Progenitori dei lampi gamma: differenze tra le versioni

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===Modello delle [[collapsar]]===
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Al giorno d'oggi c'è un consenso quasi universale nella comunità astrofisica che i lampi gamma a lunga durata siano associati con la morte di stelle massicce in un particolare tipo di supernova, comunemente chiamata ipernova o collapsar<ref>{{en}} [http://arxiv.org/pdf/astro-ph/9910034v1.pdf Supernovae, Jets, and Collapsars]</ref>.
Al giorno d'oggi c'è un consenso quasi universale nella comunità astrofisica che i lampi gamma a lunga durata siano associati con la morte di stelle massicce in un particolare tipo di supernova, comunemente chiamata ipernova o collapsar<ref>{{en}} [https://arxiv.org/pdf/astro-ph/9910034v1.pdf Supernovae, Jets, and Collapsars]</ref>.


Le stelle molto massicce sono capaci di causare la [[fusione nucleare]] del materiale al loro centro fino al [[ferro]], un punto raggiunto il quale una stella non può continuare a generare energia in questo modo e collassa, formando immediatamente un [[buco nero]]; la materia della regione stellare intorno al nucleo precipita al centro ed a causa della [[rotazione]] forma un [[disco di accrescimento]] ad alta densità: la caduta di tale materiale nel buco nero causa due [[Getto relativistico|getti]] lungo gli assi di rotazione (dove la densità è molto inferiore che nel centro) verso ai poli della stella a velocità molto prossime a quella della luce, creando un'[[onda d'urto (fluidodinamica)|onda d'urto]] relativistica<ref>{{en}} Blandford, R.D. and McKee, C. F., Fluid Dynamics of relativistic blast waves, Physics of Fluids, vol. 19, |n. 8, |pag. 1130–1138, 1976</ref>. Se la stella non è circondata da uno spessa e uniforme strato di [[idrogeno]], i getti possono irrompere nella superficie stellare: l'onda d'urto accelera al decrescere della densità stellare e una volta arrivata alla superficie ha già raggiunto un [[fattore di Lorentz]] di 100 o più (corrispondente al 99,99% della [[velocità della luce]]). Raggiunta la superficie l'onda d'urto irrompe nello spazio, con la maggior parte della sua energia emessa in forma di [[raggi gamma]].
Le stelle molto massicce sono capaci di causare la [[fusione nucleare]] del materiale al loro centro fino al [[ferro]], un punto raggiunto il quale una stella non può continuare a generare energia in questo modo e collassa, formando immediatamente un [[buco nero]]; la materia della regione stellare intorno al nucleo precipita al centro ed a causa della [[rotazione]] forma un [[disco di accrescimento]] ad alta densità: la caduta di tale materiale nel buco nero causa due [[Getto relativistico|getti]] lungo gli assi di rotazione (dove la densità è molto inferiore che nel centro) verso ai poli della stella a velocità molto prossime a quella della luce, creando un'[[onda d'urto (fluidodinamica)|onda d'urto]] relativistica<ref>{{en}} Blandford, R.D. and McKee, C. F., Fluid Dynamics of relativistic blast waves, Physics of Fluids, vol. 19, |n. 8, |pag. 1130–1138, 1976</ref>. Se la stella non è circondata da uno spessa e uniforme strato di [[idrogeno]], i getti possono irrompere nella superficie stellare: l'onda d'urto accelera al decrescere della densità stellare e una volta arrivata alla superficie ha già raggiunto un [[fattore di Lorentz]] di 100 o più (corrispondente al 99,99% della [[velocità della luce]]). Raggiunta la superficie l'onda d'urto irrompe nello spazio, con la maggior parte della sua energia emessa in forma di [[raggi gamma]].

Versione delle 22:45, 3 mag 2019

I progenitori dei lampi gamma sono quei tipi di oggetti celesti responabili della loro emissione. I lampi gamma mostrano uno straordinario grado di varietà: possono durare da una frazione da secondo ad alcuni minuti, possono avere un singolo profilo o oscillare selvaggiamente sopra e sotto e i loro spettri sono fortemente variabili, a differenza degli altri oggetti astronomici. La quasi totale assenza di un'osservazione costante ha portato ad una serie di teorie sulla loro formazione, inclusi i buchi neri in evaporazione, i lampi magnetici nelle nane bianche, lo scontro di materia intorno alle stelle di neutroni, l'interazione con l'antimateria, le supernove e le ipernove e tra le altre l'estrazione di energia rotazionale da un buco nero supermassiccio[1][2].

Sono comunque distinguibili almeno due tipi di progenitori: quelli per i lampi gamma di lunga durata e quelli per i lampi di breve durata. I progenitori dei primi sono ritenuti essere massicce stelle con un basso livello di metallicità che esplodono per il collasso del nucleo mentre per i secondi l'origine è ancora sconosciuta ma lo scontro tra stelle di neutroni appare essere la più probabile.

Lampi gamma di lunga durata: stelle massicce

Modello delle collapsar

Al giorno d'oggi c'è un consenso quasi universale nella comunità astrofisica che i lampi gamma a lunga durata siano associati con la morte di stelle massicce in un particolare tipo di supernova, comunemente chiamata ipernova o collapsar[3].

Le stelle molto massicce sono capaci di causare la fusione nucleare del materiale al loro centro fino al ferro, un punto raggiunto il quale una stella non può continuare a generare energia in questo modo e collassa, formando immediatamente un buco nero; la materia della regione stellare intorno al nucleo precipita al centro ed a causa della rotazione forma un disco di accrescimento ad alta densità: la caduta di tale materiale nel buco nero causa due getti lungo gli assi di rotazione (dove la densità è molto inferiore che nel centro) verso ai poli della stella a velocità molto prossime a quella della luce, creando un'onda d'urto relativistica[4]. Se la stella non è circondata da uno spessa e uniforme strato di idrogeno, i getti possono irrompere nella superficie stellare: l'onda d'urto accelera al decrescere della densità stellare e una volta arrivata alla superficie ha già raggiunto un fattore di Lorentz di 100 o più (corrispondente al 99,99% della velocità della luce). Raggiunta la superficie l'onda d'urto irrompe nello spazio, con la maggior parte della sua energia emessa in forma di raggi gamma.

Note

  1. ^ (EN) Ruderman, M., Theories of gamma-ray bursts, Texas Symposium on Relativistic Astrophysics, vol. 262, n.1 Seventh Texas, pag 164–180, 1975
  2. ^ (EN) Gamma-ray burst supports hypernova hypothesis
  3. ^ (EN) Supernovae, Jets, and Collapsars
  4. ^ (EN) Blandford, R.D. and McKee, C. F., Fluid Dynamics of relativistic blast waves, Physics of Fluids, vol. 19, |n. 8, |pag. 1130–1138, 1976
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