Francesco Caio: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
* Francesco Caio si è laureato in ingegneria al Politecnico di Milano e ha conseguito un MBA presso l’I[https://www.insead.edu/executive-education/masters-and-execed?CampaignId=GGL_Search_A&SiteId=GGL&CampaignName=EUR-IT[EN]_GGL-Brand[GEN]-INSEAD-Pure_MT-Exact&AdId=JOINTBRANDPURE&device=c&term=insead_(e)&utm_medium=cpc&gad_source=1&gclid=CjwKCAjwh4-wBhB3EiwAeJsppEjENSHxpAzkNPZVJyE9zkYpgCg81xsaGAJkSnVHKtJN01wUrZnp9BoCW_4QAvD_BwE NSEAD] nel 1985. Ha sviluppato il suo percorso professionale in Italia e all’estero al vertice di multinazionali pubbliche e private, operanti nei settori dell’industria, dell’alta tecnologia, della finanza e dei servizi di telecomunicazioni. Francesco Caio ha fatto parte del consiglio di amministrazione di aziende multinazionali negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Italia per società come Equant, Motorola, Università Bocconi, Gruppo Sole 24 Ore, Invensys plc, Alcatel Lucent e ITA. È stato Consigliere dei Governi italiani e britannico per la definizione di strategie nazionali per il digitale, la banda larga e le politiche industriali. Dopo le prime esperienze in '''[[Olivetti]]''' e in '''Sarin''' (Gruppo STET), Caio entra nel 1986 in [https://www.mckinsey.com/ '''McKinsey''',] dove si occupa di consulenza strategica per società che operano nei settori delle tecnologie e delle telecomunicazioni. La prima significativa esperienza a capo di un’impresa risale al 1993 in '''Omnitel''' - ora Vodafone Italia – la prima società privata di telefonia mobile nata nel 1995 in seguito alla liberalizzazione delle telecomunicazioni in Italia che segnò la fine del monopolio di Sip-Telecom. Rappresenta uno dei progetti industriali che hanno creato maggiore valore nel Paese negli ultimi 30 anni e che già l’anno successivo al lancio dei propri servizi si posiziona tra le società europee di telefonia mobile con la crescita più rapida. Per la complessità e la peculiarità delle sfide affrontate – in termini manageriali, organizzativi, finanziari e di marketing – e il successo conseguito, il ‘progetto Omnitel’ rappresenta un caso unico nel panorama imprenditoriale italiano e un modello di innovazione e di eccellenza a livello mondiale. Particolarmente significativo il contributo di Caio per la valorizzazione dei talenti, tratto distintivo della società sin dalla sua fondazione, Omnitel fu infatti anche un eccellente centro di formazione manageriale di matrice olivettiana, e molti dei suoi dirigenti ancora oggi ricoprono posizioni apicali nella business community e nelle istituzioni, in Italia e all’estero. Nel 1997 Caio assume la carica di amministratore delegato di '''Merloni Eldo''', società leader in Europa nel settore elettrodomestici rinominata Indesit Company nel 2005. Nel 1996 l’azienda aveva subito una battuta di arresto e per la prima volta nella sua storia aveva chiuso un bilancio in perdita. Vittorio Merloni decide allora di passare da una gestione imprenditoriale della società a un sistema manageriale e di nominare Caio – reduce dal brillante successo di Omnitel – amministratore delegato con l’incarico di migliorarne le performance finanziarie e di svilupparne l’internazionalizzazione. Drastico rinnovamento della squadra manageriale; forte semplificazione del catalogo prodotti; focalizzazione su mercati esteri a maggior potenziale di crescita (che porterà il Gruppo alla leadership  europea del settore) e nuovo posizionamento tra i precursori dei sistemi domotici per la casa (primi al mondo a sperimentare il collegamento in rete degli elettrodomestici): questi gli interventi più rilevanti attuati da  Caio, che in tre anni consentono alle Merloni di tornare a crescere, con profitti in aumento e un chiaro posizionamento sul mercato. Anche in Merloni Caio valorizza i talenti aziendali e fa emergere e crescere manager di grande valore destinati nel tempo ad assumere posizioni apicali sia nella stessa Merloni, sia in altre imprese di successo. Sotto la sua gestione, le azioni della società passano da 1,5 a 5 euro. Nel 2000 fonda e dirige '''Netscalibur''', una società specializzata nell’offerta di servizi avanzati di telecomunicazioni per l’utenza business attiva nel Regno Unito e in Italia.  Dopo la conquista di importanti quote di mercato, Netscalibur Italia sarà ceduta a Infracom e le attività in UK a Claranet. Nel 2003, su invito del board, assume la carica di '''CEO''' di '''[[Cable & Wireless]]''' – all’epoca una compagnia di telecomunicazioni britannica tra i leader mondiali nei servizi di tlc - per gestire una drammatica crisi finanziaria e il forte crollo delle azioni. La sfida è impegnativa: il Gruppo aveva attuato un’aggressiva campagna di investimenti in USA, Giappone ed Europa, e per finanziarli aveva venduto asset molto profittevoli; lo scoppio della bolla Internet nel 2000 aveva provocato in C&W una gravissima crisi finanziaria, portando il suo valore di Borsa vicino allo zero. Caio affronta la complessa situazione di crisi strutturale e congiunturale attuando radicali interventi di discontinuità che coinvolgono tutti i principali strumenti di gestione: dall’analisi e revisione della presenza sui diversi mercati, alla finanza, all’organizzazione, al management e alla politica degli investimenti, che diventa fortemente selettiva e finalizzata all’innovazione e allo sviluppo delle reti. Su indirizzo di Caio, C&W è tra i primi operatori in Europa a negoziare con il regolatore e investire in operazioni “''unbundle''” per erogare servizi a banda larga utilizzando le infrastrutture di accesso dell’operatore incumbent BT. A questo scopo, C&W promosse e ottenne l'avvio di una profonda revisione del sistema regolatorio che portò alla separazione societaria della rete di accesso di BT, con la creazione di Open Reach. A fine 2005 C&W acquisisce Energis, operatore attivo nel segmento business, rafforzando la sua quota nel settore di riferimento e consolidando il suo posizionamento sul mercato interno e su quelli internazionali. L’insieme di tali azioni, nell’arco di soli tre anni, porta a un deciso miglioramento della situazione finanziaria e della marginalità, quindi del valore di Borsa. Nel corso del mandato di Caio - concluso nel 2006 dopo aver completato la missione di riposizionare e di rilanciare la società - le azioni sono passate da 50 a 110 sterline e i risultati economici da una perdita di 450 milioni, a un risultato positivo di 189 milioni di sterline. Dal 2006 al 2011 in '''Lehman Brothers''' (Londra) e Nomura come Presidente dell’Advisory Board europeo. Caio assume nel 2011 la carica di amministratore delegato di '''[https://www.avio.com/it Avio]''' - tra i leader europei nell’alta tecnologia aerospaziale - con l’incarico di studiare e attuare un piano di sviluppo e di migliorare il livello di competitività. Il piano viene affrontato da Caio con la scelta strategica e prioritaria di investire per rafforzare e valorizzare le elevate competenze progettuali, tecnologiche e ingegneristiche del Gruppo, sia nella filiera del motore per aereo sia in quella dei motori di propulsione spaziale a carburante solido. Caio individua nella prima filiera – quella dei motori per aereo - un asset strategico, investe in uomini e tecnologia per creare e consolidare un vantaggio competitivo e passare da un ruolo subalterno di fornitore a quello di partner tecnologico determinante per le grandi multinazionali produttrici del settore, con una conseguente revisione più favorevole dei contratti di sviluppo e di assistenza e un impatto positivo sui margini. Il salto di competitività di Avio - frutto di una ritrovata consapevolezza del proprio know-how - si completa con la costruzione di un nuovo e altamente innovativo stabilimento a Cameri (Novara) per la realizzazione di componenti con tecnologia “''3D printing''”, collegato con una rete in fibra ottica ai gruppi di ingegneria di Torino. L’acquisizione nel 2013 delle attività dei motori aeronautici da parte di General Electrics conferma il successo del percorso di riposizionamento e di rilancio iniziato nel 2011 che, a distanza di più di dieci anni, colloca Avio Torino come polo strategico del Gruppo GE per le tecnologie di trasmissione e Cameri come centro di eccellenza globale per le tecnologie “''3D printing'' e ''additive manufacturing”''.  