratteristiche derivino dalle stesse radici. Nel lessico però vi sono radici e addirittura parole comuni o molto vicine.[senza fonte]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingue uraliche e Lingue altaiche.

Note

  1. ^ a b Carlo Tagliavini, Lingue Uralo Altaiche, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937. Modifica su Wikidata

Bibliografia

  • Angela Marcantonio, The Uralic Language Family: Facts, Myths and Statistics, collana Publications of the Philological Society, vol. 35, Wiley, 2002.

Voci correlate

  Portale Linguistica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di linguistica