Un percorso analogo quello individuato da Caio per i motori di propulsione spaziale, sviluppati e prodotti da Avio Colleferro. Anche in questo caso, Caio decide di investire per valorizzare le capacità progettuali, tecnologiche e sistemistiche e per il ruolo determinante che Avio poteva e doveva assumere nella filiera del lanciatore europeo Vega; il successo del lancio avvenuto a Kourou, nella Guyana francese, nel 2012 ha confermato la validità della strategia di sviluppo e il ruolo di Avio come protagonista dell’industria aerospaziale europea e mondiale. Al termine del mandato di Caio, Avio si posiziona tra le società con profittabilità e tasso di crescita tra i più elevati nel suo settore. Nel maggio 2014 Francesco Caio viene nominato amministratore delegato di '''[https://www.poste.it/ Poste italiane]''' con il mandato prioritario di privatizzare la società attraverso un IPO e di implementare una strategia innovativa in grado di assicurare crescita e redditività. Caio mette a punto un progetto innovativo e articolato che coinvolge l’intero ecosistema del Gruppo, un piano industriale che ridefinisce la missione tradizionale di Poste in un quadro di forte evoluzione innovativa dei servizi e con l’obiettivo di assicurare una crescita profittevole. “Sviluppo inclusivo” è la linea guida della strategia, basata sul patrimonio di affidabilità creato con il servizio universale e sulla solida piattaforma di fiducia per il marchio, si investe in tecnologia per dare accesso a servizi evoluti e innovativi a fasce sempre più ampie della popolazione. Caio affronta anche il nodo della regolamentazione, con il varo di un nuovo contratto per il servizio universale, e quello della tecnologia, con un piano di investimenti per l’innovazione digitale che consente il lancio di servizi online utilizzabili con pc e smartphone e l’avvio di un processo di alfabetizzazione digitale di massa.  Un piano che trova immediatamente un positivo riscontro nei mercati finanziari e che consente di realizzare la quotazione – nel 2015 la maggiore per dimensione in Europa - in meno di 18 mesi dall’inizio del mandato. Un insieme di progetti e di interventi che hanno poi consentito a Poste di proseguire su un percorso di sviluppo, di crescita sostenibile e di generare valore per chi ha investito nelle sue azioni. Tra il 2015 e il 2016 i ricavi di Poste italiane sono passati da 28 a 33 miliardi di euro; il risultato economico da 212 a 622 milioni. '''Nel 2018 Caio assume la carica di Presidente di [https://www.saipem.com/it Saipem]''', tra le società leader nel settore della progettazione, realizzazione ed esercizio di infrastrutture e impianti. Dopo tre anni di presidenza - in cui era già emersa l’indifferibile necessità di una profonda revisione della strategia per lo sviluppo e per l’innovazione del portafoglio ordini e della base costi – '''nel maggio 2021 Caio viene nominato amministratore delegato'''; alla fine dello stesso anno, vara le nuove linee di sviluppo strategico alla base del piano industriale che permetterà a Saipem  di completare con successo l’aumento di capitale e di avviare, a partire dal primo trimestre 2022, il suo rilancio con una sostanziale crescita dei ricavi e dei margini. Un rilancio consolidatosi con i risultati della semestrale 2021, presentata a luglio 2022, che ha visto una crescita dei ricavi del 40% rispetto allo stesso periodo del 2021 e un risultato operativo passare da una perdita di 266 milioni del 2021 a un profitto di 321 milioni. '''Caio lascia Saipem nell’agosto 2022''' e, '''da allora, focalizza il suo impegno professionale nella consulenza su temi di rilevanza strategica:''' la transizione digitale, l’innovazione tecnologica, la governance dell’IA, con le opportunità offerte al sistema Paese e a specifici settori, quali ad esempio le imprese industriali e la sanità. Francesco Caio è attualmente impegnato in progetti di investimento e di sviluppo tecnologico nei settori del digitale e della transizione energetica, che segue con diversi ruoli.  In particolare, è '''presidente esecutivo e''' '''founder di “Caio Digital Partners”,''' boutique di consulenza in strategia e innovazione tecnologica, che ha fondato con l'obiettivo di supportare i vertici aziendali e i CdA nella definizione e attuazione di processi di trasformazione digitale. Attualmente l'azienda è impegnata in progetti nei settori della elettrificazione della mobilità, della sanità digitale e dell'intelligenza artificiale applicata ai processi aziendali. Caio è professore aggiunto della [https://www.som.polimi.it/ Scuola di Management del Politecnico di Milano], dove segue le tematiche di strategia e di innovazione tecnologica di impresa. Dopo anni di insegnamento del corso Managing Technology Disruption (2018-22), collabora con il gruppo di ricerca di Ingegneria Gestionale in Platform Economy. Ê investitore e partner di fondi di venture capital e private equity attivi nell'innovazione digitale e nella transizione energetica e consigliere di amministrazione di BNL BNP Paribas di cui presiede anche il comitato nomine.
Laureato con lode in ingegneria elettronica al [[Politecnico di Milano]] nel [[1980]], in seguito ha conseguito due master, uno in computer science (presso il [[Politecnico di Milano]]) e l'altro in [[Master in business administration|Business Administration]] (MBA) presso [[INSEAD]] ([[Fontainebleau]], [[Francia]]).<ref name="cv">{{Cita web|url=http://www.abieventi.it/public/files/eventi/cbi-2013/cv/CBI-2013-Francesco-Caio.pdf|titolo=curriculum vitae di Francesco Caio|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160324205452/http://www.abieventi.it/public/files/eventi/cbi-2013/cv/CBI-2013-Francesco-Caio.pdf|dataarchivio=24 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> La carriera di Francesco Caio inizia alla [[Olivetti]] e alla Sarin ([[STET|gruppo STET]])<ref name="Biografia di Francesco Caio">{{Cita web |url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=CAIO+Francesco |titolo=Biografia di Francesco Caio |urlmorto=sì |accesso=28 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140529052433/http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=CAIO+Francesco |dataarchivio=29 maggio 2014 }}</ref><ref name="storia olivetti">{{Cita web |url=http://www.storiaolivetti.it/template.asp?idOrd=4&idPercorso=592 |titolo=Esperienze lavorative passate di F. Caio |accesso=28 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140529053446/http://www.storiaolivetti.it/template.asp?idOrd=4&idPercorso=592 |dataarchivio=29 maggio 2014 |urlmorto=sì }}</ref>, dove ha ricoperto rispettivamente i ruoli di product manager ([[1982]]-[[1983|83]]) e di business planner ([[1984]])<ref name="cv" />. Tra il [[1986]] e il [[1991]] lavora per la [[McKinsey & Company]]<ref name="cv" />, multinazionale di consulenza di direzione, dove si è occupato in particolare di aziende operanti nel settore delle [[Telecomunicazione|telecomunicazioni]] e dell'alta tecnologia<ref name="cv" />.

Dal [[1991]] fino al [[1992]] ritorna alla [[Olivetti]]<ref name="cv"/> dove conduce un processo di revisione aziendale che porta all'identificazione del ramo dei servizi di [[telecomunicazione]] quale area con le migliori prospettive di crescita. Questo processo, nel [[1993]], porta alla fondazione di [[Vodafone Italia|Omnitel]]<ref name="storia olivetti"/>, primo operatore privato di [[telefonia mobile]] in [[Italia]], da parte di un gruppo di ''shareholder'' capitanati da [[Olivetti]]. Caio ricoprire il ruolo di [[amministratore delegato]] di [[Vodafone Italia|Omnitel]] fino al [[1996]]<ref name="cv"/>.

Nel settembre del [[1996]], [[Vittorio Merloni]] nomina Francesco Caio [[amministratore delegato]] dell'omonima azienda<ref name="cv"/> con l'obiettivo di migliorare le performance finanziarie e la presenza del brand nei mercanti esteri. Caio è stato il primo [[amministratore delegato]] esterno alla [[Industrie Merloni|Merloni]]<ref name="Biografia di Francesco Caio"/>. Nel [[2000]], dopo le dimissioni da Merloni, fonda e diventa Chief Executive di [[Netscalibur]]<ref name="cv" />, società di telecomunicazioni e servizi [[internet]] che vede tra gli investitori principali anche [[Morgan Stanley]]<ref>{{Cita web |url=http://www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/nuovo-mercato-i-net-intenderebbe-acquisire-netscalibur |titolo=I.Net intenderebbe acquisire Netscalibur detenuta da Morgan Stanley Capital Partner}}</ref>.

Nell'aprile del [[2003]] [[Cable & Wireless]], il secondo gruppo di telecomunicazioni britannico, lo chiama per risanare i bilanci nominandolo Group Chief Executive. Durante la dirigenza di Caio, durata fino al [[2006]], la società riacquista competitività<ref>{{Cita web |url=http://www.key4biz.it/Players/Vinti/2004/11/CABLE__WIRELESS__Annuncia_una_ristrutturazione_per_ridurre_i_costi.html |titolo=Cable & Wireless Annuncia una ristrutturazione per ridurre i costi |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140529085203/http://www.key4biz.it/Players/Vinti/2004/11/CABLE__WIRELESS__Annuncia_una_ristrutturazione_per_ridurre_i_costi.html |dataarchivio=29 maggio 2014 |urlmorto=sì}}</ref> e, dopo anni di perdita, ritorna a produrre utili<ref>{{Cita web |url=http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-480778/cable-wireless-caio-abbandono/ |titolo=Caio abbandona Cable & Wireless ma la società è solida}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-14/poste-italiane-francesco-caio-amministratore-delegato-205716.shtml?uuid=ABKgw0AB&nmll=2707 |titolo=Poste Italiane: Francesco Caio amministratore delegato}}</ref>. Tra il settembre [[2006]] e l'aprile [[2011]], Francesco Caio diventa Presidente del [[Consiglio di amministrazione|CdA]] di [[Lehman Brothers]] Europe<ref>{{Cita web |url=https://www.independent.co.uk/news/business/news/francesco-caio-to-join-lehman-brothers-411599.html |titolo=Francesco Caio to join Lehman Brothers}}</ref> con il mandato di ampliare e rafforzare il rapporto con gli investitori europei. Nel [[2008]] [[Lehman Brothers]] Europe viene acquisita da [[Gruppo Nomura|Nomura]]<ref>{{Cita web |url=https://www.theguardian.com/business/2008/sep/23/lehmanbrothers.banking1 |titolo=Banking crisis: Nomura buying European arm of Lehman Brother}}</ref> e Caio viene nominato vicepresidente<ref>{{Cita web |url=http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-09-25/caio-nomura-servono-regole-165722.shtml?uuid=AYXUqeTC |titolo=Caio (Nomura): «Servono regole per accelerare la costruzione della rete di nuova generazione»}}</ref>.

Tra il maggio [[2011]] e il dicembre [[2013]], Francesco Caio passa alla guida come [[amministratore delegato]] di [[Avio (azienda)|Avio S.p.A.]]<ref>{{Cita web |url=http://www.avio.com/it/media_center/press_releases/2011/past/avio_il_cda_approva_i_risultati_2010_francesco_caio_designato_nuovo_amministratore_delegato/ |titolo=Avio: il CdA approva i risultati 2010, Francesco Caio designato nuovo Amministratore Delegato |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304074822/http://www.avio.com/it/media_center/press_releases/2011/past/avio_il_cda_approva_i_risultati_2010_francesco_caio_designato_nuovo_amministratore_delegato/ |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=sì}}</ref>, azienda italiana operante nel settore aerospaziale. Dal [[2010]] al [[2012]] i ricavi passano da 1,7 a 2,3 miliardi di euro, e il margine operativo lordo ([[Margine operativo lordo|Ebitda]]) passa da 340 a 430 milioni.<ref>{{Cita web |url=http://www.asca.it/news-Avio__nel_2012_fatturato_sale_a_2_3_mld_(+16_PERCENTO_)-1270898.html |titolo=Avio: nel 2012 fatturato sale a 2,3 mld (+16%) |accesso=28 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140529052828/http://www.asca.it/news-Avio__nel_2012_fatturato_sale_a_2_3_mld_(+16_PERCENTO_)-1270898.html |dataarchivio=29 maggio 2014 |urlmorto=sì }}</ref> Nel dicembre [[2012]] la divisione aeronautica di [[Avio (azienda)|Avio S.p.A.]] viene acquisita da [[General Electric Company (azienda 1892)|General Electric]] per 3,3 miliardi di euro<ref name="lastampa.it">{{Cita web |url=http://www.lastampa.it/2013/08/01/blogs/allacciate-le-cinture/general-electric-ha-acquisito-avio-e-nata-avio-aero-con-sede-a-torino-VzJh7FrgW15bZYyyBl88bI/pagina.html |titolo=General Electric ha acquisito Avio - È nata Avio Aero, con sede a Torino |accesso=28 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140529084347/http://www.lastampa.it/2013/08/01/blogs/allacciate-le-cinture/general-electric-ha-acquisito-avio-e-nata-avio-aero-con-sede-a-torino-VzJh7FrgW15bZYyyBl88bI/pagina.html |dataarchivio=29 maggio 2014 |urlmorto=sì }}</ref>, mentre la divisione spazio rimane a [[Cinven]] e [[Leonardo (azienda)|Finmeccanica]] con le stesse partecipazioni precedenti la vendita parziale<ref>{{Cita web |url=http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.1211744465 |titolo=Avio ceduta a General Electric - Che ne sarà del settore spazio? |accesso=28 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140529052052/http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.1211744465 |dataarchivio=29 maggio 2014 |urlmorto=sì }}</ref>. La divisione aeronautica acquisita da [[General Electric Company (azienda 1892)|General Electric]] cambia quindi nome in [[Avio Aero]]<ref name="lastampa.it"/>.

Ad aprile [[2014]] il [[Governo della Repubblica Italiana|Governo italiano]] indica Francesco Caio come [[amministratore delegato]] di [[Poste italiane|Poste Italiane]].<ref>{{Cita web |url=http://www.businesspeople.it/People/Protagonisti/Nomine-Poste-Italiane-i-profili-di-Francesco-Caio-e-Luisa-Todini_61791 |titolo=F. Caio indicato come AD di Poste dal Governo Renzi}}</ref>, nomina ufficializzata dal CdA il 7 maggio [[2014]].<ref name="ilsole24ore.com">{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-05-07/poste-italiane-francesco-caio-nominato-ad-170336.shtml?uuid=ABc8xQGB|titolo=F. Caio nominato AD di Poste}}</ref> Il 6 maggio [[2015]] riceve il ''Premio Guido Carli'' nella sala della Regina a [[Montecitorio]] da parte della giuria composta da [[Barbara Palombelli]], [[Vittorio Feltri]], [[Mario Orfeo]], [[Roberto Rocchi]], [[Franco Bernabè]], [[Antonio Patuelli]], [[Matteo Marzotto]], [[Giovanni Malagò]], [[Debora Paglieri]] e [[Guido Massimo Dell’Omo]].<ref>{{Cita web |url=http://video.corriere.it/gianni-letta-annuncia-premio-figlio-si-commuove/4af0e6b2-f360-11e4-a9b9-3b8b5258745e?refresh_ce-cp |titolo=E Gianni Letta annuncia il premio al figlio e si commuove}}</ref>

Da maggio [[2014]] ad aprile [[2017]] ha ricoperto l'incarico di [[amministratore delegato]] e [[direttore generale]] del gruppo [[Poste italiane|Poste Italiane S.p.A.]]<ref>{{Cita web|url=http://www.poste.it/azienda/chisiamo/governance.shtml|titolo=Corporate Governance Poste Italiane|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140608125549/http://www.poste.it/azienda/chisiamo/governance.shtml|dataarchivio=8 giugno 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref name="ilsole24ore.com" /> In precedenza ha ricoperto ruoli dirigenziali per [[Azienda privata|aziende private]]<ref name="cv" /> ed è stato consulente per il [[Governo del Regno Unito|Governo inglese]]<ref name="hexus.net">{{Cita web|url=http://hexus.net/business/items/general-business/15433-independent-review-says-uk-on-track-to-be-a-leading-internet-economy/|titolo=Independent review says uk on track to be a leading internet economy}}</ref><ref name="berr.gov.uk">{{Cita web|url=http://www.berr.gov.uk/files/file47788.pdf|titolo=The Next Phase of Broadband UK: Action now for long term competitiveness - Report by Francesco Caio|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090714225212/http://www.berr.gov.uk/files/file47788.pdf|dataarchivio=14 luglio 2009|urlmorto=sì}}</ref> e poi per il Governo italiano<ref name="repubblica.it">{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/06/13/news/lette_sceglie_mr_agezia_digitale-61014857/|titolo=Letta nomina Francesco Caio Mr. Agenda Digitale}}</ref><ref name="corrierecomunicazioni.it">{{Cita web|url=http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/22948_francesco-caio-nuovo-digital-champion-italiano.htm|titolo=Francesco Caio nuovo Digital Champion italiano}}</ref><ref name="ecommunity.marche.it">{{Cita web|url=http://www.ecommunity.marche.it/LinkClick.aspx?fileticket=Z1ySIl%2B%2F4f4%3D&tabid=101|titolo=Portare l’Italia verso la leadership europea nella banda larga -Considerazioni sulle opzioni di politica industriale|accesso=28 maggio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150518085213/http://www.ecommunity.marche.it/LinkClick.aspx?fileticket=Z1ySIl%2B%2F4f4%3D&tabid=101|dataarchivio=18 maggio 2015|urlmorto=sì}}</ref> nella definizione delle strategie nazionali di digitalizzazione dei rispettivi Paesi.

Da maggio 2018 al 2021 è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione di [[Saipem]] S.p.A e da maggio 2021 al 2023 ha ricoperto la carica di amministratore delegato. Il 29 giugno del 2020 è stato altresi nominato Presidente di Alitalia ITA (con Fabio Lazzerini nel ruolo di Amministratore Delegato), la newco che ha ereditato asset e personale di Alitalia in Amministrazione Straordinaria:

== Altri ruoli ==
* Membro dell'advisory board del Politecnico di Milano dal 2012<ref>{{Cita web |url=http://www.polimi.it/fileadmin/user_upload/comunicati_stampa/1324295804_Comst_AB.pdf |titolo=Costituito l’Advisory Board del Politecnico di Milano}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.polimi.it/ateneo/senatoaccademico/article/3575/nomine-di-governo-3146/ |titolo=Composizione Advisory Board Politecnico di Milano |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140529085253/http://www.polimi.it/ateneo/senatoaccademico/article/3575/nomine-di-governo-3146/ |dataarchivio=29 maggio 2014 |urlmorto=sì}}</ref>
* Membro del CdA di Avio Aero Spa (agosto 2013 - maggio 2014)<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2013/agosto/02/compra_Avio_modello_Pignone_co_0_20130802_f5fa9b04-fb35-11e2-8afe-aa7fc56be269.shtml |titolo=Ge compra Avio, modello Pignone}}</ref>
*[[Commissario straordinario|Commissario straordinario del Governo]] per l’attuazione dell’[[Agenda digitale]] (DPCM 28 giugno 2013 - fino marzo 2014)<ref name="repubblica.it"/><ref name="corrierecomunicazioni.it"/>
* Membro dello Steering Board di Digital Britain (novembre 2008 - giugno 2009)<ref>{{Cita web |url=http://news.bbc.co.uk/2/shared/bsp/hi/pdfs/29_01_09digital_britain_interimreport.pdf |titolo=Digital Britain - The Interim Report}}</ref>
* Responsabile incaricato dal Governo inglese per la stesura del documento "Review of Barriers to Investment in Next Generation Access" (marzo 2008 - settembre 2008)<ref name="hexus.net"/><ref name="berr.gov.uk"/>
* Consulente del governo italiano per la definizione del piano nazionale sulla banda larga (Ottobre 2008 - marzo 2009)<ref name="ecommunity.marche.it"/>
* Membro del CdA di Invensys plc (2009-2013)<ref>{{Cita web |url=http://www.invensys.com/en/media/article/846?title=NON-EXECUTIVE-DIRECTORS---Invensys-plc%2C-the-techno |titolo=Invensys - Non-executives directors}}</ref>
* Membro del CdA di Indesit Company (2010-2013)<ref>{{Cita web |url=http://www.indesitcompany.com/inst/it/cda_assemblea.jsp |titolo=Indesit - L’assemblea degli azionisti approva il Bilancio separato 2009 e nomina il nuovo Consiglio di Amministrazione |accesso=28 maggio 2014 |dataarchivio=29 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140529084508/http://www.indesitcompany.com/inst/it/cda_assemblea.jsp |urlmorto=sì }}</ref>
* Membro del CdA del Gruppo Sole 24 Ore (2009-2011)<ref>{{Cita web |url=http://www.gruppo24ore.ilsole24ore.com/media/30268/12-lista_confindustria_-_parte_1.pdf |titolo=Lista per la nomina dei componenti del CdA de Il Sole 24 Ore S.p.A. |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130403175945/http://www.gruppo24ore.ilsole24ore.com/media/30268/12-lista_confindustria_-_parte_1.pdf |dataarchivio=3 aprile 2013 |urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-932694/sole-24-ore-claudio-costamagna/#ixzz32SLi18j5 |titolo=Il Sole 24 Ore: Claudio Costamagna cooptato in cda in sostituzione di Francesco Caio}}</ref>.
* Membro dell'international advisory board dell'Università commerciale Luigi Bocconi (2006-2008)
* Membro del CdA di Motorola (2000-2003)<ref>[http://www.e-duesse.it/News/Cons.-Electronics/Motorola-Francesco-Caio-entra-nel-CdA Motorola: Francesco Caio entra nel CdA]</ref>
* Membro del CdA della Merloni Eldo (2000-2004)<ref>{{Cita web |url=http://www.indesitcompany.com/pages/_saved_files/content/link/en_GB/203_merloni_annual_report2000.pdf |titolo=Merloni annual report (2000) |accesso=28 maggio 2014 |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924034301/http://www.indesitcompany.com/pages/_saved_files/content/link/en_GB/203_merloni_annual_report2000.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
* Membro del CdA di Equant (1997-2000)<ref>{{Cita web |url=http://www.techcrunch-italy.com/speaker/francesco-caio/ |titolo=Francesco Caio Bio - Tech Crunch Italy |accesso=28 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140419050229/http://www.techcrunch-italy.com/speaker/francesco-caio/ |dataarchivio=19 aprile 2014 |urlmorto=sì }}</ref>


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Versione delle 17:13, 27 mar 2024

Francesco Caio (Napoli, 23 agosto 1957) è un dirigente pubblico e privato italiano.

Biografia

  • Francesco Caio si è laureato in ingegneria al Politecnico di Milano e ha conseguito un MBA presso l’INSEAD nel 1985. Ha sviluppato il suo percorso professionale in Italia e all’estero al vertice di multinazionali pubbliche e private, operanti nei settori dell’industria, dell’alta tecnologia, della finanza e dei servizi di telecomunicazioni. Francesco Caio ha fatto parte del consiglio di amministrazione di aziende multinazionali negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Italia per società come Equant, Motorola, Università Bocconi, Gruppo Sole 24 Ore, Invensys plc, Alcatel Lucent e ITA. È stato Consigliere dei Governi italiani e britannico per la definizione di strategie nazionali per il digitale, la banda larga e le politiche industriali. Dopo le prime esperienze in Olivetti e in Sarin (Gruppo STET), Caio entra nel 1986 in McKinsey, dove si occupa di consulenza strategica per società che operano nei settori delle tecnologie e delle telecomunicazioni. La prima significativa esperienza a capo di un’impresa risale al 1993 in Omnitel - ora Vodafone Italia – la prima società privata di telefonia mobile nata nel 1995 in seguito alla liberalizzazione delle telecomunicazioni in Italia che segnò la fine del monopolio di Sip-Telecom. Rappresenta uno dei progetti industriali che hanno creato maggiore valore nel Paese negli ultimi 30 anni e che già l’anno successivo al lancio dei propri servizi si posiziona tra le società europee di telefonia mobile con la crescita più rapida. Per la complessità e la peculiarità delle sfide affrontate – in termini manageriali, organizzativi, finanziari e di marketing – e il successo conseguito, il ‘progetto Omnitel’ rappresenta un caso unico nel panorama imprenditoriale italiano e un modello di innovazione e di eccellenza a livello mondiale. Particolarmente significativo il contributo di Caio per la valorizzazione dei talenti, tratto distintivo della società sin dalla sua fondazione, Omnitel fu infatti anche un eccellente centro di formazione manageriale di matrice olivettiana, e molti dei suoi dirigenti ancora oggi ricoprono posizioni apicali nella business community e nelle istituzioni, in Italia e all’estero. Nel 1997 Caio assume la carica di amministratore delegato di Merloni Eldo, società leader in Europa nel settore elettrodomestici rinominata Indesit Company nel 2005. Nel 1996 l’azienda aveva subito una battuta di arresto e per la prima volta nella sua storia aveva chiuso un bilancio in perdita. Vittorio Merloni decide allora di passare da una gestione imprenditoriale della società a un sistema manageriale e di nominare Caio – reduce dal brillante successo di Omnitel – amministratore delegato con l’incarico di migliorarne le performance finanziarie e di svilupparne l’internazionalizzazione. Drastico rinnovamento della squadra manageriale; forte semplificazione del catalogo prodotti; focalizzazione su mercati esteri a maggior potenziale di crescita (che porterà il Gruppo alla leadership  europea del settore) e nuovo posizionamento tra i precursori dei sistemi domotici per la casa (primi al mondo a sperimentare il collegamento in rete degli elettrodomestici): questi gli interventi più rilevanti attuati da  Caio, che in tre anni consentono alle Merloni di tornare a crescere, con profitti in aumento e un chiaro posizionamento sul mercato. Anche in Merloni Caio valorizza i talenti aziendali e fa emergere e crescere manager di grande valore destinati nel tempo ad assumere posizioni apicali sia nella stessa Merloni, sia in altre imprese di successo. Sotto la sua gestione, le azioni della società passano da 1,5 a 5 euro. Nel 2000 fonda e dirige Netscalibur, una società specializzata nell’offerta di servizi avanzati di telecomunicazioni per l’utenza business attiva nel Regno Unito e in Italia.  Dopo la conquista di importanti quote di mercato, Netscalibur Italia sarà ceduta a Infracom e le attività in UK a Claranet. Nel 2003, su invito del board, assume la carica di CEO di Cable & Wireless – all’epoca una compagnia di telecomunicazioni britannica tra i leader mondiali nei servizi di tlc - per gestire una drammatica crisi finanziaria e il forte crollo delle azioni. La sfida è impegnativa: il Gruppo aveva attuato un’aggressiva campagna di investimenti in USA, Giappone ed Europa, e per finanziarli aveva venduto asset molto profittevoli; lo scoppio della bolla Internet nel 2000 aveva provocato in C&W una gravissima crisi finanziaria, portando il suo valore di Borsa vicino allo zero. Caio affronta la complessa situazione di crisi strutturale e congiunturale attuando radicali interventi di discontinuità che coinvolgono tutti i principali strumenti di gestione: dall’analisi e revisione della presenza sui diversi mercati, alla finanza, all’organizzazione, al management e alla politica degli investimenti, che diventa fortemente selettiva e finalizzata all’innovazione e allo sviluppo delle reti. Su indirizzo di Caio, C&W è tra i primi operatori in Europa a negoziare con il regolatore e investire in operazioni “unbundle” per erogare servizi a banda larga utilizzando le infrastrutture di accesso dell’operatore incumbent BT. A questo scopo, C&W promosse e ottenne l'avvio di una profonda revisione del sistema regolatorio che portò alla separazione societaria della rete di accesso di BT, con la creazione di Open Reach. A fine 2005 C&W acquisisce Energis, operatore attivo nel segmento business, rafforzando la sua quota nel settore di riferimento e consolidando il suo posizionamento sul mercato interno e su quelli internazionali. L’insieme di tali azioni, nell’arco di soli tre anni, porta a un deciso miglioramento della situazione finanziaria e della marginalità, quindi del valore di Borsa. Nel corso del mandato di Caio - concluso nel 2006 dopo aver completato la missione di riposizionare e di rilanciare la società - le azioni sono passate da 50 a 110 sterline e i risultati economici da una perdita di 450 milioni, a un risultato positivo di 189 milioni di sterline. Dal 2006 al 2011 in Lehman Brothers (Londra) e Nomura come Presidente dell’Advisory Board europeo. Caio assume nel 2011 la carica di amministratore delegato di Avio - tra i leader europei nell’alta tecnologia aerospaziale - con l’incarico di studiare e attuare un piano di sviluppo e di migliorare il livello di competitività. Il piano viene affrontato da Caio con la scelta strategica e prioritaria di investire per rafforzare e valorizzare le elevate competenze progettuali, tecnologiche e ingegneristiche del Gruppo, sia nella filiera del motore per aereo sia in quella dei motori di propulsione spaziale a carburante solido. Caio individua nella prima filiera – quella dei motori per aereo - un asset strategico, investe in uomini e tecnologia per creare e consolidare un vantaggio competitivo e passare da un ruolo subalterno di fornitore a quello di partner tecnologico determinante per le grandi multinazionali produttrici del settore, con una conseguente revisione più favorevole dei contratti di sviluppo e di assistenza e un impatto positivo sui margini. Il salto di competitività di Avio - frutto di una ritrovata consapevolezza del proprio know-how - si completa con la costruzione di un nuovo e altamente innovativo stabilimento a Cameri (Novara) per la realizzazione di componenti con tecnologia “3D printing”, collegato con una rete in fibra ottica ai gruppi di ingegneria di Torino. L’acquisizione nel 2013 delle attività dei motori aeronautici da parte di General Electrics conferma il successo del percorso di riposizionamento e di rilancio iniziato nel 2011 che, a distanza di più di dieci anni, colloca Avio Torino come polo strategico del Gruppo GE per le tecnologie di trasmissione e Cameri come centro di eccellenza globale per le tecnologie “3D printing e additive manufacturing”.  Un percorso analogo quello individuato da Caio per i motori di propulsione spaziale, sviluppati e prodotti da Avio Colleferro. Anche in questo caso, Caio decide di investire per valorizzare le capacità progettuali, tecnologiche e sistemistiche e per il ruolo determinante che Avio poteva e doveva assumere nella filiera del lanciatore europeo Vega; il successo del lancio avvenuto a Kourou, nella Guyana francese, nel 2012 ha confermato la validità della strategia di sviluppo e il ruolo di Avio come protagonista dell’industria aerospaziale europea e mondiale. Al termine del mandato di Caio, Avio si posiziona tra le società con profittabilità e tasso di crescita tra i più elevati nel suo settore. Nel maggio 2014 Francesco Caio viene nominato amministratore delegato di Poste italiane con il mandato prioritario di privatizzare la società attraverso un IPO e di implementare una strategia innovativa in grado di assicurare crescita e redditività. Caio mette a punto un progetto innovativo e articolato che coinvolge l’intero ecosistema del Gruppo, un piano industriale che ridefinisce la missione tradizionale di Poste in un quadro di forte evoluzione innovativa dei servizi e con l’obiettivo di assicurare una crescita profittevole. “Sviluppo inclusivo” è la linea guida della strategia, basata sul patrimonio di affidabilità creato con il servizio universale e sulla solida piattaforma di fiducia per il marchio, si investe in tecnologia per dare accesso a servizi evoluti e innovativi a fasce sempre più ampie della popolazione. Caio affronta anche il nodo della regolamentazione, con il varo di un nuovo contratto per il servizio universale, e quello della tecnologia, con un piano di investimenti per l’innovazione digitale che consente il lancio di servizi online utilizzabili con pc e smartphone e l’avvio di un processo di alfabetizzazione digitale di massa.  Un piano che trova immediatamente un positivo riscontro nei mercati finanziari e che consente di realizzare la quotazione – nel 2015 la maggiore per dimensione in Europa - in meno di 18 mesi dall’inizio del mandato. Un insieme di progetti e di interventi che hanno poi consentito a Poste di proseguire su un percorso di sviluppo, di crescita sostenibile e di generare valore per chi ha investito nelle sue azioni. Tra il 2015 e il 2016 i ricavi di Poste italiane sono passati da 28 a 33 miliardi di euro; il risultato economico da 212 a 622 milioni. Nel 2018 Caio assume la carica di Presidente di Saipem, tra le società leader nel settore della progettazione, realizzazione ed esercizio di infrastrutture e impianti. Dopo tre anni di presidenza - in cui era già emersa l’indifferibile necessità di una profonda revisione della strategia per lo sviluppo e per l’innovazione del portafoglio ordini e della base costi – nel maggio 2021 Caio viene nominato amministratore delegato; alla fine dello stesso anno, vara le nuove linee di sviluppo strategico alla base del piano industriale che permetterà a Saipem  di completare con successo l’aumento di capitale e di avviare, a partire dal primo trimestre 2022, il suo rilancio con una sostanziale crescita dei ricavi e dei margini. Un rilancio consolidatosi con i risultati della semestrale 2021, presentata a luglio 2022, che ha visto una crescita dei ricavi del 40% rispetto allo stesso periodo del 2021 e un risultato operativo passare da una perdita di 266 milioni del 2021 a un profitto di 321 milioni. Caio lascia Saipem nell’agosto 2022 e, da allora, focalizza il suo impegno professionale nella consulenza su temi di rilevanza strategica: la transizione digitale, l’innovazione tecnologica, la governance dell’IA, con le opportunità offerte al sistema Paese e a specifici settori, quali ad esempio le imprese industriali e la sanità. Francesco Caio è attualmente impegnato in progetti di investimento e di sviluppo tecnologico nei settori del digitale e della transizione energetica, che segue con diversi ruoli.  In particolare, è presidente esecutivo e founder di “Caio Digital Partners”, boutique di consulenza in strategia e innovazione tecnologica, che ha fondato con l'obiettivo di supportare i vertici aziendali e i CdA nella definizione e attuazione di processi di trasformazione digitale. Attualmente l'azienda è impegnata in progetti nei settori della elettrificazione della mobilità, della sanità digitale e dell'intelligenza artificiale applicata ai processi aziendali. Caio è professore aggiunto della Scuola di Management del Politecnico di Milano, dove segue le tematiche di strategia e di innovazione tecnologica di impresa. Dopo anni di insegnamento del corso Managing Technology Disruption (2018-22), collabora con il gruppo di ricerca di Ingegneria Gestionale in Platform Economy. Ê investitore e partner di fondi di venture capital e private equity attivi nell'innovazione digitale e nella transizione energetica e consigliere di amministrazione di BNL BNP Paribas di cui presiede anche il comitato nomine.

Opere

Note


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